Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando l’Appello si Ferma e Scattano i Costi
Presentare un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, una fase cruciale in cui si può contestare la violazione di legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. Tuttavia, non tutti i ricorsi vengono esaminati nel merito. Un’ordinanza recente della Settima Sezione Penale mette in luce un esito molto comune: l’inammissibilità del ricorso in Cassazione, una decisione che comporta conseguenze economiche significative per il ricorrente.
Il Caso in Esame: Un Ricorso Fermato in Partenza
La vicenda processuale analizzata ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bologna del 27 maggio 2024. Il ricorrente, sperando di ottenere una revisione della decisione, si è rivolto alla Corte di Cassazione. Tuttavia, l’iter si è concluso rapidamente e non come auspicato. I giudici supremi, riuniti in camera di consiglio, hanno emesso un’ordinanza che ha tagliato corto ogni discussione, dichiarando l’appello semplicemente ‘inammissibile’.
La Decisione della Suprema Corte e le Sue Conseguenze
La decisione della Corte è stata netta. Con una stringata ordinanza, i giudici hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Questa declaratoria non è priva di effetti, anzi. Il provvedimento ha stabilito due conseguenze dirette per il ricorrente:
1. Condanna al pagamento delle spese processuali: Tutti i costi sostenuti dallo Stato per quella fase del giudizio sono stati posti a carico del ricorrente.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: Oltre alle spese, il ricorrente è stato condannato a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti di reinserimento per i detenuti.
Comprendere le Ragioni della Inammissibilità del Ricorso in Cassazione
L’ordinanza in esame non entra nel dettaglio dei motivi specifici che hanno portato alla decisione. Tuttavia, è utile ricordare le cause più comuni di inammissibilità di un ricorso in Cassazione. Generalmente, un ricorso viene dichiarato inammissibile quando:
– Mancano i motivi specifici: Il ricorso non indica chiaramente quali norme di legge sarebbero state violate o applicate erroneamente.
– Si ripropongono questioni di fatto: La Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione delle leggi.
– Vizi formali: L’atto presenta difetti nella sua redazione, come la mancanza della firma di un avvocato abilitato al patrocinio in Cassazione, o è stato presentato oltre i termini di legge.
Le Motivazioni
Le motivazioni alla base di un’ordinanza di inammissibilità, sebbene non esplicitate nel dettaglio nel provvedimento in commento, sono intrinsecamente legate al mancato rispetto dei requisiti procedurali o sostanziali imposti dalla legge per l’accesso al giudizio di legittimità. La Corte, di fatto, non ha potuto esaminare il ‘cuore’ della questione perché l’atto introduttivo era viziato in origine. La condanna alle spese e al versamento della sanzione pecuniaria non è una decisione discrezionale, ma una conseguenza quasi automatica prevista dal codice di procedura penale per scoraggiare ricorsi infondati, dilatori o presentati senza la dovuta perizia tecnica, garantendo così il corretto funzionamento della giustizia e sanzionando l’abuso dello strumento processuale.
Conclusioni
Questo caso serve da monito sull’importanza fondamentale di preparare un ricorso in Cassazione con estrema cura e attenzione. L’esito di inammissibilità del ricorso in Cassazione non solo preclude ogni possibilità di vedere riesaminata la propria posizione, ma comporta anche un onere economico non trascurabile. Affidarsi a un legale esperto nel giudizio di legittimità è essenziale per valutare la reale sussistenza dei presupposti per un ricorso e per redigere un atto che superi il severo vaglio di ammissibilità della Suprema Corte, evitando così una chiusura prematura del processo con l’aggiunta di ulteriori costi.
Cosa significa quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso mancava dei requisiti previsti dalla legge. L’appello viene quindi respinto per motivi procedurali o di forma, senza entrare nel vivo della discussione.
Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
In base a questa ordinanza, la persona che ha presentato il ricorso inammissibile è stata condannata a pagare sia le spese del processo (spese processuali) sia una somma aggiuntiva di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.
La Corte ha spiegato nel dettaglio perché il ricorso era inammissibile?
No, l’ordinanza esaminata è molto sintetica e si limita a dichiarare l’inammissibilità e a stabilire le conseguenze economiche, senza esporre le specifiche ragioni giuridiche che hanno portato a tale decisione, come spesso accade in questi provvedimenti standardizzati.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 29747 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 29747 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 03/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato a NAPOLI il 15/11/1991
avverso la sentenza del 27/05/2024 della CORTE APPELLO di BOLOGNA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
visti gli atti e la sentenza impugnata;
esaminato il motivo di ricorso.
Il ricorso è inammissibile per genericità e manifesta infondatezza del motivo, reiterativo di censure formulate in appello, disattese con motivazione congrua con
la quale il ricorso non si confronta, limitandosi la difesa a ribadire il proprio dissenso. Il ricorrente propone una lettura alternativa ed estremamente riduttiva
del fatto, già respinta in sentenza, laddove i giudici hanno precisato che non di mera reattiva espressione di sentimenti ostili si era trattato, ma di vere e proprie
minacce, la cui serietà e capacità intimidatoria derivava dai riferimenti dell’agente a concrete evenienze riconducibili alla sua iniziativa e finalisticamente dirette a
condizionare e idonee turbare i militari nell’esercizio delle proprie funzioni, avuto riguardo al contesto e all’attività in corso.
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di
euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 3/03/2025.