Un individuo era stato assolto in appello dal reato di oltraggio a pubblico ufficiale per aver offeso un agente di polizia penitenziaria, poiché i testimoni erano due infermiere ritenute non estranee alla pubblica amministrazione. La Corte di Cassazione ha annullato tale decisione, stabilendo che per la configurazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale è sufficiente la presenza di altri pubblici ufficiali, a condizione che svolgano funzioni diverse da quelle della persona offesa. La Corte ha precisato che le infermiere del Servizio Sanitario Nazionale, operanti in un carcere, sono da considerarsi 'terze' rispetto alle funzioni della polizia penitenziaria, rendendo così integrato il requisito della presenza di più persone.
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