Giudicato Progressivo e Prescrizione: La Cassazione Fa Chiarezza
Il principio del giudicato progressivo rappresenta un pilastro della procedura penale, essenziale per garantire la certezza del diritto e l’efficienza processuale. Con l’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione ribadisce con forza come questo principio incida sulla possibilità di dichiarare la prescrizione del reato in una fase avanzata del processo, in particolare nel giudizio di rinvio disposto per la sola rideterminazione della pena.
Il Caso in Analisi: Un Ricorso Oltre i Limiti del Giudizio di Rinvio
La vicenda processuale trae origine da una decisione della Corte di Cassazione che aveva annullato parzialmente una sentenza di condanna. L’annullamento, tuttavia, non riguardava la colpevolezza dell’imputato, ma era limitato esclusivamente alla necessità di ricalcolare la sanzione da applicare. La causa veniva quindi rinviata alla Corte d’Appello competente per questo specifico adempimento.
Contro la nuova sentenza della Corte d’Appello, che si era limitata a rideterminare la pena come richiesto, l’imputato proponeva un ulteriore ricorso per cassazione. In questa sede, sollevava una questione del tutto nuova: l’avvenuta prescrizione del reato, maturata, a suo dire, nel tempo intercorso.
La Decisione della Corte e l’Applicazione del Giudicato Progressivo
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. La decisione si fonda interamente sul consolidato principio del giudicato progressivo. Secondo i giudici, quando la Cassazione dispone un annullamento con rinvio limitato a specifici punti (in questo caso, la quantificazione della pena), tutto ciò che non è stato oggetto dell’annullamento passa in giudicato.
In altre parole, l’accertamento del reato e la dichiarazione di responsabilità dell’imputato erano già diventati definitivi e irrevocabili con la prima sentenza della Cassazione. Il giudizio di rinvio, pertanto, aveva un oggetto di cognizione estremamente circoscritto: la sola pena. Di conseguenza, la Corte d’Appello non poteva e non doveva occuparsi di questioni diverse, come la prescrizione, che attengono all’esistenza stessa del reato.
Le Motivazioni
Le motivazioni della Corte sono chiare e si basano su una logica giuridica stringente. L’annullamento parziale cristallizza la responsabilità penale dell’imputato. Da quel momento, la sentenza è definitiva su quel punto. Questo comporta due conseguenze fondamentali:
1. Impedimento alla dichiarazione di estinzione del reato: La formazione del giudicato sulla colpevolezza impedisce al giudice del rinvio di dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione maturata successivamente. Il reato, ai fini giuridici, è stato accertato in via definitiva.
2. Sospensione del decorso della prescrizione: Poiché la responsabilità è stata affermata in modo irrevocabile, non decorrono ulteriori termini di prescrizione nel successivo giudizio di rinvio. La finalità della prescrizione, ovvero evitare processi di durata indeterminata sull’accertamento della colpa, è già stata soddisfatta.
La Corte ha quindi concluso che i motivi del ricorso erano estranei all’oggetto del giudizio, che era limitato alla sola determinazione della pena, rendendo il ricorso inammissibile.
Le Conclusioni
Questa ordinanza offre un importante promemoria sui limiti del giudizio di rinvio e sulla forza del giudicato. Le implicazioni pratiche sono notevoli: un imputato la cui responsabilità sia stata accertata in via definitiva non può sperare di beneficiare della prescrizione che maturi durante la fase dedicata al ricalcolo della pena. La decisione rafforza la stabilità delle pronunce giudiziarie e impedisce manovre dilatorie volte a sfruttare i tempi processuali per ottenere l’estinzione del reato. Per la difesa, ciò significa che le strategie processuali devono essere attentamente calibrate, concentrando le argomentazioni esclusivamente sui punti specifici per i quali è stato disposto il rinvio.
Cosa significa ‘giudicato progressivo’ in un processo penale?
È il principio per cui alcune parti di una sentenza (ad esempio, l’accertamento della colpevolezza) diventano definitive e non più discutibili, anche se altre parti (come la determinazione della pena) sono ancora oggetto di un nuovo giudizio a seguito di annullamento.
Se la Cassazione annulla una sentenza solo per ricalcolare la pena, si può ancora invocare la prescrizione?
No. Secondo la Corte, l’annullamento limitato alla pena comporta la formazione del giudicato sulla responsabilità dell’imputato. Questo impedisce di dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione maturata successivamente a tale decisione.
Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta non solo il rigetto del ricorso, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in assenza di una valida giustificazione per l’impugnazione, al versamento di una somma di denaro a favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 38302 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 38302 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 26/09/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 27/02/2024 della CORTE APPELLO di TORINO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
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RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Visti gli atti.
Tas;otti e la Esaminati il ricorso proposto da NOME COGNOME sentenza impugnata.
Rilevato che i motivi dedotti, esaminabili congiuntamente ilti rag one della connessione logica delle questioni poste, sono estranei all’oggetto d Ila cDgnizione devoluta alla Corte di appello nel giudizio di rinvio disposto dal L a seitenza di annullamento parziale, emessa dalla sezione quinta di questa Cort di legittimità in data 21 ottobre 2022, e sono, comunque, manifestamente infondati.
La Corte territoriale non si è occupata del tema della prescrizibne dei reati in applicazione del consolidato principio giurisprudenziale in forza Cel quale l’annullamento con rinvio disposto dalla Corte di Cassazione ai soli fini della ndeterminazione della pena comporta la definitività dell’accertame della responsabilità dell’imputato, sicché la formazione del giudica impedisce, in sede di giudizio di rinvio, di dichiarare l’estinzione to cl I reato e to pi . Dgressivo del .eato per intervenuta prescrizione, maturata successivamente alla sent e nza di annullamento parziale (Sez. 2, n. 4109 del 12/01/2016, COGNOME, Rv. a65792 01; Sez. U, n. 4904 del 26/03/1997, Attinà. Rv. 207640 – 01).
D’altra parte, l’annullamento con rinvio disposto dalla Corte di Casst:2ione per motivi che non riguardano l’affermazione di responsabilità dell’impu ato : etermina . il passaggio in giudicato della sentenza su quest’ultimo punto e consegue itemente comporta che nel successivo giudizio di rinvio non decorrono 1.1terit rmente i i termini di prescrizione (Sez. 5 , n. 51098 del 19/09/2019, M., Rv. 7800 -01)
Ritenuto che, pertanto, deve essere dichiarata l’inammissibi ità dl ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in mancanza di elementi atti a escludere la colpa nella determinazibne dlla causa di inammissibilità, al versamento della somma di tremila euro in fa+e dilla Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condannadfr ricorrente al pagamento delle i spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, in Roma 26 settembre 2024.