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Inammissibilità ricorso: Cassazione e conseguenze

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2025, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da due imputati avverso una sentenza del GUP di Bari. Questa decisione ha comportato la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, rendendo definitiva la pronuncia impugnata.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando la Cassazione Chiude la Partita

L’esito di un processo non è mai scontato, ma ci sono passaggi procedurali che possono determinarne la conclusione in modo netto e definitivo. Un esempio lampante è l’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione che analizziamo oggi, la quale mette in luce le gravi conseguenze derivanti dalla presentazione di un’impugnazione carente dei presupposti di legge. La vicenda riguarda due soggetti che hanno visto il loro appello respinto non nel merito, ma per una questione puramente tecnica: l’inammissibilità del ricorso.

I Fatti del Caso

Due persone, a seguito di una sentenza emessa dal Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP) presso il Tribunale di Bari, avevano deciso di contestare la decisione presentando ricorso per Cassazione. Si tratta dell’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un’istanza che non riesamina i fatti, ma si concentra sulla corretta applicazione della legge e sul rispetto delle norme procedurali.

Tuttavia, il loro tentativo di ottenere una revisione della sentenza si è scontrato con una pronuncia secca da parte della Suprema Corte.

La Decisione della Corte: Focus sull’Inammissibilità del Ricorso

La Corte di Cassazione, nella sua ordinanza del 14 febbraio 2025, non è entrata nel vivo delle argomentazioni difensive. Ha invece tagliato corto, dichiarando i ricorsi semplicemente “inammissibili”. Questa decisione, sebbene concisa, ha effetti devastanti per i ricorrenti. L’inammissibilità agisce come un filtro che blocca l’accesso al giudizio di merito quando l’atto di impugnazione presenta vizi che la legge considera insanabili. Tali vizi possono riguardare, ad esempio, la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici o la proposizione di questioni non consentite in sede di legittimità.

Le Motivazioni

Il provvedimento in esame è un’ordinanza emessa a seguito di udienza in camera di consiglio, e come tale si limita a enunciare la decisione finale (il cosiddetto P.Q.M. – “Per Questi Motivi”), senza esplicitare nel dettaglio le ragioni specifiche che hanno condotto alla declaratoria di inammissibilità per ciascun ricorso. Tuttavia, la motivazione è implicita nella decisione stessa: la Corte ha riscontrato la presenza di una o più cause ostative che le hanno impedito di esaminare il merito dei ricorsi. La conseguenza diretta e automatica di tale declaratoria, prevista dalla legge, è la condanna dei ricorrenti. Essi sono stati obbligati non solo al pagamento delle spese del procedimento, ma anche a versare una somma significativa, pari a tremila euro, in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria ha una finalità dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di impugnazioni avventate o palesemente infondate che appesantiscono inutilmente il sistema giudiziario.

Le Conclusioni

Le conclusioni che possiamo trarre da questa vicenda sono chiare e di grande importanza pratica. La presentazione di un ricorso in Cassazione è un’attività tecnica che non ammette improvvisazione. L’inammissibilità del ricorso non è solo una sconfitta processuale, ma comporta conseguenze economiche dirette e rende definitiva la sentenza impugnata, precludendo ogni ulteriore possibilità di difesa. Questa ordinanza serve da monito: la redazione di un’impugnazione richiede la massima perizia e il rigoroso rispetto dei requisiti formali e sostanziali imposti dal codice di procedura, poiché un errore può costare molto caro, sia in termini giuridici che economici.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione presenta vizi formali o sostanziali (es. è stato presentato fuori termine o manca dei motivi specifici richiesti dalla legge), impedendo di fatto la prosecuzione del giudizio.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Come stabilito nell’ordinanza, i ricorrenti vengono condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a titolo di sanzione a favore della Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata fissata in tremila euro.

La decisione di inammissibilità della Cassazione rende definitiva la sentenza precedente?
Sì. La declaratoria di inammissibilità da parte della Corte di Cassazione chiude definitivamente il procedimento, rendendo la sentenza impugnata (in questo caso, quella del GUP di Bari) irrevocabile e passata in giudicato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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