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Inammissibilità ricorso Cassazione: la decisione

La Corte di Cassazione ha esaminato un ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello di Salerno. Con ordinanza, la Suprema Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per cassazione, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un’impugnazione priva dei requisiti di legge. In questo articolo, analizzeremo la decisione e le sue implicazioni, evidenziando il concetto di inammissibilità ricorso Cassazione come esito procedurale definitivo. La Suprema Corte ha posto fine a un iter giudiziario confermando, di fatto, la decisione del grado precedente e sanzionando il ricorrente.

Il Contesto del Ricorso Giudiziario

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte di Appello di Salerno, datata 8 settembre 2023. Un soggetto, condannato nel precedente grado di giudizio, ha tentato di ottenere una revisione della decisione ricorrendo alla Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado della giurisdizione penale italiana. L’udienza per la discussione del caso è stata fissata per l’11 gennaio 2024, data in cui è stata poi emessa la decisione finale.

La Pronuncia della Corte: l’Inammissibilità del Ricorso per Cassazione

Dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere relatore e aver dato avviso alle parti, la Corte ha emesso la sua ordinanza. L’esito è stato netto e inequivocabile: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione impedisce alla Corte di entrare nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente, fermando il processo a uno stadio preliminare. La declaratoria di inammissibilità ricorso Cassazione non è una decisione sulla colpevolezza o innocenza, ma una valutazione sulla validità stessa dell’atto di impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene il testo dell’ordinanza sia molto sintetico e si limiti a enunciare la decisione nel dispositivo (la parte finale del provvedimento), possiamo dedurre le ragioni sottostanti. Generalmente, un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile quando non presenta motivi validi secondo quanto tassativamente previsto dal codice di procedura penale. Questi possono includere, ad esempio, la contestazione di fatti già accertati nei gradi precedenti (non consentita in Cassazione, che è giudice di legittimità e non di merito) o la mancanza di specifiche argomentazioni giuridiche a sostegno delle proprie tesi. La decisione di condannare il ricorrente al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende, determinata in via equitativa, rafforza l’idea che il ricorso fosse palesemente infondato o presentato senza la necessaria diligenza.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Le conseguenze per il ricorrente sono duplici e significative. In primo luogo, con la dichiarazione di inammissibilità, la sentenza della Corte di Appello diventa definitiva e irrevocabile. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento di tutte le spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi futili o dilatori, che sovraccaricano il sistema giudiziario senza reali prospettive di accoglimento. La decisione, quindi, rappresenta un monito sull’importanza di valutare attentamente i presupposti e le probabilità di successo prima di impugnare una sentenza davanti alla Suprema Corte.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminare il merito della questione.

Quali sono state le conseguenze per la persona che ha presentato il ricorso?
La persona è stata condannata a pagare le spese del processo e a versare una somma di 3.000 euro alla Cassa delle ammende.

Cosa significa, in pratica, che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che l’impugnazione non può essere giudicata nel merito perché manca dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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