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Inammissibilità ricorso Cassazione: la condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso proposto contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. A causa della manifesta infondatezza dei motivi, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro alla Cassa delle ammende, evidenziando profili di colpa nella proposizione del ricorso.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso in Cassazione: Quando l’Appello Costa Caro

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase delicata che richiede motivi solidi e legalmente validi. L’ordinanza in esame ci offre un chiaro esempio delle conseguenze di un’impugnazione che non rispetta i criteri stabiliti dalla legge, portando a una declaratoria di inammissibilità ricorso e a sanzioni pecuniarie per il proponente. Analizziamo insieme la decisione della Suprema Corte e le sue implicazioni pratiche.

Il Fatto: Un Ricorso Contro la Sentenza d’Appello

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli. L’imputato, tramite il suo legale, ha deciso di impugnare la decisione di secondo grado, portando la questione all’attenzione della Corte di Cassazione. Tuttavia, come vedremo, i motivi addotti a sostegno del ricorso non sono stati ritenuti validi dai giudici di legittimità.

La Decisione della Corte: La Dichiarazione di Inammissibilità

La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti e il ricorso, ha optato per una trattazione de plano, ovvero senza udienza pubblica, segno evidente della palese infondatezza dell’impugnazione. La decisione finale è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Analisi sulla Inammissibilità del Ricorso

La Corte ha specificato che i motivi di ricorso in Cassazione sono strettamente definiti dalla legge. Non è possibile, ad esempio, contestare la determinazione della pena, a meno che questa non sia palesemente illegale (perché fuori dai limiti edittali o diversa da quella prevista). Allo stesso modo, non sono ammissibili doglianze relative a motivi a cui si è rinunciato in precedenza o alla mancata valutazione delle condizioni per un proscioglimento ai sensi dell’art. 129 c.p.p. se non adeguatamente formulate. Nel caso di specie, la Corte ha concluso che nessuna delle ipotesi consentite dalla legge era presente, rendendo l’impugnazione inevitabilmente inammissibile.

Le Motivazioni della Condanna Pecuniaria

La condanna al pagamento di 3.000 euro alla Cassa delle ammende non è automatica, ma consegue a una valutazione della Corte. L’art. 616 del codice di procedura penale prevede questa sanzione quando si ravvisano profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità. In altre parole, la Corte ha ritenuto che il ricorrente abbia agito con negligenza o imprudenza, presentando un ricorso privo dei requisiti minimi di ammissibilità. La somma è fissata in via equitativa, tenendo conto dei motivi dedotti e della loro manifesta inconsistenza.

Le Conclusioni: Riflessioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: il ricorso in Cassazione non è un’ulteriore istanza di merito, ma un giudizio di legittimità volto a verificare la corretta applicazione della legge. La presentazione di un ricorso con motivi generici, infondati o non consentiti non solo non porta a un risultato favorevole, ma espone il ricorrente a conseguenze economiche significative. La decisione sottolinea l’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere l’ultimo grado di giudizio, per evitare di incorrere in una declaratoria di inammissibilità ricorso e nelle relative sanzioni.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati non rientravano tra quelli consentiti dalla legge per un ricorso in Cassazione. In particolare, le doglianze riguardavano aspetti (come la determinazione della pena) che non si configuravano come violazioni di legge e, pertanto, non potevano essere esaminate in sede di legittimità.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che presenta un ricorso dichiarato inammissibile viene condannata, ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, al pagamento delle spese del procedimento e di una somma in denaro a favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la somma è stata fissata a 3.000 euro.

Cosa significa che il ricorso è stato trattato “de plano”?
Significa che la Corte di Cassazione ha deciso sulla base dei soli atti scritti, senza la necessità di un’udienza pubblica. Questa procedura semplificata viene utilizzata quando l’esito del ricorso, come l’inammissibilità, appare evidente fin da subito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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