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Giudizio di rinvio: i limiti dell’appello in Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che, in sede di giudizio di rinvio, ha tentato di contestare la sua responsabilità penale. La Corte ha chiarito che il giudizio di rinvio era limitato esclusivamente alla valutazione di una circostanza aggravante, e non poteva essere utilizzato per riaprire questioni già coperte da una decisione definitiva. L’appello, essendo generico e non pertinente all’oggetto del rinvio, è stato respinto con condanna alle spese.

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Pubblicato il 6 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

L’inammissibilità del ricorso nel giudizio di rinvio: un caso pratico

Nel complesso iter della giustizia penale, il giudizio di rinvio rappresenta una fase cruciale ma dai confini ben definiti. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre l’opportunità di approfondire questo istituto, sottolineando come non possa trasformarsi in un’occasione per rimettere in discussione l’intero processo. Il caso in esame riguarda un ricorso dichiarato inammissibile proprio perché l’imputato ha tentato di contestare la propria responsabilità su punti ormai definitivi, ignorando i limiti imposti dalla precedente decisione della Suprema Corte.

I Fatti Processuali

La vicenda trae origine da una sentenza della Corte di Appello che, pronunciandosi in sede di giudizio di rinvio, aveva rideterminato la pena inflitta a un imputato per diversi capi d’imputazione. In precedenza, la Corte di Cassazione aveva annullato la prima sentenza d’appello, ma solo ed esclusivamente riguardo a una specifica circostanza aggravante prevista dalla normativa sugli stupefacenti (art. 74, comma 4, d.P.R. 309/1990).

Nel nuovo processo d’appello, il giudice del rinvio si è attenuto scrupolosamente al mandato ricevuto dalla Cassazione: ha riesaminato la questione dell’aggravante e l’ha esclusa, ricalcolando la pena di conseguenza. Tuttavia, l’imputato ha deciso di presentare un nuovo ricorso per cassazione, questa volta non contestando la pena, bensì censurando la motivazione con cui era stata affermata la sua responsabilità penale.

I Limiti del Giudizio di Rinvio e la Decisione della Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso palesemente inammissibile. La decisione si fonda su un principio cardine della procedura penale: il giudizio di rinvio non riapre l’intero processo, ma è circoscritto unicamente ai punti per i quali la sentenza precedente è stata annullata. Tutte le altre statuizioni della sentenza impugnata, non toccate dalla decisione di annullamento, passano in giudicato e diventano definitive.

Le Motivazioni

I giudici hanno evidenziato come il ricorso dell’imputato fosse formulato in termini ‘assolutamente generici’ e ‘astrattamente riferibili ad ogni sentenza di condanna’. Mancava, infatti, un confronto specifico con la pronuncia impugnata e, soprattutto, ignorava completamente il fatto che la precedente sentenza della Cassazione avesse limitato il nuovo giudizio alla sola circostanza aggravante. La questione della responsabilità dell’imputato era già stata decisa in via definitiva e non poteva essere devoluta nuovamente al giudice del rinvio. Pertanto, ogni censura su questo punto era da considerarsi inammissibile. La Corte ha ribadito che nessuna ulteriore questione era stata demandata al giudice del rinvio, il cui compito si era esaurito con l’esclusione dell’aggravante.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame è un chiaro monito sull’importanza di rispettare i confini del giudicato progressivo nel processo penale. Un imputato non può sfruttare un giudizio di rinvio, disposto per un motivo specifico e limitato, come un’opportunità per ridiscutere l’intera posizione processuale o la propria colpevolezza. La conseguenza di un ricorso che travalica tali limiti è la sua inammissibilità, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. Questa decisione rafforza il principio di efficienza e certezza del diritto, impedendo che i processi si protraggano all’infinito su questioni già irrevocabilmente decise.

Cosa si intende per giudizio di rinvio?
È la fase del processo che si apre quando la Corte di Cassazione annulla una sentenza e rinvia il caso a un giudice di pari grado per una nuova decisione, ma solo sui punti specifici indicati dalla Cassazione stessa.

Perché il ricorso dell’imputato è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché contestava l’affermazione di responsabilità, un punto già coperto da una decisione definitiva e non oggetto del giudizio di rinvio, che era stato limitato alla sola valutazione di una circostanza aggravante.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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