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Inammissibilità ricorso Cassazione: la condanna

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Roma. A seguito della decisione di inammissibilità ricorso Cassazione, il ricorrente è stato condannato al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende. La decisione sottolinea le conseguenze procedurali di un’impugnazione che non supera il vaglio di ammissibilità della Suprema Corte.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità ricorso Cassazione: Le Conseguenze di un’Impugnazione Inefficace

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale del nostro sistema processuale: non tutti i ricorsi possono essere esaminati nel merito. La decisione di inammissibilità del ricorso in Cassazione, come nel caso in esame, comporta conseguenze precise per il ricorrente, tra cui l’obbligo di versare una somma alla Cassa delle ammende. Analizziamo questa pronuncia per capire meglio cosa significa e quali sono le sue implicazioni.

I Fatti del Procedimento Giudiziario

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma nell’ottobre 2024. L’imputato, cercando di ribaltare la decisione dei giudici di secondo grado, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il procedimento è giunto all’udienza di discussione nell’aprile 2025, durante la quale il collegio giudicante, dopo aver sentito la relazione del Consigliere designato, ha emesso la propria decisione.

La Decisione della Corte: Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione non è entrata nel merito della vicenda, ovvero non ha valutato se la condanna precedente fosse giusta o sbagliata. Si è invece fermata a un controllo preliminare, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa decisione ha avuto due effetti immediati e significativi per il ricorrente:

1. La sentenza della Corte d’Appello è diventata definitiva, non potendo più essere contestata.
2. Il ricorrente è stato condannato al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Questa condanna economica non è una sanzione per il reato commesso, ma una conseguenza processuale per aver presentato un ricorso che non rispettava i requisiti di legge.

Le Motivazioni dietro l’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

Sebbene l’ordinanza non espliciti nel dettaglio le ragioni specifiche, l’inammissibilità di un ricorso in Cassazione può derivare da diverse cause. Il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riesaminare i fatti. È un giudizio di legittimità, volto a verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza impugnata. Tipicamente, un ricorso è dichiarato inammissibile per motivi quali:

* Mancanza dei motivi specifici previsti dalla legge: Il ricorso si limitava a criticare la valutazione dei fatti compiuta dai giudici di merito, senza denunciare una vera e propria violazione di legge.
* Genericità dei motivi: Le censure erano formulate in modo vago, senza specificare quali norme sarebbero state violate o in cosa consistesse il vizio logico della motivazione.
* Vizi formali: Il ricorso non rispettava i requisiti di forma o di tempo prescritti dal codice di procedura penale.

La decisione di inammissibilità serve quindi a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a garantire che la Suprema Corte si concentri solo su questioni di diritto di reale importanza.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

La pronuncia in esame è un chiaro monito sull’importanza di redigere un ricorso per cassazione in modo tecnicamente ineccepibile. Le conseguenze di un’impugnazione superficiale o infondata non sono solo la conferma della condanna, ma anche un aggravio di spese per il ricorrente. La condanna al versamento di una somma alla Cassa delle ammende ha una duplice funzione: da un lato, scoraggiare ricorsi dilatori o palesemente infondati; dall’altro, finanziare progetti per il miglioramento del sistema penitenziario e il recupero dei condannati. Per i cittadini, questa decisione sottolinea la necessità di affidarsi a difensori esperti, capaci di valutare con serietà le reali possibilità di successo di un’impugnazione in Cassazione.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione, ma si ferma a una valutazione preliminare, rilevando che il ricorso non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere giudicato. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi propone un ricorso inammissibile?
Come stabilito in questa ordinanza, il ricorrente la cui impugnazione è dichiarata inammissibile è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, il cui importo è determinato discrezionalmente dalla Corte.

La decisione di inammissibilità entra nel merito della sentenza impugnata?
No, la declaratoria di inammissibilità è una decisione puramente processuale. La Corte non valuta se il ricorrente avesse ragione o torto sui fatti della causa, ma si limita a constatare che l’atto di impugnazione non era idoneo a provocare un giudizio nel merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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