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Inammissibilità del ricorso: conseguenze legali

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, poiché i motivi del ricorso, relativi anche alle circostanze attenuanti generiche, sono stati ritenuti infondati.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso: Analisi di un’Ordinanza della Cassazione

L’inammissibilità del ricorso per Cassazione rappresenta un esito procedurale cruciale con significative conseguenze per il ricorrente. Un’ordinanza recente della Suprema Corte offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi di appello possa portare a una declaratoria di inammissibilità, con la conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. Questo articolo analizza la decisione, evidenziando i principi giuridici applicati.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari. Il ricorrente, nato nel 1993, contestava la decisione di secondo grado, sollevando questioni relative alla valutazione delle prove e, in particolare, al riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche previste dall’art. 62-bis del codice penale.

La difesa chiedeva una riconsiderazione delle attenuanti nella loro massima estensione, un punto che, tuttavia, è stato ritenuto non sufficientemente argomentato per giustificare un riesame da parte della Corte di legittimità.

L’Inammissibilità del Ricorso secondo la Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso proposto. In questi casi, il compito della Suprema Corte non è quello di riesaminare i fatti come un terzo grado di giudizio, ma di verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Se il ricorso si basa su motivi vaghi, generici o manifestamente infondati, viene dichiarato inammissibile.

L’inammissibilità del ricorso comporta due importanti conseguenze economiche per il ricorrente: la condanna al pagamento delle spese del procedimento e il versamento di una somma alla Cassa delle ammende, che in questo caso è stata quantificata in tremila euro.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha ritenuto che il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile. Sebbene l’ordinanza sia sintetica, il riferimento alla richiesta di valutazione delle circostanze attenuanti (art. 62-bis c.p.) ‘nella loro massima estensione’ suggerisce che i motivi presentati fossero troppo generici per essere presi in considerazione. La Cassazione, infatti, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito riguardo all’entità delle attenuanti, a meno che la motivazione di quest’ultimo non sia palesemente illogica o contraddittoria, cosa che evidentemente non è stata ravvisata nel caso di specie.

La decisione, pertanto, si fonda su un principio consolidato: non è sufficiente lamentare un’errata valutazione da parte del giudice precedente, ma è necessario specificare in modo puntuale le ragioni di diritto o i vizi logici che renderebbero illegittima la sentenza impugnata. In assenza di tali specificazioni, il ricorso si risolve in una richiesta di riesame del merito, preclusa in sede di legittimità.

Conclusioni

L’ordinanza in esame ribadisce un principio fondamentale del processo penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è riservato a censure specifiche e ben fondate. Un ricorso basato su contestazioni generiche o che mira a una rivalutazione dei fatti è destinato all’inammissibilità del ricorso. La conseguenza non è solo la conferma della condanna, ma anche l’imposizione di ulteriori oneri economici a carico del ricorrente. Questa decisione serve da monito sull’importanza di redigere ricorsi tecnicamente solidi, focalizzati su precise violazioni di legge o vizi di motivazione, per evitare un esito sfavorevole e costoso.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché il ricorso non soddisfa i requisiti previsti dalla legge, come ad esempio la specificità dei motivi. Di conseguenza, la decisione impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche dell’inammissibilità del ricorso?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Perché il riferimento alle circostanze attenuanti non è stato sufficiente in questo caso?
L’ordinanza suggerisce che la richiesta di applicazione delle attenuanti generiche nella loro ‘massima estensione’ è stata considerata una motivazione troppo generica e non sufficientemente argomentata per giustificare un riesame da parte della Corte di Cassazione, che può intervenire solo su vizi di legittimità e non su valutazioni di merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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