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Improcedibilità appello penale: i nuovi termini

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che lamentava l’improcedibilità dell’appello penale per superamento dei termini. La Corte ha chiarito che, per i reati commessi dopo il 1° gennaio 2020, si applica il regime transitorio della legge 134/2021, che estende a tre anni il termine di improcedibilità per il giudizio d’appello. Poiché tale termine non era decorso, il ricorso è stato ritenuto manifestamente infondato.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Improcedibilità Appello Penale: La Cassazione sui Termini della Riforma Cartabia

L’introduzione dell’istituto della improcedibilità dell’appello penale ha rappresentato una delle novità più significative della Riforma Cartabia, con l’obiettivo di garantire la ragionevole durata del processo. Tuttavia, le norme transitorie hanno creato dubbi interpretativi. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 20048/2025, fa luce sui termini applicabili ai procedimenti per reati commessi dopo il 1° gennaio 2020, chiarendo la portata della disciplina transitoria.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dalla condanna di un imputato per il reato di cui all’art. 640-ter c.p., emessa dal Tribunale di Torre Annunziata il 25 maggio 2022. La Corte di Appello di Napoli, con sentenza del 16 dicembre 2024, confermava integralmente la decisione di primo grado. L’imputato, tramite il suo difensore, proponeva quindi ricorso per cassazione, affidandosi a un unico motivo di doglianza.

Il Motivo del Ricorso: l’Errata Applicazione delle Norme sull’Improcedibilità

Il ricorrente sosteneva la violazione dell’art. 344-bis del codice di procedura penale. A suo avviso, il giudizio di appello non era stato definito nel termine di due anni previsto dalla norma, decorrenti dalla pronuncia della sentenza di primo grado. Di conseguenza, secondo la difesa, l’azione penale avrebbe dovuto essere dichiarata improcedibile.

La Decisione della Cassazione sull’Improcedibilità dell’Appello Penale

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile per manifesta infondatezza. I giudici hanno evidenziato un errore cruciale nell’argomentazione difensiva: la mancata considerazione della disciplina transitoria introdotta dalla legge n. 134 del 2021 (la cosiddetta Riforma Cartabia).

Le motivazioni

La Corte ha spiegato che l’art. 2, comma 5, della citata legge, stabilisce un regime specifico per i reati commessi a partire dal 1° gennaio 2020 e per le impugnazioni proposte entro il 31 dicembre 2024. In questi casi, i termini di improcedibilità previsti dall’art. 344-bis c.p.p. sono eccezionalmente estesi.

Nello specifico, per il giudizio di appello, il termine non è di due anni, bensì di tre anni. Per il giudizio di cassazione, il termine è di un anno e sei mesi.

Nel caso in esame, il reato era stato commesso il 6 febbraio 2020, rientrando pienamente nel campo di applicazione della norma transitoria. La Corte ha quindi proceduto al calcolo corretto del termine:

1. Data della sentenza di primo grado: 25/05/2022.
2. Termine per il deposito delle motivazioni: 45 giorni, con scadenza al 9/07/2022.
3. Aggiunta dei 90 giorni previsti dalla legge: la data di partenza per il calcolo del termine di improcedibilità si sposta al 7/11/2022.
4. Scadenza del termine triennale: 7/11/2025.

Poiché la sentenza di appello era stata pronunciata il 16 dicembre 2024, era evidente che il termine triennale di improcedibilità non era affatto decorso. L’argomento del ricorrente era, quindi, palesemente privo di fondamento.

Le conclusioni

Questa pronuncia ribadisce l’importanza di un’attenta analisi delle disposizioni transitorie introdotte dalle riforme processuali. La regola generale dei due anni per l’improcedibilità dell’appello subisce una deroga fondamentale per un’ampia categoria di procedimenti. La declaratoria di inammissibilità ha comportato, per il ricorrente, non solo il rigetto delle sue istanze, ma anche la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, a causa della colpa grave nell’aver promosso un ricorso manifestamente infondato.

Qual è il termine di improcedibilità per il giudizio di appello penale per i reati commessi dopo il 1° gennaio 2020 con impugnazione proposta entro il 31 dicembre 2024?
Per questa specifica categoria di procedimenti, il termine di improcedibilità per il giudizio di appello è di tre anni, e non di due, in base alla disciplina transitoria della legge n. 134 del 2021.

Da quale momento esatto inizia a decorrere il termine di improcedibilità?
Il termine non decorre dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado, ma dalla scadenza del termine concesso al giudice per il deposito delle motivazioni, a cui vanno aggiunti eventuali ulteriori periodi previsti dalla legge, come i 90 giorni menzionati nel caso di specie.

Quali sono le conseguenze di un ricorso in Cassazione dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e, se si ravvisano profili di colpa nella proposizione del ricorso, anche al pagamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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