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Costituzione parte civile tardiva: quando è abnorme?

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’ordinanza con cui un giudice dichiara inammissibile una costituzione di parte civile per tardività non costituisce un ‘provvedimento abnorme’. Di conseguenza, tale decisione non può essere impugnata autonomamente con ricorso per cassazione. La Corte ha chiarito che, anche se l’interpretazione della norma sui termini (art. 79 c.p.p.) fosse opinabile, l’atto rientra nei poteri del giudice e non causa una stasi del procedimento, lasciando impregiudicato il diritto della persona offesa di agire in sede civile.

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Pubblicato il 20 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Costituzione Parte Civile Tardiva: Quando la Decisione del Giudice Diventa Inappellabile?

La costituzione di parte civile nel processo penale è un diritto fondamentale per la persona offesa che intende ottenere il risarcimento dei danni. Tuttavia, questo diritto è soggetto a precisi termini di decadenza, resi ancora più stringenti dalla recente Riforma Cartabia (D.Lgs. 150/2022). Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato il caso di una costituzione ritenuta tardiva, chiarendo i confini tra un provvedimento del giudice meramente illegittimo e uno ‘abnorme’, l’unico che consentirebbe un’impugnazione immediata.

I Fatti del Caso

Nel corso di un’udienza preliminare presso il Tribunale di Ferrara per reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, alcune persone offese non si presentavano per costituirsi parte civile. In quell’udienza, veniva disposta la citazione del responsabile civile (una compagnia assicuratrice) e il rinvio ad una data successiva.

Alla nuova udienza, le persone offese precedentemente assenti tentavano di costituirsi parte civile. Tuttavia, il Giudice dell’Udienza Preliminare (GIP) dichiarava la loro costituzione inammissibile per tardività. Secondo il GIP, il termine ultimo per la costituzione era spirato nella precedente udienza, con il completamento degli accertamenti relativi alla regolare costituzione delle parti già presenti. Le parti escluse decidevano quindi di ricorrere in Cassazione, sostenendo che il provvedimento del GIP fosse ‘abnorme’.

La Questione Giuridica: Atto Abnorme o Semplice Illegittimità?

Il fulcro del ricorso si basava sulla tesi difensiva secondo cui l’ordinanza del GIP non fosse un semplice errore di diritto, ma un provvedimento abnorme. Secondo i ricorrenti, il rinvio dell’udienza per citare il responsabile civile aveva, di fatto, prolungato la fase dedicata alla costituzione delle parti, rendendo tempestivo il loro intervento. Escluderli avrebbe significato creare una situazione processuale non prevista dalla legge, violando il loro diritto di accesso alla giustizia.

La Corte di Cassazione è stata quindi chiamata a decidere se un’ordinanza che dichiara tardiva la costituzione di parte civile possa essere qualificata come ‘abnorme’ e, di conseguenza, essere oggetto di un ricorso immediato.

La distinzione cruciale secondo la Cassazione

I giudici di legittimità hanno ampiamente argomentato la differenza tra un atto illegittimo e un atto abnorme. Un atto è:

* Illegittimo quando viola una norma processuale, ma rientra comunque nell’ambito dei poteri riconosciuti al giudice. In questo caso, l’atto può essere contestato solo attraverso i mezzi di impugnazione ordinari (ad esempio, l’appello della sentenza finale).
* Abnorme quando si pone completamente al di fuori del sistema processuale, perché non previsto (abnormità strutturale) o perché, pur essendo previsto, determina una stasi ingiustificata del processo o una sua anomala regressione a fasi già concluse (abnormità funzionale).

Le motivazioni della Cassazione sulla costituzione parte civile

La Suprema Corte ha dichiarato i ricorsi inammissibili, respingendo la tesi del provvedimento abnorme. La decisione del GIP di escludere le parti civili, infatti, costituisce l’espressione di un potere che la legge gli conferisce espressamente: quello di verificare la regolarità e la tempestività della costituzione delle parti.

Secondo la Corte, l’ordinanza impugnata non ha causato alcuna paralisi del procedimento penale, che infatti è proseguito. Né ha determinato una regressione. Semplicemente, ha deciso sull’esercizio di una facoltà processuale (la costituzione di parte civile) precludendola in quella sede. La correttezza o meno dell’interpretazione data dal GIP all’articolo 79 del codice di procedura penale (sui termini per la costituzione) attiene al merito della decisione e può rappresentare, al più, una violazione di legge, ma non un’abnormità.

In altre parole, il giudice ha esercitato un potere che gli appartiene; il fatto che possa averlo esercitato in modo errato non trasforma il suo atto in un’anomalia procedurale impugnabile separatamente. Il rimedio straordinario del ricorso per abnormità non può essere utilizzato come un’escamotage per contestare decisioni che si ritengono semplicemente sbagliate.

Le conclusioni

La sentenza ribadisce un principio fondamentale: i termini processuali sono perentori e vanno rispettati con la massima diligenza. La decisione di escludere una costituzione di parte civile perché tardiva non è, di per sé, un atto abnorme. Questo significa che le persone offese escluse non possono impugnare immediatamente tale provvedimento, ma vedono preclusa la loro partecipazione al processo penale per la richiesta risarcitoria. Il loro diritto al risarcimento non viene cancellato, ma dovrà essere fatto valere in un separato e autonomo giudizio civile, con tutti i relativi oneri in termini di tempi e costi. Questa pronuncia serve da monito per le vittime di reato e i loro difensori sull’importanza cruciale di attivarsi tempestivamente fin dalle prime fasi del procedimento penale.

È possibile costituirsi parte civile dopo la scadenza del termine per la costituzione delle parti in udienza preliminare?
No. Secondo la decisione in esame, il termine ultimo coincide con il momento in cui, per la prima volta, vengono completati gli accertamenti sulla regolare costituzione delle parti. Se la costituzione avviene in un’udienza successiva, viene considerata tardiva e inammissibile.

Un’ordinanza che esclude la parte civile per tardività è un ‘provvedimento abnorme’ e quindi immediatamente impugnabile?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che tale ordinanza non è abnorme, in quanto è espressione di un potere riconosciuto dalla legge al giudice e non provoca una paralisi o un’indebita regressione del procedimento. Pertanto, non è soggetta a ricorso per cassazione autonomo.

Cosa può fare la persona offesa se le viene negata la costituzione di parte civile per tardività nel processo penale?
La persona offesa perde la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni all’interno del processo penale. Tuttavia, il suo diritto al risarcimento non viene meno e potrà essere esercitato intentando una causa separata davanti al giudice civile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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