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Deposito tardivo memoria: no spese per la parte civile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso e, allo stesso tempo, nega alla parte civile la liquidazione delle spese legali. La decisione si fonda sul deposito tardivo della memoria difensiva, avvenuto oltre il termine di quindici giorni prima dell’udienza. Questo principio procedurale, ribadito dalla Corte, evidenzia come il mancato rispetto delle scadenze processuali possa vanificare il diritto al rimborso dei costi legali, anche a fronte di un esito favorevole.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Deposito tardivo memoria: le conseguenze sulla liquidazione delle spese

Nel processo penale, il rispetto dei termini è un principio fondamentale che garantisce il corretto svolgimento del giudizio e la tutela dei diritti di tutte le parti. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come una negligenza procedurale, come il deposito tardivo memoria, possa avere conseguenze significative, in particolare sulla richiesta di rifusione delle spese legali da parte della parte civile. Analizziamo questa decisione per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza di un Tribunale. Nel corso del procedimento, la parte civile, tramite il proprio legale, depositava una memoria con la quale chiedeva il rigetto del ricorso e, contestualmente, la condanna del ricorrente alla rifusione delle spese processuali sostenute.

Tuttavia, tale memoria veniva depositata solo pochi giorni prima dell’udienza fissata per la discussione del caso, celebrata secondo le forme della camera di consiglio.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso principale, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali in favore dello Stato e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende.

La parte più interessante della decisione, però, riguarda la posizione della parte civile. Nonostante l’esito a lei favorevole (il ricorso avversario è stato respinto), la Corte ha stabilito che nulla era dovuto per le sue spese legali. La richiesta di liquidazione è stata infatti ritenuta inammissibile.

Le Motivazioni della Decisione sul deposito tardivo memoria

La Corte ha basato la sua decisione su un consolidato principio giurisprudenziale relativo alle regole procedurali del giudizio di cassazione. Nei procedimenti che si svolgono in camera di consiglio, come nel caso di specie, la legge prevede termini specifici per il deposito degli atti difensivi.

In particolare, la richiesta della parte civile di liquidazione delle spese processuali è considerata inammissibile se contenuta in una memoria depositata oltre il termine di quindici giorni prima della data dell’udienza. Nel caso esaminato, la memoria era stata depositata solo otto giorni prima, configurando un deposito tardivo memoria.

I giudici hanno richiamato gli articoli 610 e 611 del codice di procedura penale e precedenti sentenze conformi (Cass. Pen., Sez. 7, n. 7852/2021; Cass. Pen., Sez. 7, n. 23092/2015), sottolineando che il termine perentorio non ammette deroghe. La tardività del deposito ha impedito alla Corte di poter accogliere la richiesta di rifusione delle spese, in quanto presentata attraverso un atto proceduralmente inefficace a tal fine.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce l’importanza cruciale del rispetto rigoroso dei termini processuali. Per la parte civile, l’esito favorevole nel merito non è sufficiente a garantire automaticamente il rimborso delle spese legali. È indispensabile che la richiesta di liquidazione sia formulata secondo le modalità e, soprattutto, nei tempi previsti dalla legge. Un errore come il deposito tardivo memoria può vanificare il diritto al rimborso dei costi sostenuti, trasformando una vittoria processuale in una perdita economica. Gli avvocati devono quindi prestare la massima attenzione alle scadenze, specialmente nel delicato contesto del giudizio di legittimità.

Quando è considerato tardivo il deposito di una memoria della parte civile in Cassazione?
Nei procedimenti in camera di consiglio, il deposito è considerato tardivo se avviene oltre il termine di quindici giorni prima della data fissata per l’udienza.

Qual è la conseguenza principale del deposito tardivo di una memoria contenente la richiesta di spese?
La conseguenza è l’inammissibilità della richiesta di liquidazione delle spese processuali. La Corte non può accogliere la domanda e, di conseguenza, non condannerà la controparte al rimborso dei costi legali sostenuti dalla parte civile.

La parte civile ha sempre diritto al rimborso delle spese se il ricorso avversario viene respinto?
No. Il diritto al rimborso non è automatico ma è subordinato al rispetto delle regole procedurali. Come dimostra questo caso, se la richiesta di rimborso è contenuta in un atto depositato tardivamente, il diritto viene meno, anche se il ricorso della controparte viene dichiarato inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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