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Giudice Onorario nel Riesame: la nullità assoluta

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza del Tribunale del Riesame che confermava il sequestro di una cospicua somma di denaro. La decisione si fonda su un vizio di procedura insanabile: la presenza di un Giudice Onorario nel collegio giudicante, in violazione delle norme sulla capacità del giudice. Questo errore procedurale ha portato all’annullamento del provvedimento, con rinvio per un nuovo giudizio da parte di un collegio correttamente composto.

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Pubblicato il 3 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Giudice Onorario nel Collegio del Riesame: La Cassazione Dichiara la Nullità Assoluta

Il rispetto delle regole procedurali è un pilastro fondamentale dello stato di diritto, garantendo che ogni decisione giudiziaria sia presa da un organo legittimamente costituito. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio con forza, annullando un’ordinanza di sequestro a causa della presenza irregolare di un Giudice Onorario nel collegio del Tribunale del Riesame. Questa decisione evidenzia come un vizio nella composizione del giudice possa inficiare l’intero provvedimento, a prescindere dal merito della questione.

I Fatti del Caso: Sequestro di Denaro e Stupefacenti

Il caso ha origine da un controllo di polizia durante il quale un uomo veniva trovato in possesso di alcune dosi di cocaina. La successiva perquisizione, estesa alla sua abitazione, portava al rinvenimento di un’ulteriore quantità di sostanza stupefacente, materiale per il confezionamento e una somma di denaro contante di 34.700 euro. Le autorità procedevano quindi al sequestro sia della droga che del denaro, ritenuto provento dell’attività illecita. L’indagato, tramite il suo difensore, si opponeva al sequestro del denaro, presentando ricorso al Tribunale del Riesame.

Il Ricorso in Cassazione e la Composizione del Collegio

Il Tribunale del Riesame confermava il provvedimento di sequestro. La difesa, non soddisfatta, proponeva ricorso per Cassazione, lamentando inizialmente la mancanza di motivazione sulla sproporzione tra la somma sequestrata e i redditi leciti dell’indagato.

Tuttavia, prima della discussione, la difesa introduceva un nuovo e decisivo motivo di ricorso: la nullità assoluta dell’ordinanza per un vizio nella composizione del collegio giudicante. Si era scoperto, infatti, che uno dei tre giudici del Tribunale del Riesame era un Giudice Onorario di Pace (G.O.P.). Secondo la difesa, la normativa vigente vieta espressamente la partecipazione di tale figura ai collegi del riesame.

La questione del Giudice Onorario e la normativa

Il punto centrale della controversia ruota attorno al Decreto Legislativo n. 116 del 2017, che ha riformato la magistratura onoraria. L’articolo 12 di tale decreto stabilisce un divieto esplicito per il Giudice Onorario di comporre i collegi del Tribunale del Riesame. Questa preclusione, secondo la Corte, non è una mera regola organizzativa, ma attiene direttamente alla ‘capacità del giudice’ come definita dall’articolo 33 del codice di procedura penale.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto pienamente la tesi difensiva, dichiarando la nullità assoluta e insanabile dell’ordinanza impugnata. I giudici hanno chiarito che il divieto imposto dalla legge costituisce una limitazione funzionale assoluta, che incide sulla stessa capacità del Giudice Onorario a decidere in quella specifica sede.

Una violazione di questa norma, che riguarda le ‘condizioni di capacità del giudice’, integra una nullità assoluta ai sensi dell’articolo 179 del codice di procedura penale. Tale nullità è talmente grave da poter essere rilevata in ogni stato e grado del procedimento, anche d’ufficio.

La Corte ha specificato che, sebbene i ‘motivi nuovi’ in Cassazione debbano essere collegati a quelli originari, una questione di nullità assoluta può essere sempre sollevata, poiché riguarda un vizio fondamentale del procedimento. Di conseguenza, l’ordinanza emessa da un collegio non correttamente composto è giuridicamente invalida, a prescindere da qualsiasi valutazione sul merito della vicenda.

Le Conclusioni: Annullamento dell’Ordinanza e Implicazioni Pratiche

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame e ha disposto la trasmissione degli atti allo stesso Tribunale per un nuovo giudizio, che dovrà essere tenuto da un collegio regolarmente composto. È stato inoltre precisato che, poiché la decisione di annullamento è intervenuta nei termini di legge, la misura cautelare del sequestro non perde la sua efficacia ma dovrà essere nuovamente valutata dal giudice competente.

Questa sentenza rappresenta un importante monito sull’inderogabilità delle norme relative alla costituzione del giudice, riaffermando che la validità di una decisione giudiziaria dipende, prima di tutto, dalla legittimità dell’organo che la emette.

Un Giudice Onorario di Pace può far parte del collegio del Tribunale del Riesame?
No. La Corte di Cassazione, sulla base dell’art. 12 del d.lgs. n. 116/2017, ha confermato che esiste un divieto assoluto per i giudici onorari di pace di comporre i collegi del Tribunale del Riesame in materia penale.

Qual è la conseguenza se un provvedimento viene emesso da un collegio giudicante con la presenza di un Giudice Onorario?
Il provvedimento è affetto da nullità assoluta e insanabile. Questa violazione riguarda le condizioni di capacità del giudice, un vizio procedurale così grave da poter essere rilevato in ogni stato e grado del procedimento e che comporta l’annullamento dell’atto.

L’annullamento dell’ordinanza del Riesame per questo vizio procedurale comporta la perdita di efficacia del sequestro?
No, non in questo caso specifico. La Corte ha chiarito che, poiché l’ordinanza annullata era stata emessa entro il termine di dieci giorni previsto dall’art. 324 c.p.p., la misura cautelare non ha perso efficacia. Il caso dovrà semplicemente essere riesaminato da un nuovo collegio, correttamente composto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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