Errore Materiale in Sentenza: La Cassazione Corregge una Data di Nascita
Nel sistema giudiziario, la precisione è fondamentale. Ogni dettaglio, anche quello apparentemente più insignificante, può avere conseguenze rilevanti. Ma cosa succede quando un provvedimento giudiziario contiene una svista, come un dato anagrafico errato? La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 22655/2024, ci offre un chiaro esempio di come viene gestito un errore materiale, ripristinando la correttezza formale di una propria decisione.
I Fatti del Caso: Un Anno di Nascita Sbagliato
La vicenda ha origine da una precedente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 9944 del 16 febbraio 2024, emessa a seguito del ricorso presentato da una donna. Nell’intestazione di tale sentenza, i dati anagrafici della ricorrente riportavano un anno di nascita palesemente errato: 1985. La data corretta, come emerso successivamente, era invece il 1958.
Si tratta di una discrepanza non di poco conto, che, pur non alterando la sostanza della decisione giudiziaria, poteva generare confusione e problemi burocratici e legali. È stato il Procuratore Generale presso la stessa Corte a sollevare la questione, chiedendo che venisse disposta la correzione dell’evidente errore materiale.
La Procedura di Correzione dell’Errore Materiale
Il procedimento di correzione degli errori materiali è uno strumento agile previsto dall’ordinamento per emendare sviste, errori di calcolo o di trascrizione presenti negli atti giudiziari, senza la necessità di impugnare la decisione. Questo istituto permette di sanare le imprecisioni formali che non intaccano il contenuto logico e giuridico del provvedimento.
In questo caso, la Corte di Cassazione ha agito proprio attraverso questa procedura. Una volta rilevato l’errore nell’indicazione dell’anno di nascita, la Corte ha valutato la richiesta del Procuratore Generale e ha emesso un’apposita ordinanza per disporre la rettifica.
La Decisione della Corte di Cassazione
Con l’ordinanza in esame, la Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione ha accolto la richiesta di correzione. Ha quindi disposto formalmente che l’intestazione della sentenza n. 9944/2024 fosse modificata. La Corte ha stabilito che, ovunque nel testo della precedente sentenza fosse menzionata la data di nascita con l’anno 1985, questa dovesse intendersi come 1958.
Infine, è stato dato mandato alla Cancelleria della Corte di provvedere alle annotazioni di rito, garantendo così che la correzione venisse registrata ufficialmente e avesse piena efficacia legale.
Le Motivazioni
La motivazione alla base della decisione è semplice e diretta: l’esistenza di un palese e incontrovertibile errore materiale. La Corte ha constatato che l’indicazione dell’anno 1985 era frutto di una mera svista di trascrizione e non di una errata valutazione dei fatti o del diritto. La correzione era dunque un atto dovuto per garantire la certezza e la correttezza formale del provvedimento giudiziario. Non si trattava di rimettere in discussione il giudizio, ma semplicemente di rettificare un dato oggettivo errato per allineare il documento alla realtà anagrafica della persona coinvolta.
Le Conclusioni
Questa ordinanza, pur nella sua semplicità, ribadisce un principio fondamentale: l’importanza della precisione e dell’accuratezza negli atti della giustizia. La procedura di correzione dell’errore materiale si dimostra uno strumento essenziale per mantenere l’integrità e l’affidabilità del sistema giudiziario, consentendo di rimediare a sviste umane in modo rapido ed efficace. Per le parti coinvolte, la correzione garantisce che i documenti legali che li riguardano siano privi di inesattezze che potrebbero creare complicazioni future, assicurando che la giustizia non sia solo sostanziale, ma anche formalmente ineccepibile.
Qual era l’oggetto dell’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione?
L’ordinanza aveva come unico scopo la correzione di un errore materiale presente in una precedente sentenza emessa dalla stessa Corte.
Quale errore specifico è stato corretto?
L’errore consisteva nell’errata indicazione dell’anno di nascita della ricorrente, che era stato trascritto come 1985 invece del corretto 1958.
Chi ha promosso la procedura di correzione in questo caso?
Come si evince dal testo del provvedimento, la correzione dell’errore materiale è stata chiesta dal Procuratore Generale (PG) presso la Corte di Cassazione.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 2 Num. 22655 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 2 Num. 22655 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 09/05/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a REGGIO CALABRIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 16/02/2024 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME; lette le conclusioni del PG COGNOME NOME che ha chiesto disporsi la correzione dell’errore materiale relativo alla data di nascita della NOME.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Questa Corte ha pronunciato sentenza n. 9944 del 16/02/2024 sul ricorso presentato da COGNOME NOME, nata a Reggio Calabria il DATA_NASCITA.
Per mero errore materiale, costituito dall’errata indicazione dell’anno di nascita (DATA_NASCITA, anziché DATA_NASCITA), l’intestazione della sentenza deve essere corretta e deve essere inserita la seguente dizione, al posto di COGNOME NOME, nata a Reggio Calabria il DATA_NASCITA:” COGNOME NOME nata a Reggio Calabria il DATA_NASCITA“.
P.Q.M.
Dispone correggersi l’intestazione della sentenza n. 9944 del 16.02.2024 della seconda sezione penale della Corte di cassazione nel senso che ove è scritto COGNOME NOMENOME nata a Reggio Calabria il DATA_NASCITA deve intendersi “COGNOME NOMENOME nata a Reggio Calabria il DATA_NASCITA“.
Manda alla Cancelleria per le annotazioni di rito.
Così deciso il 9 maggio 2024.