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Inammissibilità del ricorso e le sue conseguenze

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza del Giudice dell’Udienza Preliminare. La decisione si fonda sulla manifesta infondatezza dei motivi di appello, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 4.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del ricorso: Analisi di un’Ordinanza della Cassazione

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come la Corte di Cassazione affronti i casi di inammissibilità del ricorso, applicando una procedura semplificata che porta non solo al rigetto dell’impugnazione ma anche a sanzioni economiche per il ricorrente. Questo provvedimento sottolinea l’importanza di presentare ricorsi fondati su motivi specifici e pertinenti, per evitare conseguenze negative.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dal Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP) del Tribunale di Tivoli. L’imputato ha deciso di impugnare la decisione di primo grado, portando la questione all’attenzione della Suprema Corte di Cassazione. Il collegio, presieduto dalla Dott.ssa Ferranti Donatella e con relatore il Dott. D’Andrea Alessandro, si è riunito in udienza per valutare la fondatezza del ricorso proposto.

La Decisione della Corte: Focus sull’Inammissibilità del Ricorso

La Corte di Cassazione ha concluso per la declaratoria di inammissibilità del ricorso. Questa decisione significa che i giudici non sono entrati nel merito della questione, ovvero non hanno valutato se le ragioni dell’imputato fossero giuste o sbagliate. Hanno invece riscontrato che il ricorso stesso mancava dei requisiti fondamentali per poter essere esaminato.

Di conseguenza, la Corte ha condannato il ricorrente a due pagamenti:
1. Il pagamento delle spese processuali.
2. Il versamento di una somma di 4.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

Questa sanzione pecuniaria aggiuntiva ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte si basa sull’applicazione dell’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa norma consente alla Cassazione di dichiarare l’inammissibilità di un’impugnazione “senza formalità”, ovvero con una procedura agile e semplificata, quando i motivi addotti sono manifestamente infondati.

L’ordinanza elenca le ragioni tipiche che possono portare a una tale declaratoria, tra cui:
* La genericità dei motivi, che non specificano in modo chiaro la violazione di legge.
* Il difetto di correlazione tra quanto richiesto e la sentenza impugnata.
* L’erronea qualificazione giuridica del fatto contestato.
* L’illegalità della pena o della misura di sicurezza applicata.

Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che il ricorso rientrasse in queste categorie, giustificando così una decisione di inammissibilità e la conseguente condanna economica.

Le Conclusioni

La decisione della Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento processuale: l’accesso alla giustizia, specialmente nei gradi più alti, deve essere esercitato con responsabilità. La presentazione di un ricorso in Cassazione deve essere supportata da argomentazioni giuridiche solide e specifiche, pena la declaratoria di inammissibilità del ricorso. Le conseguenze non sono solo la mancata revisione della sentenza, ma anche un aggravio di spese significativo per il ricorrente. Questa ordinanza serve da monito sulla necessità di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere un’azione legale di tale portata.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito dal giudice perché presenta vizi o carenze tali da non superare un primo vaglio di ammissibilità, come nel caso di motivi manifestamente infondati.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Secondo l’ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma aggiuntiva, in questo caso di 4.000,00 euro, in favore della Cassa delle ammende.

In quali casi un’impugnazione penale può essere rigettata ‘senza formalità’?
In base a quanto disposto dall’art. 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, un’impugnazione può essere rigettata ‘senza formalità’ quando i motivi sono manifestamente infondati. L’ordinanza cita come esempi il difetto di correlazione tra richiesta e sentenza, l’erronea qualificazione giuridica del fatto o l’illegalità della pena.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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