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Inammissibilità del ricorso: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Roma. La decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un ricorso giudicato inammissibile.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del ricorso: le conseguenze secondo la Cassazione

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un’impugnazione priva dei necessari requisiti di legge. Attraverso una decisione netta, i Giudici di legittimità hanno ribadito un principio fondamentale del nostro ordinamento: l’inammissibilità del ricorso non solo preclude l’esame nel merito della questione, ma comporta anche significative sanzioni economiche per il proponente. Questo caso ci permette di analizzare cosa accade quando un ricorso viene respinto in via preliminare.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 29 marzo 2024. L’imputato, cercando di ottenere una riforma della decisione di secondo grado, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel sistema penale italiano. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale, che ha fissato l’udienza per la discussione nel mese di marzo 2025.

La Decisione della Corte di Cassazione e l’inammissibilità del ricorso

All’esito dell’udienza, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Questa pronuncia è di natura puramente processuale: i giudici non sono entrati nel merito delle ragioni portate avanti dal ricorrente, ma si sono fermati a una valutazione preliminare. Hanno riscontrato la mancanza dei presupposti richiesti dalla legge affinché il ricorso potesse essere validamente esaminato.

La conseguenza diretta di tale declaratoria è stata duplice e severa:
1. Condanna alle spese processuali: il ricorrente è stato obbligato a farsi carico di tutti i costi legati al procedimento dinanzi alla Cassazione.
2. Condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria: È stata disposta una condanna al pagamento di una somma pari a tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

Il testo dell’ordinanza è estremamente sintetico e si concentra sul dispositivo finale, ovvero sulla decisione e le sue conseguenze. Non vengono esplicitate le specifiche ragioni che hanno condotto alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, come la tardività nella presentazione, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge (ad esempio, violazione di legge o vizio di motivazione), o la proposizione di censure che in realtà richiedono una nuova valutazione dei fatti, attività preclusa al giudice di legittimità. La decisione di condannare il ricorrente a una sanzione pecuniaria si fonda sulla presunzione che la presentazione di un ricorso inammissibile costituisca un abuso del processo, un tentativo di utilizzare gli strumenti giudiziari senza un fondamento giuridico apprezzabile.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La pronuncia in commento è un monito importante sull’importanza di una valutazione attenta e rigorosa prima di intraprendere la via del ricorso per Cassazione. La declaratoria di inammissibilità del ricorso non è un esito neutro, ma un provvedimento che certifica un vizio grave dell’impugnazione e che comporta conseguenze economiche rilevanti per il cittadino. Per evitare tali esiti, è fondamentale affidarsi a un difensore esperto che possa valutare con cognizione di causa la sussistenza dei presupposti per un ricorso ammissibile e potenzialmente fondato, evitando di congestionare inutilmente il sistema giudiziario e di esporre il proprio assistito a ulteriori costi.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione nel caso esaminato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi procedere all’esame del merito della questione.

Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

L’ordinanza spiega i motivi specifici dell’inammissibilità?
No, il testo dell’ordinanza si limita a comunicare la decisione di inammissibilità e le relative condanne, senza entrare nel dettaglio delle ragioni procedurali o di merito che l’hanno determinata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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