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Inammissibilità del ricorso: Cassazione e sanzioni

La Corte di Cassazione ha esaminato un ricorso avverso un’ordinanza della Corte d’Appello di Bari. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile poiché la Corte ha stabilito che il precedente iter processuale era esente dalle irregolarità lamentate dal ricorrente. La decisione sottolinea come la mancanza di prove a sostegno della propria tesi porti alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso: Quando un Appello in Cassazione Viene Respinto

L’ordinamento giuridico prevede diversi gradi di giudizio per garantire il diritto di difesa, ma l’accesso a tali strumenti è subordinato al rispetto di precise regole procedurali. Un esempio emblematico è rappresentato dal concetto di inammissibilità del ricorso, una situazione in cui l’organo giudicante superiore non entra neppure nel merito della questione sollevata. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare le conseguenze di un ricorso giudicato inammissibile.

Il Contesto del Caso Giudiziario

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso un’ordinanza emessa dalla Corte d’Appello di Bari. Il ricorrente, basando la sua istanza sulle disposizioni dell’art. 671 del codice di procedura penale, lamentava presunte irregolarità procedurali verificatesi in una fase precedente del giudizio.

La questione è giunta dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione, chiamata a valutare la fondatezza dei motivi di ricorso e, prima ancora, la sua ammissibilità.

L’Analisi della Corte e l’Inammissibilità del Ricorso

La Corte di Cassazione ha condotto un’analisi preliminare focalizzata non sul merito delle accuse originarie, ma sulla correttezza dell’iter processuale che aveva portato all’emissione dell’ordinanza impugnata. I giudici hanno rilevato che il provvedimento precedente, datato 8 settembre 2023, era stato emesso al termine di un percorso giudiziario del tutto regolare e privo dei vizi denunciati dal ricorrente.

Secondo la Corte, il ricorrente non è riuscito a confutare, ovvero a contestare efficacemente, la correttezza di tale iter. Di fronte a questa carenza argomentativa e probatoria, il ricorso è stato giudicato privo dei requisiti minimi per poter essere esaminato nel merito, portando inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità del ricorso.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni della Corte sono concise ma estremamente chiare. La decisione si fonda sulla constatazione che l’ordinanza impugnata era stata emessa all’esito di un iter processuale esente dai profili di irregolarità indicati dal ricorrente. Poiché il ricorrente si è astenuto dal confutare tale circostanza con argomenti validi, il suo ricorso è risultato infondato in punto di ammissibilità. La Corte ha quindi ritenuto di dover dichiarare l’inammissibilità, con tutte le conseguenze di legge.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conclusione del procedimento è netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione comporta due conseguenze economiche dirette per il ricorrente. In primo luogo, la condanna al pagamento delle spese processuali sostenute. In secondo luogo, non avendo la Corte riscontrato elementi che potessero escludere la colpa del ricorrente nella proposizione di un’impugnazione infondata, è stata disposta la condanna al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che appesantiscono inutilmente il sistema giudiziario. La pronuncia ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’impugnazione deve basarsi su motivi concreti e validi, pena la sua reiezione in limine con addebito di spese e sanzioni.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione sul ricorso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché la Corte ha accertato che l’iter processuale precedente era stato regolare e privo dei vizi lamentati dal ricorrente, il quale non ha fornito argomenti validi per contestare tale regolarità.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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