LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Inammissibilità Appello: la specificità dei motivi

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza di inammissibilità appello, stabilendo che i motivi presentati dall’imputato non erano generici. L’appello contestava una condanna per tentato furto aggravato, criticando la valutazione delle circostanze e la pena. La Corte ha ritenuto che, a fronte di una motivazione scarna della sentenza di primo grado, le critiche dell’appellante fossero sufficienti a superare il vaglio di ammissibilità. Tuttavia, il reato è stato dichiarato estinto per prescrizione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 11 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Appello: La Cassazione Sottolinea l’Importanza del Dialogo Critico con la Sentenza

L’inammissibilità appello per genericità dei motivi è una questione cruciale nella procedura penale, che bilancia il diritto di difesa con l’esigenza di efficienza del sistema giudiziario. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 13800/2024) offre un importante chiarimento su questo tema, stabilendo che la specificità dei motivi di appello deve essere valutata in relazione alla motivazione della sentenza impugnata. Se quest’ultima è scarna, anche critiche non eccessivamente elaborate possono essere sufficienti per superare il vaglio di ammissibilità.

I Fatti del Caso

Il caso nasce da una condanna in primo grado emessa dal Tribunale di Roma nel 2015 per il reato di tentato furto aggravato. L’imputato, tramite il suo difensore, proponeva appello avverso tale sentenza. La Corte di appello di Roma, tuttavia, con un’ordinanza del 2023, dichiarava l’impugnazione inammissibile per genericità dei motivi, ai sensi degli articoli 581 e 591 del codice di procedura penale.

Contro questa ordinanza, l’imputato presentava ricorso per cassazione, articolando due motivi principali:
1. La nullità dell’ordinanza per mancata notifica dell’udienza al difensore di fiducia, impedendogli di partecipare e presentare le proprie argomentazioni.
2. L’omessa motivazione, sostenendo che l’appello non era affatto generico, ma conteneva critiche puntuali che la Corte di appello aveva liquidato frettolosamente con clausole di stile.

La Questione della Specificità e l’Inammissibilità Appello

Il cuore della controversia risiede nel secondo motivo di ricorso. La difesa sosteneva che l’appello, contrariamente a quanto affermato dalla Corte territoriale, non era aspecifico. In particolare, venivano contestati due punti della sentenza di primo grado: il giudizio di comparazione tra le circostanze attenuanti e aggravanti e il trattamento sanzionatorio.

La sentenza di primo grado si era limitata a definire la pena “equa” e a stabilire l’equivalenza tra le circostanze senza fornire una motivazione dettagliata. L’atto di appello, invece, argomentava a favore della prevalenza delle attenuanti generiche, evidenziando le “modalità in concreto poco allarmanti” dell’azione e la “modesta” aggressione al patrimonio. Inoltre, in relazione alla pena, venivano sottolineate la condizione di indigenza dell’imputato e il suo buon comportamento successivo, inclusa l’ammissione dei fatti.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha ritenuto fondato il secondo motivo di ricorso, accogliendo la tesi difensiva. In primo luogo, ha rigettato la doglianza procedurale, confermando l’orientamento secondo cui la declaratoria di inammissibilità dell’appello per aspecificità può avvenire de plano, cioè senza la necessità di fissare un’udienza e avvisare i difensori.

Nel merito, invece, la Corte ha richiamato il principio stabilito dalle Sezioni Unite nella sentenza “Galtelli” (n. 8825/2017), secondo cui l’appello è inammissibile solo quando non vengono enunciati e argomentati i rilievi critici rispetto alle ragioni della decisione impugnata. Questo onere di specificità, sottolinea la Corte, è “direttamente proporzionale alla specificità” della motivazione della sentenza di primo grado. In sostanza, più una sentenza è motivata in modo dettagliato, più l’appellante dovrà essere puntuale nel criticarla.

Nel caso di specie, la motivazione del Tribunale era estremamente scarna. Di fronte a ciò, le argomentazioni dell’appellante, che invocavano elementi concreti come la lieve entità del fatto e il comportamento post-delittuoso, costituivano “enunciati critici sufficienti a superare il vaglio di ammissibilità”. Non si trattava di mere formule di stile, ma di un tentativo concreto di instaurare un “dialogo” critico con la decisione di primo grado.

Conclusioni

La sentenza si conclude con un esito peculiare. Pur accogliendo il ricorso e riconoscendo l’ammissibilità dell’appello originario, la Cassazione ha dovuto prendere atto dell’intervenuta prescrizione del reato. Di conseguenza, ha annullato senza rinvio sia l’ordinanza di inammissibilità sia la sentenza di primo grado, dichiarando il reato estinto. Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: l’analisi sull’inammissibilità appello non può essere un esercizio formale, ma deve tenere conto della sostanza delle critiche mosse in relazione alla qualità della motivazione della sentenza impugnata. Una motivazione debole o assente non può pretendere un livello di critica e specificità che sarebbe richiesto di fronte a una decisione ampiamente argomentata.

Un appello può essere dichiarato inammissibile senza un’udienza?
Sì, secondo l’orientamento della Corte di Cassazione confermato in questa sentenza, la declaratoria di inammissibilità dell’appello per aspecificità dei motivi può essere disposta con procedura de plano, ovvero senza la necessità di fissare un’udienza e di avvisare formalmente i difensori.

Cosa si intende per ‘dialogo critico’ con la sentenza impugnata?
Significa che l’atto di appello non deve limitarsi a ripetere le tesi già esposte o a manifestare un generico dissenso, ma deve confrontarsi specificamente con le argomentazioni di fatto e di diritto contenute nella sentenza di primo grado, formulando censure puntuali che mirino a contestarne e a sovvertirne il ragionamento.

Cosa succede se un reato si prescrive mentre è in corso il giudizio di appello o di cassazione?
Se la Corte rileva l’esistenza di una causa di estinzione del reato, come la prescrizione, è tenuta a dichiararla. In questo caso, la Corte di Cassazione, dopo aver riconosciuto la fondatezza del ricorso contro l’inammissibilità, ha annullato la sentenza di primo grado perché il reato, nel frattempo, si era estinto per il decorso del tempo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati