Inammissibilità Appello: L’Importanza dei Motivi Specifici
Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale penale: un’impugnazione, per essere valida, deve essere specifica e non limitarsi a una generica contestazione. Il caso analizzato offre un chiaro esempio di come la mancanza di argomentazioni concrete possa portare a una declaratoria di inammissibilità appello, con la conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.
I Fatti alla Base della Decisione
La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Genova. Quest’ultima aveva già dichiarato inammissibile il suo appello contro la decisione del Tribunale. Il motivo del contendere era il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, previste dall’art. 62-bis del codice penale.
Il Tribunale di primo grado aveva negato tale beneficio a causa dei numerosi precedenti penali a carico dell’imputato. Nell’atto di appello, la difesa si era limitata a contestare questa decisione, senza però indicare alcuna ragione specifica per cui, al contrario, le attenuanti avrebbero dovuto essere concesse. L’appello, in sostanza, era privo di argomentazioni che potessero giustificare una riconsiderazione della decisione del primo giudice.
L’Inammissibilità Appello Secondo la Cassazione
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato la correttezza della decisione della Corte d’Appello. I giudici supremi hanno rilevato che l’unico motivo di ricorso, incentrato su un presunto vizio di motivazione, non superava il vaglio preliminare di ammissibilità.
La Corte ha evidenziato come l’atto di appello originario mancasse completamente di specificità. Non basta affermare di non essere d’accordo con una decisione; è necessario spiegare il perché, articolando una critica ragionata e presentando elementi concreti a sostegno della propria tesi. Nel caso di specie, l’appellante non aveva fornito alcuna indicazione sulle ragioni che avrebbero dovuto giustificare l’accoglimento della sua richiesta, rendendo l’impugnazione un mero atto di dissenso.
Le Motivazioni della Decisione
Il cuore della pronuncia risiede nel principio secondo cui l’atto di impugnazione deve contenere una critica argomentata al provvedimento contestato. La legge richiede che i motivi di appello siano specifici per consentire al giudice del gravame di comprendere esattamente quali parti della decisione sono contestate e per quali ragioni. Un appello generico, che non si confronta con le motivazioni della sentenza di primo grado, non assolve a questa funzione e, pertanto, deve essere dichiarato inammissibile.
La Corte di Cassazione, agendo come giudice di legittimità, non può riesaminare i fatti, ma solo verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione. In questo caso, la Corte d’Appello aveva correttamente applicato la legge processuale nel dichiarare l’inammissibilità appello a causa della sua genericità, e la Cassazione non ha potuto fare altro che confermare tale decisione.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa
Questa ordinanza serve da monito per la redazione degli atti di impugnazione. Per evitare una declaratoria di inammissibilità appello, è indispensabile che l’atto non si limiti a una sterile contestazione, ma sviluppi una critica puntuale e argomentata. Ogni doglianza difensiva deve essere supportata da ragioni di fatto e di diritto che mettano in discussione la fondatezza della decisione impugnata. In assenza di tale specificità, il ricorso è destinato a fallire prima ancora di essere esaminato nel merito, con un aggravio di spese per l’assistito.
Per quale motivo principale il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché l’atto di appello originario si limitava a contestare la decisione del Tribunale senza fornire alcuna indicazione specifica o argomentazione sulle ragioni che avrebbero dovuto giustificare l’accoglimento della richiesta di attenuanti generiche.
Su quale base il Tribunale aveva negato le attenuanti generiche?
Il Tribunale aveva negato la concessione delle attenuanti generiche in ragione dei plurimi precedenti penali dell’imputato.
Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 3596 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 3596 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 07/12/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: RAGIONE_SOCIALE.] NOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 22/06/2023 della CORTE APPELLO di GENOVA
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
t
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Visti gli atti.
Esaminati il ricorso e la sentenza impugnata.
Rilevato che l’unico motivo dedotto da COGNOME per vizio di motivazione in relazione all’art. 62-bis cod. pen., non supera il vaglio di ammissibilità
Correttamente la Corte di appello ha dichiarato inammissibile l’appello osservando che, oltre a contestare la ragione per la quale il Tribunale si era determinato a non concedere il beneficio ovvero i plurimi precedenti penali dell’imputato, non conteneva alcuna indicazione sulle ragioni che, invece, avrebbero dovuto quanto dovuto giustificare l’accoglimerto della doglianza difensiva.
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.IM.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, in Roma 7 dicembre 2023.