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Doppia conforme: quando l’appello è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello, applicando il principio della “doppia conforme”. Poiché la sentenza di secondo grado confermava pienamente quella di primo grado, i motivi di ricorso sono stati ritenuti mere ricostruzioni alternative, portando alla condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Doppia Conforme: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità del Ricorso

Il principio della doppia conforme rappresenta un pilastro fondamentale nel sistema processuale penale, volto a garantire stabilità alle decisioni giudiziarie e a scoraggiare impugnazioni meramente dilatorie. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito la propria posizione su questo tema, dichiarando inammissibile un ricorso proprio in virtù della piena concordanza tra la sentenza di primo grado e quella d’appello. Analizziamo nel dettaglio questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Due persone, condannate in primo grado, avevano presentato appello avverso la sentenza. La Corte d’Appello di Napoli, esaminando il caso, aveva confermato in toto la decisione precedente. Non soddisfatti dell’esito, gli imputati decidevano di presentare ricorso per Cassazione, sperando in un ribaltamento della pronuncia.

Il caso è quindi giunto all’attenzione della Suprema Corte, che è stata chiamata a valutare la validità dei motivi di ricorso alla luce delle due sentenze di merito perfettamente allineate.

L’Applicazione del Principio di Doppia Conforme

La Corte di Cassazione ha immediatamente evidenziato come la sentenza impugnata costituisse una cosiddetta “doppia conforme” rispetto alla decisione di primo grado. Questo significa che il giudice di secondo grado aveva condiviso e confermato pienamente sia la ricostruzione dei fatti sia le valutazioni giuridiche del primo giudice.

Secondo un orientamento consolidato della giurisprudenza (richiamato nella stessa ordinanza, con riferimento alla sentenza n. 44418/2013), in presenza di una doppia conforme, le motivazioni delle due sentenze di merito si fondono, creando un unico e coerente corpo decisionale. Di conseguenza, per poter superare questo “muro” motivazionale, il ricorrente in Cassazione deve presentare critiche specifiche e puntuali, in grado di evidenziare manifeste illogicità o contraddizioni non emerse nei gradi precedenti, e non limitarsi a riproporre le stesse argomentazioni già respinte.

Le Motivazioni della Decisione

Nel caso specifico, la Suprema Corte ha ritenuto che i ricorsi proposti non scalfissero la solidità del giudizio formatosi nei due gradi di merito. Le argomentazioni degli imputati sono state qualificate come “mera proposizione di ricostruzioni alternative”. In altre parole, i ricorrenti non hanno dimostrato un vizio logico o giuridico nella decisione della Corte d’Appello, ma si sono limitati a offrire una diversa interpretazione dei fatti, già ampiamente valutata e respinta dai giudici di merito.

La Corte ha specificato che la motivazione della sentenza d’appello era né contraddittoria né manifestamente illogica. Di fronte a una motivazione solida e a una doppia conforme, i ricorsi sono stati giudicati privi dei requisiti minimi per essere esaminati nel merito, portando inevitabilmente a una dichiarazione di inammissibilità.

Le Conclusioni

L’ordinanza si conclude con la dichiarazione di inammissibilità dei ricorsi. Come conseguenza diretta, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali. Inoltre, la Corte ha imposto a ciascuno di loro il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione riafferma l’importanza del principio di doppia conforme come strumento di efficienza processuale, sanzionando le impugnazioni che non presentano critiche fondate e concrete contro decisioni giudiziarie coerenti e ben motivate.

Che cosa significa il principio di “doppia conforme”?
Significa che la sentenza emessa dalla Corte d’Appello conferma pienamente la decisione del tribunale di primo grado. In questo caso, le motivazioni delle due sentenze si integrano a vicenda, formando un unico corpo decisionale.

Perché i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili?
I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili perché, in presenza di una “doppia conforme”, le argomentazioni dei ricorrenti sono state considerate semplici ricostruzioni alternative dei fatti, incapaci di dimostrare una contraddizione o un’illogicità manifesta nella sentenza impugnata.

Quali sono state le conseguenze per i ricorrenti?
In seguito alla dichiarazione di inammissibilità, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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