Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 22505 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 22505 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOMENOME COGNOME
Data Udienza: 08/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: NOME COGNOME nato il 04/03/1976
avverso la sentenza del 14/01/2025 del TRIBUNALE di LA SPEZIA udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del 14 gennaio 2025 il Tribunale di La Spezia ha applicato a
NOME ai sensi dell’art. 444 cod. proc. pen., la pena di anni uno, mesi due di reclusione ed euro 2.222,00 di multa in ordine al reato di cui agli artt. 99,
comma 4, cod. pen. e 73, comma 5, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309.
Avverso tale pronuncia ha proposto ricorso per cassazione l’imputato deducendo, con un unico motivo, vizio di motivazione in relazione alla ritenuta
insussistenza di una delle cause di non punibilità previste dall’art. 129 cod. proc.
pen.
2. Il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, in quanto proposto con motivo non consentito, considerato che la dedotta censura non rientra tra quelle
indicate dall’art. 448, comma
2-bis, cod. proc. pen. (come introdotto dalla legge
23 giugno 2017, n. 103, in vigore dal 3 agosto 2017), in quanto non riguardante motivi attinenti all’espressione della volontà dell’imputato, al difetto d correlazione tra la richiesta e la sentenza, all’erronea qualificazione giuridica del fatto e all’illegalità della pena o della misura di sicurezza.
La declaratoria di inammissibilità dell’impugnazione deve, pertanto, essere pronunciata «senza formalità», ex art. 610, comma 5-bis, cod. proc. pen.
All’inammissibilità del ricorso segue, per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, che appare conforme a giustizia stabilire nella somma di euro 4.000,00.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 4.000,00 in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma 1’8 aprile 2025
Il Consigliere estensore