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Evasione: uscire da scuola integra il reato?

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un soggetto che, pur autorizzato a recarsi a scuola, si era allontanato dall’istituto al di fuori dell’orario previsto. Secondo la Corte, tale comportamento, in assenza di un’ulteriore autorizzazione, integra pienamente la fattispecie del reato di evasione, confermando la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Evasione: Uscire da Scuola Senza Autorizzazione è Reato? L’Analisi della Cassazione

Il reato di evasione non riguarda solo la fuga da un istituto penitenziario, ma si estende a tutte quelle situazioni in cui un soggetto si sottrae a una misura restrittiva della libertà personale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha chiarito che anche allontanarsi da un luogo autorizzato, come una scuola, al di fuori degli orari stabiliti, può integrare questo grave reato. Analizziamo insieme la vicenda e le importanti conclusioni dei giudici.

I Fatti del Caso

La vicenda riguarda un individuo sottoposto a una misura restrittiva che gli concedeva l’autorizzazione a recarsi presso un istituto scolastico. Tuttavia, il soggetto si era allontanato dalla scuola in un orario non coperto dal provvedimento autorizzativo, senza aver richiesto o ottenuto alcun permesso ulteriore.

Contro la decisione della Corte di Appello, che aveva già ritenuto il suo comportamento una forma di evasione, l’imputato ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo la violazione di legge e vizi di motivazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. I giudici hanno confermato la decisione della Corte territoriale, stabilendo che il comportamento del ricorrente integrava senza dubbio la fattispecie di evasione.

Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché si Configura il Reato di Evasione?

La Corte di Cassazione ha ritenuto le argomentazioni della Corte di Appello giuridicamente corrette e in linea con la giurisprudenza di legittimità. Il punto centrale della motivazione risiede nella natura stessa dell’autorizzazione concessa. Il permesso di recarsi a scuola era strettamente vincolato a un orario specifico.

Qualsiasi allontanamento dal luogo designato al di fuori di tale fascia oraria, avvenuto senza una preventiva comunicazione o una nuova e specifica autorizzazione da parte dell’autorità competente, costituisce una violazione delle prescrizioni imposte. Non si tratta di una semplice infrazione disciplinare, ma di un vero e proprio atto di sottrazione al controllo, che configura il reato di evasione. La Corte ha sottolineato che l’assenza di un’ulteriore autorizzazione rende l’allontanamento illegittimo e penalmente rilevante.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: le autorizzazioni concesse a soggetti sottoposti a misure restrittive devono essere rispettate con la massima precisione e rigore. Non esiste spazio per interpretazioni personali o per deviazioni non autorizzate, anche se possono apparire di lieve entità. L’allontanamento da un luogo autorizzato, come una scuola o un luogo di lavoro, al di fuori degli orari stabiliti, interrompe il rapporto di controllo dell’autorità giudiziaria e fa scattare la fattispecie dell’evasione. La decisione serve da monito, evidenziando che la violazione delle condizioni imposte da un provvedimento restrittivo comporta conseguenze penali severe e immediate.

Chi è autorizzato a recarsi in un luogo specifico (es. scuola) commette evasione se si allontana fuori dall’orario previsto?
Sì, secondo l’ordinanza, l’allontanamento dal luogo autorizzato al di fuori dell’orario previsto nel provvedimento, in assenza di ulteriore comunicazione o autorizzazione, integra la fattispecie di evasione.

Perché il ricorso è stato giudicato manifestamente infondato?
Il ricorso è stato ritenuto manifestamente infondato perché la Corte di Appello aveva già correttamente applicato la giurisprudenza di legittimità, rilevando che l’allontanamento non autorizzato configurava il reato di evasione.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente in questo caso?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile e il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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