Due soggetti, condannati per bancarotta fraudolenta, hanno impugnato la sentenza contestando la loro qualifica di amministratore di fatto. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 10585/2024, ha dichiarato i ricorsi inammissibili, confermando che la prova di un ruolo gestionale continuativo e significativo, basata su elementi concreti come gli accertamenti bancari, è sufficiente per fondare la responsabilità penale, indipendentemente da una carica formale.
Continua »