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Inammissibilità del ricorso: la decisione della Corte

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione, basata sulla valutazione delle note difensive, ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro, evidenziando le severe conseguenze dell’inammissibilità del ricorso.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come un percorso giudiziario possa interrompersi bruscamente di fronte alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Questo concetto procedurale è fondamentale nel nostro ordinamento, poiché stabilisce che, prima di poter esaminare il merito di una questione, il giudice deve verificare che l’atto di impugnazione rispetti tutti i requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. Vediamo nel dettaglio cosa è successo in questo caso e quali insegnamenti possiamo trarne.

Il Contesto Processuale: Un Ricorso contro la Sentenza d’Appello

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un soggetto, a seguito di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania in data 22 maggio 2024. Il ricorrente, attraverso i suoi legali, ha cercato di ottenere una revisione della decisione di secondo grado, presentando le proprie argomentazioni e note scritte a supporto delle sue tesi difensive.

La Decisione della Suprema Corte

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, riunita in udienza, ha emesso un’ordinanza con cui ha posto fine al procedimento. La decisione è stata netta e perentoria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, la Corte non è entrata nel merito delle questioni sollevate dalla difesa, fermando la sua analisi a un livello preliminare di valutazione.

Le Motivazioni dell’Inammissibilità del Ricorso

Le motivazioni fornite dalla Corte, sebbene sintetiche, sono estremamente significative. I giudici hanno specificato che la decisione di inammissibilità del ricorso è stata presa dopo un’attenta valutazione del contenuto delle note scritte depositate dalla difesa. Secondo la Corte, tali argomentazioni non erano sufficienti a superare il vaglio di ammissibilità.

È interessante notare come la Corte abbia utilizzato la formula “con assorbimento di ogni altra argomentazione difensiva”. Questo significa che la ragione principale dell’inammissibilità era così evidente e decisiva da rendere superfluo l’esame di qualsiasi altro punto o motivo sollevato nel ricorso. La carenza riscontrata ha, di fatto, invalidato l’intero impianto difensivo agli occhi della Corte.

Le Conclusioni: Le Conseguenze Economiche della Pronuncia

La dichiarazione di inammissibilità non è priva di conseguenze, anzi. L’ordinanza stabilisce due sanzioni a carico del ricorrente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: il soggetto che ha presentato il ricorso deve farsi carico dei costi del procedimento che ha inutilmente avviato.
2. Condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende: la Corte ha quantificato questa sanzione pecuniaria in tremila euro. Questa misura serve a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o privi dei requisiti di legge.

In conclusione, questo caso ribadisce l’importanza cruciale di una corretta formulazione del ricorso per Cassazione. La mancata osservanza dei requisiti procedurali non solo impedisce un esame nel merito della propria posizione, ma comporta anche significative sanzioni economiche.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il contenuto della richiesta (il merito), perché l’atto di ricorso non rispetta i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge per poter essere giudicato.

Quali sono le conseguenze dirette della dichiarazione di inammissibilità?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata a pagare le spese del procedimento e una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che in questo caso specifico è stata fissata a 3.000 euro.

Su cosa si è basata la Corte per decidere l’inammissibilità in questo caso?
La Corte ha basato la sua decisione sull’analisi delle note scritte depositate dalla difesa, ritenendo che il loro contenuto rendesse il ricorso inammissibile e assorbisse ogni altra argomentazione presentata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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