Errore Materiale in Sentenza: Quando la Cassazione Corregge Se Stessa
Nel complesso mondo del diritto, anche il più alto organo della giurisdizione, la Corte di Cassazione, può incorrere in sviste. Un recente provvedimento offre uno spunto interessante su come il sistema gestisce l’errore materiale in sentenza, dimostrando l’esistenza di meccanismi rapidi per garantire la correttezza procedurale. Analizziamo un’ordinanza con cui la Suprema Corte ha corretto un proprio precedente errore nell’indicazione del tribunale competente per un nuovo giudizio.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da una sentenza della stessa Corte di Cassazione che aveva annullato con rinvio una decisione di secondo grado e quella di primo grado. Nel dispositivo della sentenza, la Corte aveva stabilito che gli atti del processo dovessero essere trasmessi al Tribunale di Roma per la prosecuzione del giudizio. Tuttavia, questa indicazione era errata. Sia nel ruolo d’udienza sia nel dispositivo finale era stato indicato un foro sbagliato, poiché la competenza territoriale per il nuovo giudizio spettava in realtà al Tribunale di Latina.
La Procedura di Correzione dell’Errore Materiale in Sentenza
Accortasi della svista, la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione è intervenuta per sanare la situazione. Invece di avviare un complesso iter processuale, ha utilizzato la procedura semplificata, cosiddetta de plano, prevista dall’articolo 625-bis del codice di procedura penale. Questo articolo permette alla Corte di correggere i propri errori materiali senza la necessità di un’udienza formale, quando l’errore non incide sulla sostanza della volontà espressa nel provvedimento.
La Corte ha quindi emesso una nuova ordinanza, specificando che, laddove la precedente sentenza menzionava la “trasmissione degli atti al tribunale di Roma”, si dovesse intendere “trasmissione degli atti al tribunale di Latina”.
Le Motivazioni
Le motivazioni alla base della decisione sono lineari e si fondano sulla palese evidenza dell’errore. La Corte ha rilevato che l’indicazione del Tribunale di Roma come giudice del rinvio era un chiaro e inequivocabile errore materiale in sentenza. Non si trattava di una valutazione di merito errata, ma di una semplice svista nell’individuazione dell’organo giudiziario competente. L’utilizzo della procedura di correzione de plano è giustificato proprio dalla natura dell’errore: una svista che, se non corretta, avrebbe potuto causare ritardi e complicazioni procedurali, ma che non richiedeva una nuova e complessa valutazione giuridica. La scelta di questo strumento processuale risponde a principi di economia e celerità, assicurando che il processo possa riprendere il suo corso davanti al giudice territorialmente corretto senza ulteriori indugi.
Le Conclusioni
Questa ordinanza evidenzia un aspetto fondamentale del sistema giudiziario: la capacità di auto-correzione. L’istituto dell’errore materiale in sentenza e la relativa procedura semplificata sono strumenti preziosi per garantire l’efficienza e la precisione della giustizia. Invece di lasciare che un refuso burocratico complichi il percorso di un processo, la legge fornisce una via d’uscita rapida ed efficace. Per le parti coinvolte, ciò significa che il processo riprenderà correttamente davanti al Tribunale di Latina, assicurando il rispetto delle regole sulla competenza e la prosecuzione del giudizio senza vizi procedurali derivanti da una semplice, ma potenzialmente dannosa, svista.
Cos’è un errore materiale in una sentenza?
È un errore di tipo formale, come una svista su un nome, una data o, come in questo caso, sull’indicazione di un tribunale, che non cambia il significato della decisione del giudice e può essere corretto con una procedura semplificata.
Perché la Corte di Cassazione ha dovuto emettere una nuova ordinanza?
Perché nella sua precedente sentenza aveva commesso un errore, indicando il Tribunale di Roma come competente per il nuovo processo, mentre il giudice corretto era il Tribunale di Latina. La nuova ordinanza serve a rettificare ufficialmente questa indicazione.
Cosa succede al processo dopo questa correzione?
Il processo proseguirà regolarmente davanti al giudice correttamente individuato, ovvero il Tribunale di Latina, come disposto dall’ordinanza di correzione. Gli atti del procedimento saranno trasmessi a quest’ultimo per l’ulteriore corso del giudizio.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 5 Num. 34980 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 5 Num. 34980 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 26/09/2025
ORDINANZA
sulla segnalazione di errore materiale relativa alla sentenza della Quinta Sezione penale n. 23161 del 29/04/2025 resa sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 26/09/2024 della Corte di appello di Roma udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Con sentenza del 25 aprile 2025 n.23161/25 pronunziata nei confronti di COGNOME NOME questa Corte ha annullato senza rinvio la sentenza impugNOME e quella di primo grado, ‘disponendosi la trasmissione degli atti al Tribunale di Roma per l’ulteriore corso’.
Rilevato che nel ruolo di udienza e nel dispositivo della sentenza è stato erroneamente indicato il giudice del rinvio dal momento che lo stesso è da individuarsi nel Tribunale di Latina e non nel Tribunale di Roma.
Ritenuto, dunque, che occorre procedere attraverso la procedura de plano alla correzione dell’errore materiale ai sensi dell’art. 625bis , comma 3, cod. proc. pen., mediante correzione nel senso indicato in parte dispositiva.
P.Q.M .
Dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nella sentenza n.
23161/25 del 29 aprile 2025 nel senso che laddove nel dispositivo è indicato «trasmissione degli atti al tribunale di Roma»” deve intendersi «trasmissione degli atti al tribunale di Latina».
Dispone altresì la correzione dell’errore materiale riportato nel ruolo dell’udienza del 29 aprile 2025 nel senso che il dispositivo in esso riportato deve anch’esso essere inteso nei termini sopra indicati.
Manda la cancelleria per i consequenziali adempimenti.
Così deciso il 26/09/2025.
Il Consigliere estensore Il Presidente NOME COGNOME NOME COGNOME