Analisi di un provvedimento: quando il documento è incompleto
L’analisi di un provvedimento giudiziario richiede il testo integrale della decisione per poterne comprendere la portata e le implicazioni. Tuttavia, ci troviamo di fronte a un documento incompleto, che si limita alla sola pagina di copertina di un’ordinanza della Corte di Cassazione. Sebbene questo non ci consenta di esaminare il merito della questione, possiamo comunque analizzare le informazioni disponibili e spiegare perché il testo completo sia indispensabile.
I Dati Identificativi del Provvedimento
Dal documento in nostro possesso, possiamo estrapolare alcuni dati formali essenziali. Sappiamo che si tratta di un’ordinanza emessa dalla Sezione Penale della Corte di Cassazione in seguito a un’udienza tenutasi a inizio 2025. Il ricorso è stato presentato da un individuo contro una sentenza della Corte di Appello di Venezia dell’aprile 2024. Questi elementi ci permettono di inquadrare il contesto procedurale: siamo nell’ultimo grado di giudizio, dove la Corte valuta la corretta applicazione della legge da parte dei giudici di merito.
Limiti dell’Analisi su un documento incompleto
La principale criticità risiede nell’impossibilità di comprendere la vicenda processuale. Un’analisi giuridica completa si basa su tre pilastri fondamentali, tutti assenti nel testo fornito.
L’Assenza dei Fatti di Causa
Non conosciamo i fatti che hanno dato origine al procedimento penale. Non sappiamo quale reato sia stato contestato all’imputato, né quali siano state le argomentazioni della difesa o le conclusioni dei precedenti gradi di giudizio. Senza la ricostruzione fattuale, ogni valutazione giuridica sarebbe una mera speculazione.
La Decisione della Corte: un mistero
Il documento non riporta il dispositivo, ovvero la parte finale della decisione in cui la Corte accoglie o respinge il ricorso. Non possiamo sapere se la sentenza della Corte d’Appello sia stata confermata, annullata con o senza rinvio, o se il ricorso sia stato dichiarato inammissibile. L’esito del giudizio rimane sconosciuto.
Le Motivazioni
La sezione più importante di qualsiasi provvedimento giudiziario è la motivazione, dove i giudici espongono il ragionamento logico-giuridico che li ha portati a una determinata conclusione. Nel nostro caso, il testo contenente le motivazioni è completamente assente. Non possiamo quindi comprendere le ragioni che hanno guidato la decisione della Suprema Corte, né identificare eventuali principi di diritto che possano essere stati affermati. L’analisi del ragionamento della Corte è fondamentale per interpretare la decisione e valutarne l’impatto sulla giurisprudenza futura.
Le Conclusioni
In conclusione, l’analisi del presente documento incompleto si rivela un esercizio puramente formale. La mancanza del contenuto sostanziale dell’ordinanza – fatti, dispositivo e motivazioni – impedisce qualsiasi approfondimento sul merito della questione. Questo caso evidenzia l’importanza di disporre sempre del testo integrale dei provvedimenti per poter svolgere un’analisi giuridica seria, completa e utile sia per gli addetti ai lavori che per il pubblico. Senza questi elementi, si rischia di trarre conclusioni errate o parziali, vanificando lo scopo informativo e didattico dell’esame giurisprudenziale.
Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione nel caso in esame?
L’ordinanza fornita è incompleta e non riporta il dispositivo della decisione. Pertanto, non è possibile determinare l’esito del ricorso.
Per quali motivi l’imputato aveva presentato ricorso?
Il documento non contiene il testo del ricorso né le motivazioni della sentenza impugnata. Di conseguenza, i motivi specifici dell’appello non sono noti.
Quali principi di diritto ha affermato la Corte?
Il testo a disposizione è solo la pagina di copertina e non include la parte motiva dell’ordinanza. Non è quindi possibile identificare alcun principio di diritto affermato dalla Corte.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 18294 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 18294 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 10/01/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato il 18/10/1992
avverso la sentenza del 08/04/2024 della CORTE APPELLO di VENEZIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
R.G. n. 29098/2024
CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO
Visti gli atti e la sentenza impugnata (condanna per il reato previsto dall’art. 337);
Esaminato il motivo di ricorso, relativo al giudizio di responsabilità;
Ritenuto il motivo inammissibile perché obiettivamente generico, non essendo stato dedotto alcunchè;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna d ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore dell
Cassa delle ammende;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processual e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 10 gennaio 2025.