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Eccesso colposo: quando la difesa è sproporzionata?

A seguito di un diverbio stradale, un uomo reagisce violentemente a un’aggressione. La Corte d’Appello qualifica la reazione come eccesso colposo, ma la Corte di Cassazione annulla la sentenza. Il motivo risiede in un errore di diritto: l’eccesso colposo presuppone un errore ‘inescusabile’ nel superare i limiti della difesa, mentre la Corte d’Appello lo aveva erroneamente definito ‘scusabile’, creando una contraddizione insanabile. La Cassazione rinvia il caso per un nuovo giudizio che applichi correttamente i principi sulla legittima difesa.

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Pubblicato il 7 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Eccesso Colposo nella Legittima Difesa: la Cassazione Annulla e Chiarisce

L’eccesso colposo nella legittima difesa è un concetto giuridico complesso che delinea il confine tra una reazione giustificata e una risposta penalmente rilevante. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sent. N. 29558/2025) offre un’importante lezione su come valutare la proporzionalità della difesa, annullando una decisione della Corte d’Appello per un errore di diritto fondamentale. Analizziamo il caso per comprendere i principi affermati dai giudici.

I Fatti: da un Diverbio Stradale alla Colluttazione

La vicenda ha origine da un banale litigio per motivi di viabilità. Inizialmente, la persona offesa aveva denunciato di essere stata aggredita dall’imputato con calci, pugni e minacce. Tuttavia, la ricostruzione accolta in secondo grado ha ribaltato questa versione. Secondo la Corte d’Appello, era stata la presunta vittima a iniziare l’aggressione fisica: dopo aver seguito l’imputato, aveva aperto la portiera della sua auto e si era chinato all’interno nel tentativo di colpirlo. A quel punto, l’imputato aveva reagito con una serie di atti aggressivi, cagionando alla controparte lesioni giudicate guaribili in 35 giorni.

Il Percorso Giudiziario e l’Errore sull’Eccesso Colposo

Il Tribunale di primo grado aveva condannato l’imputato, ritenendo credibile la versione della persona offesa. La Corte d’Appello, invece, ha riformato parzialmente la sentenza. Pur riconoscendo che l’imputato avesse subito l’iniziale aggressione, ha ritenuto la sua reazione sproporzionata. I giudici di secondo grado hanno qualificato il suo comportamento come eccesso colposo ai sensi dell’art. 55 c.p., sostenendo che la mole imponente dell’aggressore e la repentinità dell’attacco rendessero “in qualche modo scusabile il superamento della proporzione tra offesa e difesa”. Proprio l’uso del termine “scusabile” è stato il punto debole della decisione, che ha portato all’annullamento in Cassazione.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della difesa, rilevando un errore di diritto e una palese contraddittorietà nella motivazione della Corte d’Appello. I giudici di legittimità hanno ribadito un principio fondamentale: l’eccesso colposo si configura quando la proporzione tra offesa e difesa viene meno non per volontà, ma per colpa, intesa come un errore “inescusabile”. Questo errore può derivare da precipitazione, imprudenza o imperizia nel valutare il pericolo e i mezzi di difesa a disposizione.

L’argomentazione della Corte d’Appello, che definiva il superamento dei limiti come “scusabile”, è in netto contrasto con la natura stessa dell’eccesso colposo. Se un errore è scusabile, non può esserci colpa; se c’è colpa, l’errore è, per definizione, inescusabile. La Cassazione ha quindi affermato che l’assunto dei giudici di merito è “erroneo rispetto ai principi appena richiamati e contraddittorio”. Una reazione può essere o interamente giustificata dalla legittima difesa (art. 52 c.p.) o integrare un eccesso colposo (art. 55 c.p.) se i limiti sono superati per un errore inescusabile. Non esiste una terza via di “eccesso scusabile”.

Le Conclusioni

La sentenza è stata annullata con rinvio a un’altra sezione della Corte d’Appello di Brescia, che dovrà riesaminare il caso attenendosi ai corretti principi giuridici. Questa pronuncia riafferma che la valutazione della legittima difesa deve essere sempre effettuata con un giudizio ex ante, mettendosi nei panni di chi agisce in quel preciso momento e contesto. La reazione deve essere l’unica opzione possibile e non sostituibile con un’altra meno dannosa. L’eccesso colposo non è una scusante, ma una forma di responsabilità attenuata che sorge quando la valutazione della situazione è viziata da un errore che un individuo diligente, nelle stesse circostanze, non avrebbe commesso. La distinzione tra errore “scusabile” ed “inescusabile” è, quindi, cruciale per definire il perimetro della responsabilità penale.

Qual è la differenza tra legittima difesa ed eccesso colposo?
La legittima difesa (art. 52 c.p.) è una causa di giustificazione che rende non punibile una reazione, purché sia necessaria e proporzionata a un’offesa ingiusta. L’eccesso colposo (art. 55 c.p.) si verifica quando si superano i limiti della proporzionalità non volontariamente, ma a causa di un errore colpevole (imprudenza, negligenza) nel valutare la situazione.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d’appello in questo caso?
La Cassazione ha annullato la sentenza perché la Corte d’Appello ha commesso un errore di diritto definendo il superamento dei limiti della difesa come “scusabile”. La legge, invece, stabilisce che l’eccesso colposo si basa su un errore “inescusabile”. Questa contraddizione ha reso la motivazione della sentenza d’appello logicamente e giuridicamente insostenibile.

Come deve essere valutata la proporzionalità di una reazione difensiva?
La valutazione deve essere effettuata con un giudizio “ex ante”, cioè analizzando le circostanze così come si presentavano alla persona che ha reagito nel momento dell’aggressione, e non con il senno di poi (“ex post”). La reazione difensiva deve essere l’unica opzione possibile per tutelare il proprio diritto, non sostituibile con alternative meno dannose.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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