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Inammissibilità ricorso Cassazione: costi e conseguenze

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello di Bologna. A seguito della decisione di inammissibilità del ricorso in Cassazione, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando l’Appello si Ferma e Scattano i Costi

Presentare un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, una fase cruciale in cui si può contestare la violazione di legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. Tuttavia, non tutti i ricorsi vengono esaminati nel merito. Un’ordinanza recente della Settima Sezione Penale mette in luce un esito molto comune: l’inammissibilità del ricorso in Cassazione, una decisione che comporta conseguenze economiche significative per il ricorrente.

Il Caso in Esame: Un Ricorso Fermato in Partenza

La vicenda processuale analizzata ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bologna del 27 maggio 2024. Il ricorrente, sperando di ottenere una revisione della decisione, si è rivolto alla Corte di Cassazione. Tuttavia, l’iter si è concluso rapidamente e non come auspicato. I giudici supremi, riuniti in camera di consiglio, hanno emesso un’ordinanza che ha tagliato corto ogni discussione, dichiarando l’appello semplicemente ‘inammissibile’.

La Decisione della Suprema Corte e le Sue Conseguenze

La decisione della Corte è stata netta. Con una stringata ordinanza, i giudici hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Questa declaratoria non è priva di effetti, anzi. Il provvedimento ha stabilito due conseguenze dirette per il ricorrente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: Tutti i costi sostenuti dallo Stato per quella fase del giudizio sono stati posti a carico del ricorrente.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: Oltre alle spese, il ricorrente è stato condannato a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti di reinserimento per i detenuti.

Comprendere le Ragioni della Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

L’ordinanza in esame non entra nel dettaglio dei motivi specifici che hanno portato alla decisione. Tuttavia, è utile ricordare le cause più comuni di inammissibilità di un ricorso in Cassazione. Generalmente, un ricorso viene dichiarato inammissibile quando:

Mancano i motivi specifici: Il ricorso non indica chiaramente quali norme di legge sarebbero state violate o applicate erroneamente.
Si ripropongono questioni di fatto: La Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione delle leggi.
Vizi formali: L’atto presenta difetti nella sua redazione, come la mancanza della firma di un avvocato abilitato al patrocinio in Cassazione, o è stato presentato oltre i termini di legge.

Le Motivazioni

Le motivazioni alla base di un’ordinanza di inammissibilità, sebbene non esplicitate nel dettaglio nel provvedimento in commento, sono intrinsecamente legate al mancato rispetto dei requisiti procedurali o sostanziali imposti dalla legge per l’accesso al giudizio di legittimità. La Corte, di fatto, non ha potuto esaminare il ‘cuore’ della questione perché l’atto introduttivo era viziato in origine. La condanna alle spese e al versamento della sanzione pecuniaria non è una decisione discrezionale, ma una conseguenza quasi automatica prevista dal codice di procedura penale per scoraggiare ricorsi infondati, dilatori o presentati senza la dovuta perizia tecnica, garantendo così il corretto funzionamento della giustizia e sanzionando l’abuso dello strumento processuale.

Conclusioni

Questo caso serve da monito sull’importanza fondamentale di preparare un ricorso in Cassazione con estrema cura e attenzione. L’esito di inammissibilità del ricorso in Cassazione non solo preclude ogni possibilità di vedere riesaminata la propria posizione, ma comporta anche un onere economico non trascurabile. Affidarsi a un legale esperto nel giudizio di legittimità è essenziale per valutare la reale sussistenza dei presupposti per un ricorso e per redigere un atto che superi il severo vaglio di ammissibilità della Suprema Corte, evitando così una chiusura prematura del processo con l’aggiunta di ulteriori costi.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso mancava dei requisiti previsti dalla legge. L’appello viene quindi respinto per motivi procedurali o di forma, senza entrare nel vivo della discussione.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
In base a questa ordinanza, la persona che ha presentato il ricorso inammissibile è stata condannata a pagare sia le spese del processo (spese processuali) sia una somma aggiuntiva di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

La Corte ha spiegato nel dettaglio perché il ricorso era inammissibile?
No, l’ordinanza esaminata è molto sintetica e si limita a dichiarare l’inammissibilità e a stabilire le conseguenze economiche, senza esporre le specifiche ragioni giuridiche che hanno portato a tale decisione, come spesso accade in questi provvedimenti standardizzati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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