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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Tale pronuncia di inammissibilità del ricorso in Cassazione ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’accesso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è un percorso irto di ostacoli procedurali. Non tutti i ricorsi vengono esaminati nel merito; molti, infatti, si fermano prima, con una dichiarazione di inammissibilità. L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di inammissibilità del ricorso in Cassazione, evidenziando le conseguenze dirette per il ricorrente.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 01/06/2023. L’imputato, cercando di ribaltare la decisione dei giudici di secondo grado, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, chiedendo un riesame della sua posizione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, riunitasi in camera di consiglio, ha emesso un’ordinanza dal contenuto tanto breve quanto perentorio. La Corte ha dichiarato il ricorso ‘inammissibile’.

Questa decisione ha avuto due conseguenze immediate e significative per il ricorrente:
1. La condanna al pagamento delle spese processuali.
2. La condanna al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorso inammissibile.

Le conseguenze della pronuncia di inammissibilità

Con la dichiarazione di inammissibilità, la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva e irrevocabile. La Suprema Corte, infatti, non è entrata nel merito della questione, non ha valutato se la decisione impugnata fosse giusta o sbagliata, ma si è fermata a una valutazione preliminare sulla conformità del ricorso ai requisiti di legge.

Le Motivazioni dell’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

Il provvedimento in analisi è estremamente sintetico e non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, possiamo delineare le cause più comuni che conducono a un simile esito. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse ragioni, tra cui:

* Vizi di forma: Mancanza di elementi essenziali nell’atto, come una chiara esposizione dei fatti o l’indicazione delle norme di legge violate.
* Motivi non consentiti: Quando il ricorso, anziché denunciare una violazione di legge (l’unico compito della Cassazione), tenta di ottenere una nuova valutazione dei fatti, attività preclusa al giudice di legittimità.
* Aspecificità dei motivi: I motivi di ricorso devono essere specifici e criticare puntualmente le parti della sentenza impugnata, non possono essere generici o astratti.
* Tardività: Presentazione del ricorso oltre i termini di legge.

La condanna alla Cassa delle ammende serve proprio a sanzionare l’abuso dello strumento processuale, scoraggiando la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La presente ordinanza ribadisce un principio fondamentale: il ricorso in Cassazione è uno strumento straordinario, non una terza istanza di giudizio sul merito. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione non è una mera formalità, ma una decisione che preclude definitivamente ogni ulteriore discussione sul caso e comporta sanzioni economiche rilevanti per il ricorrente. Questo sottolinea l’importanza cruciale di affidarsi a difensori esperti che sappiano redigere un ricorso tecnicamente impeccabile, concentrandosi esclusivamente sulle violazioni di legge e sui vizi procedurali, unici argomenti ammessi dinanzi alla Suprema Corte.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di ricorso manca dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nell’ordinanza in esame ammonta a tremila euro.

La Corte di Cassazione ha valutato se la sentenza d’appello fosse giusta nel merito?
No. La dichiarazione di inammissibilità impedisce alla Corte di entrare nel merito della vicenda. La sua valutazione si ferma a un controllo preliminare sulla validità del ricorso stesso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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