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Inammissibilità del ricorso: Cassazione conferma

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione evidenzia le conseguenze procedurali di un appello non conforme ai requisiti di legge, che comporta non solo la conferma della decisione impugnata, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’ordinanza in esame offre uno spunto fondamentale per comprendere un concetto cruciale della procedura penale: l’inammissibilità del ricorso. Quando si presenta un appello alla Corte di Cassazione, non è sufficiente avere delle ragioni nel merito; è indispensabile che l’atto rispetti rigorosi requisiti formali e sostanziali. Se questi mancano, il ricorso viene dichiarato inammissibile, senza che i giudici entrino nel vivo della questione. Vediamo cosa è successo in questo caso specifico e quali lezioni possiamo trarne.

I Fatti del Caso

Un soggetto, a seguito di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna nel giugno 2024, ha deciso di presentare ricorso alla Suprema Corte di Cassazione. L’obiettivo era quello di ottenere una revisione della decisione di secondo grado. Il caso è stato quindi assegnato alla Settima Sezione Penale della Cassazione, che ha fissato l’udienza per il marzo 2025 per decidere sul destino del ricorso.

La Decisione della Corte: Focus sull’Inammissibilità del Ricorso

Con una sintetica ma perentoria ordinanza, la Corte di Cassazione ha messo fine al percorso giudiziario del ricorrente. I giudici hanno dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Questa decisione significa che la Corte non ha valutato se le lamentele del ricorrente fossero fondate o meno. La disamina si è fermata a un livello preliminare, quello procedurale, riscontrando evidentemente vizi che impedivano l’analisi del merito.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità, possiamo delineare le cause più comuni. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per svariati motivi, tra cui:
* Genericità dei motivi: quando le censure sono vaghe e non specificano chiaramente le violazioni di legge o i vizi logici della sentenza impugnata.
* Proposizione di questioni di fatto: la Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione della legge.
* Vizi formali: come il mancato rispetto dei termini per la presentazione o la carenza di elementi essenziali nell’atto.

La decisione di inammissibilità comporta, come in questo caso, due conseguenze economiche molto pesanti per il ricorrente. In primo luogo, la condanna al pagamento delle spese processuali sostenute dallo Stato. In secondo luogo, il versamento di una somma, qui quantificata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende. Quest’ultima sanzione ha una chiara funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La pronuncia in esame ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, è un diritto che deve essere esercitato con competenza e rigore tecnico. Un’inammissibilità del ricorso non è solo una sconfitta processuale, ma anche un aggravio economico significativo. Per chi intende impugnare una sentenza, è quindi essenziale affidarsi a un difensore esperto che sappia redigere un atto tecnicamente ineccepibile, capace di superare il severo vaglio preliminare della Corte di Cassazione ed evitare così conseguenze pregiudizievoli.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione riguardo al ricorso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, respingendolo senza esaminarne il merito.

Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Perché un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando non rispetta i requisiti di forma e di sostanza previsti dalla legge, ad esempio se i motivi sono generici, se si sollevano questioni di fatto non consentite in Cassazione, o se l’atto è stato presentato fuori termine.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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