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Estratto contumaciale: non dovuto nel rito in assenza

La Corte di Cassazione ha chiarito che la notifica dell’estratto contumaciale non è necessaria se l’imputato non è mai stato formalmente dichiarato ‘contumace’ prima dell’entrata in vigore della legge sul processo in assenza. Nel caso specifico, a seguito della rinnovazione della notifica della citazione a giudizio, l’imputato è stato dichiarato ‘assente’ secondo le nuove norme. Pertanto, il suo ricorso, basato sulla mancata notifica dell’estratto contumaciale, è stato respinto in quanto infondato, poiché il processo era correttamente proseguito con il rito dell’assenza.

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Pubblicato il 16 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Estratto Contumaciale: Quando la Notifica Non È Dovuta nel Passaggio al Rito dell’Assenza

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato una questione cruciale riguardante il passaggio dal vecchio rito della contumacia a quello nuovo dell’assenza, chiarendo quando non è necessaria la notifica dell’estratto contumaciale. La decisione è di fondamentale importanza per comprendere i diritti dell’imputato e la corretta applicazione delle norme transitorie. Analizziamo insieme i dettagli di questo caso per capire le implicazioni pratiche di tale pronuncia.

I Fatti del Caso: Una Questione di Notifiche

Un soggetto condannato in primo grado presentava un’istanza al giudice dell’esecuzione, chiedendo di dichiarare la non esecutività della sentenza. Il motivo? La mancata notifica dell’estratto contumaciale, un adempimento previsto dalla vecchia disciplina processuale per informare l’imputato non presente al processo della condanna subita.

Il processo era iniziato nel giugno 2014, ma durante la prima udienza, la difesa aveva sollevato un’eccezione di mancata notifica del decreto di citazione a giudizio. Il giudice, accogliendo l’eccezione, aveva disposto la rinnovazione della notifica, rinviando il processo al marzo 2015. In quella nuova udienza, l’imputato, regolarmente citato ma non presente, veniva dichiarato ‘assente’ e non ‘contumace’, poiché nel frattempo era entrata in vigore la nuova legge (L. 67/2014) che aveva sostituito l’istituto della contumacia con quello dell’assenza.

La Decisione della Corte: La Distinzione tra Contumacia e Assenza

Il condannato ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che, essendo il processo iniziato sotto il vigore delle vecchie norme, si fosse creato un affidamento sulla sua posizione di ‘contumace’, che non poteva essere modificata dalla nuova legge. Di conseguenza, a suo avviso, gli spettava il diritto alla notifica dell’estratto della sentenza.

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, ritenendolo infondato. I giudici hanno sottolineato un punto decisivo: l’imputato non era mai stato formalmente dichiarato ‘contumace’.

L’importanza della dichiarazione formale

La norma transitoria (art. 15-bis della L. 67/2014) prevedeva che il vecchio rito della contumacia continuasse ad applicarsi solo ai procedimenti in cui l’imputato fosse già stato dichiarato contumace al momento dell’entrata in vigore della nuova legge. Poiché nel caso di specie, alla prima udienza, il giudice non aveva dichiarato la contumacia ma aveva ordinato la rinnovazione della notifica, mancava il presupposto fondamentale per l’applicazione della vecchia disciplina.

Le Motivazioni: Applicazione della Normativa Transitoria sull’estratto contumaciale

La Corte ha spiegato che, non essendo mai intervenuta una formale dichiarazione di contumacia, il processo doveva essere disciplinato dalla norma generale prevista dalla legge di riforma. Questa norma stabilisce l’applicazione del nuovo regime dell’assenza a tutti i procedimenti in corso in cui non fosse ancora stata pronunciata la sentenza di primo grado.

Di conseguenza, all’udienza del marzo 2015, il giudice ha correttamente dichiarato l’imputato ‘assente’ e ha proseguito il giudizio secondo le nuove regole. Il rito dell’assenza, a differenza di quello della contumacia, non prevede la notifica dell’estratto contumaciale, poiché si presume che l’imputato, avendo avuto conoscenza del processo, abbia scelto volontariamente di non parteciparvi.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

La sentenza stabilisce un principio chiaro: la sopravvivenza del rito della contumacia (e dei relativi adempimenti, come la notifica dell’estratto) è un’eccezione che si applica solo se vi è stata una formale dichiarazione di contumacia prima dell’entrata in vigore della riforma. In assenza di tale dichiarazione, si applica il nuovo e più snello rito dell’assenza. Questa decisione rafforza la corretta applicazione delle norme transitorie, garantendo certezza giuridica ed evitando che cavilli procedurali possano inficiare l’esecutività delle sentenze penali.

Quando non è necessaria la notifica dell’estratto contumaciale in un processo iniziato prima della riforma del 2014?
La notifica non è necessaria se, al momento dell’entrata in vigore della nuova legge sul processo in assenza, l’imputato non è stato ancora formalmente dichiarato ‘contumace’.

Cosa accade se la notifica del decreto di citazione a giudizio viene rinnovata?
Se a seguito di un difetto di notifica il giudice ne dispone la rinnovazione, e alla successiva udienza è già in vigore la nuova disciplina, l’imputato non comparso verrà dichiarato ‘assente’ e non ‘contumace’, con l’applicazione delle nuove regole processuali.

Perché nel caso di specie l’imputato non è stato considerato ‘contumace’?
Perché alla prima udienza, a fronte dell’eccezione di mancata notifica, il giudice non ha emesso la dichiarazione di contumacia, ma ha ordinato di ripetere la notifica. Pertanto, mancava il presupposto formale per l’applicazione delle vecchie norme.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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