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Danno di speciale tenuità: quando non si applica

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che chiedeva l’applicazione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità per il furto di un tablet. Secondo la Corte, tale attenuante è applicabile solo a danni di valore economico pressoché irrisorio, condizione non soddisfatta da un bene come un tablet. Il ricorso è stato quindi rigettato, confermando la decisione della Corte d’Appello e condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Furto di un Tablet: Non Sempre è Riconosciuto il Danno di Speciale Tenuità

L’applicazione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, prevista dall’articolo 62, n. 4, del codice penale, è spesso oggetto di dibattito nelle aule di giustizia. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha fornito un’importante precisazione sui limiti di questa attenuante, chiarendo perché il furto di un bene di uso comune ma di valore non trascurabile, come un tablet, non possa beneficiarne. Analizziamo insieme la decisione per comprendere meglio i criteri adottati dalla giurisprudenza.

Il Caso in Esame: Il Ricorso alla Suprema Corte

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un giovane condannato per furto. La difesa sosteneva che al suo assistito dovesse essere riconosciuta l’attenuante del danno di speciale tenuità, in quanto l’oggetto sottratto, un tablet, pur avendo un valore, non avrebbe causato un pregiudizio patrimoniale particolarmente grave. La Corte d’Appello di Firenze aveva già respinto questa tesi, e la questione è quindi approdata dinanzi alla Corte di Cassazione.

La Valutazione del Danno di Speciale Tenuità secondo la Legge

Perché un danno possa essere considerato di ‘speciale tenuità’, non è sufficiente che sia di modesta entità. La giurisprudenza costante della Corte di Cassazione richiede un requisito più stringente: il danno patrimoniale derivante dal reato deve essere ‘lievissimo’, ovvero di un valore economico ‘pressoché irrisorio’. Questo significa che il pregiudizio per la vittima deve essere talmente esiguo da risultare quasi insignificante. L’obiettivo della norma è mitigare la pena in situazioni in cui l’offesa al patrimonio è minima, senza sminuire la gravità del reato stesso.

Le Motivazioni: Perché il Furto di un Tablet non Rientra nel Danno Lieve

La Corte di Cassazione, nel dichiarare inammissibile il ricorso, ha ribadito con forza questo principio. I giudici hanno sottolineato che un tablet è un bene dotato di un ‘certo valore economico’. Non si tratta, quindi, di un oggetto dal valore trascurabile o irrisorio. La Corte ha richiamato precedenti sentenze conformi, consolidando un orientamento interpretativo rigoroso. La decisione si basa su una valutazione oggettiva del bene sottratto: la sua natura e il suo valore di mercato impediscono di qualificare il danno come ‘lievissimo’. Pertanto, l’attenuante non poteva essere concessa, poiché mancava il presupposto fondamentale richiesto dalla legge e interpretato dalla giurisprudenza.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza conferma che la valutazione per l’applicazione dell’attenuante del danno di speciale tenuità deve essere condotta con estremo rigore. Non è sufficiente una generica considerazione sulla modesta entità del danno, ma è necessaria una sua quasi totale irrilevanza economica. Di conseguenza, il furto di beni tecnologici di uso comune, come smartphone, tablet o laptop, difficilmente potrà beneficiare di tale attenuante, dato il loro intrinseco valore commerciale. La decisione serve come monito: la qualificazione del danno dipende strettamente dal valore oggettivo del bene e non da una valutazione soggettiva della sua importanza. Il ricorrente è stato quindi condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Quando si applica la circostanza attenuante del danno di speciale tenuità?
Si applica quando il danno derivante dal reato è considerato ‘lievissimo’, ossia di un valore economico pressoché irrisorio.

Il furto di un tablet può beneficiare dell’attenuante del danno di speciale tenuità?
No, secondo questa ordinanza della Corte di Cassazione, perché un tablet è un bene dotato di un certo valore economico e non di un valore irrisorio come richiesto per l’applicazione dell’attenuante.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione nel caso analizzato?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile e ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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