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Gratuito patrocinio reddito: conta il nucleo familiare

Una donna si è vista negare il gratuito patrocinio a causa del reddito del suo convivente. In Cassazione, ha sostenuto che la soglia di reddito dovrebbe aumentare in base al numero di processi a suo carico. La Corte ha respinto il ricorso, stabilendo che per il gratuito patrocinio reddito si considera l’intero nucleo familiare e il numero di procedimenti è irrilevante.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Gratuito Patrocinio e Reddito: Il Numero di Processi Non Alza la Soglia

L’accesso alla giustizia è un diritto fondamentale, garantito anche a chi non dispone delle risorse economiche per sostenere le spese legali. Lo strumento principale è il gratuito patrocinio reddito, che permette allo Stato di farsi carico dei costi. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito alcuni aspetti cruciali sui criteri di ammissione, ribadendo la centralità del reddito del nucleo familiare e l’irrilevanza del numero di procedimenti a carico del richiedente.

I Fatti del Caso: La Richiesta di Ammissione e il Diniego

Una donna si vedeva rigettare la richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. La decisione si basava sull’accertamento di un rapporto di convivenza con una persona il cui reddito superava la soglia massima prevista dalla legge. Secondo il giudice, sebbene la richiedente fosse successivamente finita in stato di detenzione, il legame affettivo stabile e la comunanza di interessi economici con il partner persistevano. Questo significava che poteva ancora contare sul suo supporto economico, precludendole di fatto l’accesso al beneficio.

L’Opposizione e i Motivi del Ricorso in Cassazione

La difesa della donna ha impugnato la decisione, presentando ricorso in Cassazione. La tesi principale era che la normativa dovesse essere interpretata in modo estensivo. Nello specifico, si sosteneva che la soglia di reddito per accedere al beneficio dovesse essere innalzata per ogni procedimento penale aggiuntivo a carico della richiedente, in analogia a quanto previsto dall’art. 92 del D.P.R. 115/2002 per ogni familiare a carico.

Secondo la ricorrente, un’interpretazione rigida della norma violava il diritto a una tutela legale effettiva, specialmente in caso di pluralità di procedimenti. Per questo, chiedeva alla Corte di sollevare una questione di legittimità costituzionale o di rivolgersi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

L’Analisi della Cassazione sul gratuito patrocinio reddito

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato, respingendo su tutta la linea le argomentazioni della difesa. I giudici hanno sottolineato che non è possibile applicare un’interpretazione analogica tra la situazione di un familiare a carico e quella di una persona con più procedimenti penali. Si tratta, secondo la Corte, di “evenienze niente affatto omogenee”.

Le Motivazioni della Decisione

La scelta del legislatore di basare la condizione di non abbienza sul reddito complessivo del nucleo familiare è stata definita coerente e non irragionevole. L’ordinamento prevede un limite di reddito unico per ciascun procedimento in cui si chiede il beneficio, e tale limite è parametrato esclusivamente sulla capacità patrimoniale e reddituale della famiglia dell’interessato. La variabile del numero di procedimenti pendenti non entra in questa equazione. La Corte ha specificato che la legge considera irrilevanti i costi (inclusi quelli legali) ai fini della determinazione del reddito.

Inoltre, la Corte ha ritenuto la questione di legittimità costituzionale priva del requisito della rilevanza, poiché la ricorrente non aveva fornito prove concrete né della pluralità dei procedimenti a suo carico né dei costi effettivamente sostenuti. Anche la richiesta di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE è stata respinta, in quanto non verteva su un reale dubbio interpretativo del diritto europeo, ma rappresentava una critica all’applicazione del diritto interno.

Conclusioni: Criteri Rigidi per l’Accesso al Gratuito Patrocinio

La sentenza riafferma un principio fondamentale: i criteri per l’accesso al gratuito patrocinio reddito sono rigidi e si basano su un parametro oggettivo, ovvero il reddito complessivo del nucleo familiare. La Corte ha chiuso la porta a interpretazioni creative che vorrebbero adattare la soglia di reddito al numero di procedimenti affrontati dall’imputato. La decisione del legislatore è chiara: la valutazione della condizione economica è statica e legata alla famiglia, non dinamica e dipendente dalle vicende giudiziarie del singolo.

Per accedere al gratuito patrocinio, il reddito del convivente viene sempre calcolato?
Sì, la sentenza conferma che ai fini dell’accesso al beneficio viene considerato il reddito dell’intero nucleo familiare, incluso quello del convivente. La Corte ha precisato che ciò che conta è l’esistenza di un rapporto affettivo stabile e di una comunanza di interessi economici, anche se la coabitazione fisica viene a mancare, ad esempio a causa di uno stato di detenzione.

Se una persona ha più procedimenti penali a carico, ha diritto a una soglia di reddito più alta per il gratuito patrocinio?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che la legge non prevede alcun innalzamento della soglia di reddito in base al numero di procedimenti penali. Questa situazione non è considerata analoga a quella dei familiari a carico, per i quali è invece previsto un aumento della soglia.

È possibile chiedere un’interpretazione della legge sul gratuito patrocinio che tenga conto delle spese legali per più processi?
Secondo questa sentenza, no. La Corte ha respinto la possibilità di un’interpretazione estensiva o analogica della normativa. La scelta del legislatore è stata quella di fissare un limite di reddito basato sulla capacità economica del nucleo familiare, e tale criterio non prevede adeguamenti in funzione del numero di vicende giudiziarie del richiedente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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