La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso riguardante l'aggravante dell'ingente quantità di sostanze stupefacenti. Il caso concerneva la detenzione di circa una tonnellata di marijuana. Nonostante la difesa si basasse sulla bassa percentuale di THC in una parte del quantitativo, i giudici hanno confermato che il parametro decisivo è il principio attivo totale, che nel caso specifico superava di gran lunga la soglia di legge (3,684 kg contro i 2 kg), rendendo irrilevante la bassa concentrazione e configurando l'aggravante.
Continua »