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Inammissibilità ricorso Cassazione: la condanna alle spese

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano. La decisione di inammissibilità del ricorso in Cassazione è scaturita dalla presenza di profili di colpa nella sua presentazione. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità ricorso Cassazione: Quando l’Impugnazione Costa Cara

L’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione in data 6 marzo 2025 offre uno spunto fondamentale per comprendere le conseguenze di un’impugnazione presentata senza i dovuti crismi. L’esito del giudizio di legittimità non è sempre una decisione sul merito della questione, ma può arrestarsi a una valutazione preliminare. L’inammissibilità del ricorso in Cassazione è una di queste ipotesi, una pronuncia che chiude le porte a un’ulteriore disamina del caso e comporta severe conseguenze economiche per chi ha agito in giudizio.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano nel settembre 2024. L’imputato, sperando di ottenere una riforma della decisione a lui sfavorevole, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento.

La Decisione della Corte: Ricorso Inammissibile

I giudici della Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione non sono entrati nel merito delle doglianze sollevate dal ricorrente. Hanno, invece, interrotto il processo con una pronuncia di inammissibilità. Questa decisione implica che il ricorso non superava il vaglio preliminare di ammissibilità, necessario perché la Corte possa esaminare le questioni di diritto sollevate. A seguito di tale declaratoria, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: La Colpa nella Presentazione del Ricorso e le Conseguenze

Il fulcro della decisione risiede nella motivazione addotta dalla Corte. L’inammissibilità non è stata una mera formalità, ma è stata collegata a specifici ‘profili di colpa’ nella presentazione dell’atto di impugnazione. La Corte ha ritenuto che l’errore o la superficialità nella redazione del ricorso fosse imputabile al ricorrente. In tali circostanze, richiamando anche un precedente della Corte Costituzionale (sentenza n. 186 del 2000), la condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende non è solo una possibilità, ma una conseguenza quasi automatica. Questa sanzione pecuniaria ha una duplice funzione: da un lato, scoraggiare ricorsi palesemente infondati o presentati in modo negligente, che sovraccaricano il sistema giudiziario; dall’altro, finanziare la Cassa delle ammende, ente destinato a progetti di miglioramento del sistema penitenziario.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale nella procedura penale: l’accesso alla giustizia, e in particolare al giudizio di Cassazione, è un diritto che deve essere esercitato con diligenza e professionalità. La presentazione di un ricorso non è un atto da prendere alla leggera. La mancanza dei requisiti di legge o la manifesta infondatezza dei motivi possono condurre a una declaratoria di inammissibilità. Le implicazioni pratiche sono significative: non solo la sentenza impugnata diventa definitiva, ma il ricorrente subisce anche un pregiudizio economico, con la condanna alle spese processuali e a una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. È quindi essenziale affidarsi a difensori esperti che possano valutare attentamente i presupposti per un ricorso in Cassazione, al fine di evitare esiti pregiudizievoli e costi inutili.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione penale?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria, in questo caso di 3.000 euro, in favore della Cassa delle ammende.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché la Corte ha riscontrato la presenza di ‘profili di colpa’ nella sua presentazione, significando che l’impugnazione non era stata redatta o proposta secondo le regole e con la dovuta diligenza.

La condanna al pagamento alla Cassa delle ammende è automatica in caso di inammissibilità?
Secondo l’ordinanza, che richiama la giurisprudenza della Corte Costituzionale, la condanna non è evitabile se emergono profili di colpa da parte del ricorrente nella presentazione dell’impugnazione. La sanzione è quindi una conseguenza diretta della negligenza processuale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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