La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 10774/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un condannato per il reato di evasione domiciliare. La Corte ha ribadito che, nel caso di esecuzione della pena presso il domicilio ai sensi della L. 199/2010, qualsiasi allontanamento, indipendentemente dalla sua durata, configura il reato. Non trova applicazione la norma che esclude la punibilità per assenze inferiori alle dodici ore.
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