LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Inammissibilità del ricorso: Cassazione decide de plano

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Genova. La decisione, presa ‘de plano’ e senza formalità di procedura ai sensi dell’art. 610, comma 5-bis c.p.p., ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 4.000 euro a favore della Cassa delle ammende, confermando la necessità di rispettare i requisiti procedurali per accedere al giudizio di legittimità.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del ricorso: la Cassazione decide senza udienza

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di inammissibilità del ricorso in Cassazione, una situazione in cui l’appello viene respinto senza nemmeno entrare nel merito della questione. La Suprema Corte, con una decisione rapida e senza formalità, ha rigettato il ricorso di un imputato, condannandolo al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. Questo caso sottolinea l’importanza cruciale del rispetto dei requisiti procedurali per accedere al giudizio di legittimità.

I Fatti del Caso in Analisi

Un soggetto, condannato con una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 6 novembre 2024, ha deciso di impugnare tale decisione presentando ricorso per Cassazione. La Suprema Corte è stata quindi chiamata a valutare la validità formale e sostanziale del ricorso proposto.

La Decisione della Suprema Corte sull’Inammissibilità del Ricorso

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver ricevuto il ricorso, ha proceduto a un esame preliminare. All’esito di questa valutazione, ha stabilito che il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile de plano, ovvero sulla base degli atti e senza la necessità di convocare un’udienza pubblica.

Questa procedura accelerata è prevista dall’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, che consente alla Corte di definire rapidamente i ricorsi che appaiono manifestamente privi dei presupposti di legge. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 4.000,00 euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Corte

La motivazione dell’ordinanza è sintetica ma giuridicamente densa. La Corte ha ritenuto che il ricorso dovesse essere dichiarato inammissibile senza alcuna formalità di procedura. La decisione si fonda su un’analogia con i principi che regolano la rinuncia all’impugnazione, come chiarito da una precedente sentenza della stessa Corte (Sez. 5, n. 29243 del 04/06/2018). Sebbene il testo non espliciti i vizi specifici del ricorso, è evidente che questi erano talmente palesi da giustificare una pronuncia immediata di inammissibilità del ricorso. La Corte ha quindi applicato la sanzione pecuniaria, una conseguenza prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di impugnazioni dilatorie o palesemente infondate.

Conclusioni

La pronuncia in esame rappresenta un monito per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Evidenzia come il mancato rispetto dei rigidi canoni procedurali possa portare a una declaratoria di inammissibilità del ricorso de plano, con conseguenze economiche significative per il ricorrente. La decisione non solo pone fine al percorso giudiziario del caso specifico, ma comporta anche una condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. Questo meccanismo serve a garantire l’efficienza del sistema giudiziario, filtrando i ricorsi che non hanno alcuna probabilità di essere accolti e concentrando le risorse della Suprema Corte sulle questioni di legittimità effettivamente meritevoli di approfondimento.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile ‘de plano’?
Significa che la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso senza la necessità di una udienza formale, poiché ha riscontrato una causa di inammissibilità evidente fin da una prima analisi degli atti, come previsto dall’art. 610, comma 5-bis del codice di procedura penale.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, che in questo caso è stata fissata in 4.000,00 euro, da versare a favore della Cassa delle ammende.

Su quale base giuridica si fonda la decisione di inammissibilità?
La decisione si basa sull’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, che consente alla Corte di dichiarare l’inammissibilità del ricorso senza formalità procedurali quando questa è manifesta. La Corte ha inoltre agito in analogia con i principi applicati alla rinuncia all’impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati