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Identificazione sentenza penale: Dati essenziali

Il documento analizzato riguarda l’identificazione di una sentenza penale della Corte di Cassazione, Sezione 1, numero 45978 dell’anno 2024. La decisione è stata presieduta da un magistrato e redatta da un altro, con udienza fissata per il 19/11/2024. Il provvedimento è una copia non ufficiale e non contiene il testo della motivazione, impedendo un’analisi di merito sulla questione giuridica trattata. L’analisi si concentra sul significato dei dati per una corretta identificazione della sentenza penale.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Comprendere una Sentenza Penale: L’Importanza dell’Identificazione

Prima di analizzare nel merito una decisione giudiziaria, è fondamentale comprendere i dati che la compongono. L’intestazione di una sentenza non è un mero formalismo, ma la sua carta d’identità, essenziale per una corretta identificazione della sentenza penale e per la sua ricerca e consultazione. Il documento in esame, pur essendo solo l’intestazione della sentenza numero 45978 del 2024 della Corte di Cassazione, ci offre l’opportunità di approfondire il significato di queste informazioni preliminari.

Decodificare l’Intestazione: I Dati Fondamentali

Ogni elemento presente nell’intestazione di una sentenza ha una funzione specifica e fornisce informazioni cruciali sul provvedimento. Analizziamoli nel dettaglio per capire il loro valore.

Numero, Sezione e Anno

La combinazione di questi tre elementi (Sez. 1, Num. 45978, Anno 2024) costituisce l’identificativo univoco della sentenza. La Sezione indica il collegio specifico della Corte di Cassazione che ha trattato il caso, specializzato in determinate materie. Il numero progressivo e l’anno di pubblicazione permettono di rintracciare il provvedimento con esattezza in qualsiasi archivio giurisprudenziale.

Ruoli Chiave: Presidente e Relatore

I nomi del Presidente e del Relatore sono altrettanto importanti. Il Presidente è il magistrato che ha diretto i lavori del collegio giudicante, garantendo il corretto svolgimento dell’udienza e della camera di consiglio. Il Relatore è il giudice a cui è stato affidato lo studio approfondito del ricorso e la stesura della bozza di motivazione della sentenza. La sua relazione è il punto di partenza per la discussione e la decisione finale del collegio.

Perché l’identificazione della sentenza penale è solo il primo passo?

L’intestazione è la chiave di accesso alla decisione, ma non ne svela il contenuto. I dati identificativi sono indispensabili per avvocati, studiosi e cittadini per reperire il testo integrale, ma l’analisi giuridica inizia solo dopo aver letto il provvedimento completo. Senza il corpo della sentenza, è impossibile conoscere i fatti del processo, le questioni di diritto sollevate dalle parti e, soprattutto, il principio di diritto affermato dalla Corte.

Le motivazioni

Le motivazioni rappresentano il cuore pulsante di ogni sentenza. In questa sezione, il collegio giudicante espone l’iter logico-giuridico che ha condotto alla decisione finale. I giudici spiegano perché hanno interpretato una determinata norma in un certo modo, come hanno valutato le prove (nei gradi di merito) e perché hanno accolto o respinto le doglianze delle parti. Nel caso di una sentenza di Cassazione, le motivazioni sono fondamentali per comprendere se la legge è stata applicata correttamente dai giudici dei gradi inferiori. Poiché il documento in esame è una mera intestazione, le motivazioni sono assenti, rendendo impossibile qualsiasi valutazione sulla sostanza della controversia.

Le conclusioni

In conclusione, l’analisi dell’intestazione di una sentenza è un esercizio propedeutico e indispensabile. Ci insegna a leggere e a contestualizzare un provvedimento giudiziario, fornendoci gli strumenti per la sua corretta identificazione e reperimento. Tuttavia, è solo attraverso la lettura integrale del testo, e in particolare delle motivazioni, che si può accedere alla ricchezza giuridica della decisione e comprenderne la portata e le implicazioni pratiche. La distinzione tra i dati formali e il contenuto sostanziale è il primo passo per un approccio consapevole e critico al diritto.

Che informazioni fornisce l’intestazione di una sentenza della Corte di Cassazione?
L’intestazione fornisce i dati identificativi essenziali del provvedimento, come il numero di sentenza (45978), l’anno (2024), la sezione penale di appartenenza (Sez. 1), i nomi dei magistrati che hanno ricoperto il ruolo di Presidente e Relatore, e la data dell’udienza (19/11/2024).

Chi è il Relatore in un processo presso la Corte di Cassazione?
Il Relatore è il giudice, membro del collegio giudicante, che ha il compito di studiare approfonditamente gli atti del processo e di preparare la bozza della motivazione della sentenza, che verrà poi discussa e approvata dal collegio stesso.

Cosa significa la dicitura “copia non ufficiale”?
Significa che il documento non ha valore legale di copia conforme all’originale. È una versione del testo fornita a scopo informativo ma che non può essere utilizzata per scopi legali formali, per i quali è necessaria una copia autenticata dalla cancelleria del tribunale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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