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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. L’ordinanza sottolinea le conseguenze di un’impugnazione non valida, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. La decisione evidenzia l’importanza del rispetto dei requisiti formali per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione offre uno spunto cruciale per comprendere il concetto di inammissibilità ricorso Cassazione. Questo provvedimento, sebbene sintetico, è emblematico delle conseguenze che derivano dalla presentazione di un ricorso che non supera il vaglio preliminare della Corte. Analizziamo i dettagli del caso e la decisione finale dei giudici di legittimità.

I Fatti Processuali

Il caso ha origine dal ricorso proposto da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma. L’imputato, nato nel 1998, aveva impugnato la decisione di secondo grado, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione per ottenere una revisione della pronuncia a lui sfavorevole. La Corte, riunitasi in camera di consiglio, ha proceduto all’esame preliminare del ricorso dopo aver dato avviso alle parti coinvolte.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con un’ordinanza emessa il 3 giugno 2025, la Corte di Cassazione ha posto fine al percorso processuale del ricorrente. La decisione è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa declaratoria non entra nel merito delle doglianze sollevate dal ricorrente, ma si ferma a un livello precedente, quello del rispetto dei requisiti formali e sostanziali che la legge impone per adire la Suprema Corte. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorsi inammissibili.

Conseguenze dell’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

La dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione comporta due effetti principali. Il primo è di natura processuale: la sentenza impugnata diventa definitiva e irrevocabile, poiché viene precluso ogni ulteriore esame nel merito. Il secondo è di natura economica: il ricorrente subisce una condanna alle spese del procedimento e al pagamento di una sanzione pecuniaria, la cui funzione è quella di scoraggiare la proposizione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie, tutelando così le risorse del sistema giudiziario.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza in esame sia molto concisa, la motivazione risiede nel principio giuridico secondo cui i ricorsi devono possedere specifici requisiti per poter essere esaminati. L’inammissibilità può derivare da svariate cause, come la tardività nella presentazione, la mancanza di motivi specifici richiesti dalla legge, la proposizione di censure che attengono al merito dei fatti (non consentite in sede di legittimità) o la carenza di interesse ad agire. In questo caso, la Corte ha ritenuto che il ricorso non superasse questo filtro preliminare. La condanna alla Cassa delle ammende è una conseguenza automatica prevista dal codice di procedura penale, volta a sanzionare l’abuso dello strumento processuale dell’impugnazione.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento: l’accesso alla Corte di Cassazione non è un diritto incondizionato, ma è subordinato al rispetto di rigorosi requisiti di ammissibilità. La decisione di inammissibilità non è una valutazione sulla colpevolezza o innocenza del ricorrente, ma una constatazione di un vizio procedurale che impedisce alla Corte di pronunciarsi. Per gli operatori del diritto e per i cittadini, questo caso serve da monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione tecnicamente ineccepibili, per evitare non solo il rigetto nel merito, ma anche la più drastica sanzione dell’inammissibilità, con le relative conseguenze economiche.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione nel caso di specie?
La Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito di questa decisione?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere esaminato nel merito. Di conseguenza, la Corte non può valutare le ragioni dell’impugnazione e la sentenza precedente diventa definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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