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Inammissibilità ricorso Cassazione: cosa succede?

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso presentato contro una sentenza del Tribunale. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro alla Cassa delle Ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione che non supera il vaglio preliminare.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione Inammissibile: Analisi e Conseguenze di un’Ordinanza

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel sistema legale italiano, un’opportunità per contestare la violazione di norme di diritto. Tuttavia, l’accesso a questa fase è tutt’altro che automatico. L’inammissibilità del ricorso è un esito tutt’altro che raro, con conseguenze significative per chi lo propone. Analizziamo un’ordinanza della Suprema Corte per comprendere meglio cosa accade in questi casi.

I Fatti Processuali

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dal Tribunale di Palermo in data 25 settembre 2024. La questione è stata portata all’attenzione della settima sezione penale della Corte di Cassazione, la quale è stata chiamata a valutare la validità dell’impugnazione.

La Decisione della Corte: L’Inammissibilità del Ricorso

Con un’ordinanza sintetica, la Corte di Cassazione ha troncato il percorso del ricorso, dichiarandolo ‘inammissibile’. Questo significa che i giudici non sono entrati nel merito della questione, ovvero non hanno valutato se la sentenza del Tribunale fosse giusta o sbagliata. La loro decisione si è fermata a un livello preliminare, accertando che il ricorso mancava dei requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge per poter essere discusso.

Le motivazioni: Le Cause Comuni che portano alla dichiarazione di inammissibilità ricorso

Sebbene l’ordinanza in esame non espliciti le ragioni specifiche della decisione, è utile ricordare quali sono le cause più frequenti che portano alla declaratoria di inammissibilità del ricorso in Cassazione. Tra queste troviamo:

* Mancanza dei motivi specifici: Il ricorso deve indicare in modo chiaro e preciso le norme di legge che si ritengono violate e le ragioni per cui la sentenza impugnata sarebbe errata. Motivi generici o vaghi non sono ammessi.
* Proposizione di questioni di fatto: La Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non si può chiedere ai giudici supremi di riesaminare i fatti del processo o di valutare nuovamente le prove (ad esempio, l’attendibilità di un testimone). Il ricorso deve concentrarsi esclusivamente su errori di diritto.
* Tardività: L’impugnazione deve essere presentata entro i termini perentori stabiliti dalla legge.
* Mancanza di interesse: Il ricorrente deve avere un interesse concreto e attuale a ottenere l’annullamento della sentenza impugnata.

La dichiarazione di inammissibilità, quindi, agisce come un filtro, assicurando che solo le questioni giuridicamente rilevanti e correttamente formulate arrivino alla discussione della Suprema Corte.

Le conclusioni: Le Conseguenze Economiche per il Ricorrente

L’esito del processo non è stato neutro per il ricorrente. La declaratoria di inammissibilità ha comportato due conseguenze economiche dirette, come stabilito nell’ordinanza:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: Il ricorrente è stato obbligato a rimborsare allo Stato i costi sostenuti per la gestione del procedimento.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle Ammende: La Corte ha inflitto una sanzione pecuniaria di 3.000 euro. Questa somma non è un risarcimento, ma una sanzione volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi temerari o palesemente infondati, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. I fondi raccolti dalla Cassa delle Ammende vengono poi utilizzati per finanziare progetti di recupero e reinserimento sociale dei detenuti.

In conclusione, questa ordinanza ci ricorda che l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso in Cassazione mal impostato non solo è destinato a fallire, ma espone il proponente a conseguenze economiche non trascurabili.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione riguardo al ricorso presentato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminare il merito della questione.

Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende.

Contro quale provvedimento era stato proposto il ricorso?
Il ricorso era stato presentato avverso una sentenza del Tribunale di Palermo del 25/09/2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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