La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso in materia di abusi edilizi, chiarendo un importante principio sul divieto di 'reformatio in peius'. La Corte ha stabilito che tale divieto non è violato se, a seguito della prescrizione del reato più grave, la pena ricalcolata per i reati residui è complessivamente inferiore a quella originale. Nel caso specifico, la nuova sanzione di due mesi di arresto e 16.000 euro di ammenda è stata considerata più mite della precedente condanna a otto mesi e dieci giorni di reclusione, nonostante una diversa modalità di calcolo della pena per il reato continuato.
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