Correzione Errore Materiale: Come Funziona e Perché è Fondamentale
Nel complesso universo del diritto, la precisione è tutto. Ogni parola, data o riferimento in un atto giudiziario ha un peso specifico. Ma cosa succede quando, per una svista, un’informazione viene riportata in modo errato? La procedura di correzione errore materiale è lo strumento che l’ordinamento mette a disposizione per sanare queste imprecisioni senza stravolgere il processo. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come questo meccanismo funzioni, anche ai massimi livelli della giustizia.
I Fatti del Caso: un Mese di Nascita Sbagliato
La vicenda trae origine da una sentenza della Corte di Cassazione che aveva dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da un privato e da un Trust contro un’ordinanza di un Tribunale di merito. Oltre a respingere i ricorsi, la Corte aveva condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende.
Successivamente, attraverso una comunicazione dell’Ufficio Recupero Crediti del Tribunale e una certificazione dell’Agenzia delle Entrate, è emersa una discrepanza: nel dispositivo della sentenza e nel ruolo d’udienza, il mese di nascita del ricorrente era stato indicato come ‘marzo’, mentre quello corretto era ‘agosto’. Si trattava di un palese errore di trascrizione, un refuso che, seppur apparentemente di poco conto, avrebbe potuto creare complicazioni nelle successive fasi amministrative e di esecuzione della sentenza.
La Procedura di Correzione Errore Materiale in Azione
Di fronte a questa situazione, la Suprema Corte non ha avuto dubbi. Ha riconosciuto la presenza di un ‘mero errore materiale’ e ha attivato la procedura prevista dall’articolo 130 del codice di procedura penale. Questo articolo consente al giudice che ha emesso il provvedimento di correggerne gli errori materiali o le omissioni che non determinano la nullità dell’atto e la cui correzione non comporta una modifica sostanziale di quanto deciso.
La Corte, quindi, ha emesso un’apposita ordinanza per disporre la rettifica, stabilendo che, ovunque fosse indicata la data di nascita con il mese di marzo, questa dovesse intendersi e leggersi con il mese corretto di agosto. Ha inoltre ordinato alla Cancelleria di annotare la correzione sugli originali dei documenti, garantendo così la coerenza e l’esattezza formale degli atti giudiziari.
Le Motivazioni della Decisione
La decisione della Corte si fonda su un principio di economia processuale e di efficienza. Rilevato che l’errore non incideva minimamente sulla valutazione giuridica che aveva portato a dichiarare inammissibili i ricorsi, non era necessario ricorrere a strumenti più complessi. La procedura di correzione è stata ritenuta il rimedio più idoneo e rapido per ripristinare la verità formale. La motivazione è semplice e diretta: si è trattato di una svista nella redazione dell’atto, un errore di battitura che andava sanato per garantire la corretta identificazione del soggetto e la regolarità delle procedure conseguenti, come quelle relative al recupero crediti.
Conclusioni: L’Importanza della Precisione negli Atti Giudiziari
Questo caso, nella sua semplicità, sottolinea un aspetto cruciale del sistema giudiziario: l’importanza della precisione formale. Un errore materiale, se non corretto, può generare incertezze e ritardi. L’ordinanza in esame dimostra come l’ordinamento sia dotato degli strumenti per intervenire in modo snello ed efficace, preservando l’integrità della decisione di merito e assicurando al contempo che gli atti pubblici siano privi di vizi. È una garanzia di certezza del diritto, che tutela sia le parti del processo sia l’amministrazione della giustizia nel suo complesso.
Che cos’è un errore materiale secondo questa ordinanza?
È un errore puramente formale, come l’indicazione di un mese di nascita sbagliato, che non influisce sulla sostanza della decisione giudiziaria e può essere corretto agevolmente.
Come viene corretto un errore materiale in una sentenza della Corte di Cassazione?
La Corte, una volta rilevato l’errore, emette un’apposita ordinanza, basata sull’art. 130 del codice di procedura penale, con cui dispone la rettifica del dato errato e ordina alla cancelleria di annotare la modifica sugli atti originali.
La correzione dell’errore ha modificato la decisione originale della Corte?
No, la correzione non ha in alcun modo alterato la decisione di merito. La sentenza originale, che dichiarava i ricorsi inammissibili e condannava i ricorrenti al pagamento delle spese, è rimasta pienamente valida e invariata nel suo contenuto.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 3 Num. 10928 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 3 Num. 10928 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 03/12/2024
ORDINANZA
nel procedimento n. 14603-2021 promosso da COGNOME NOMECOGNOME nato a Verona il 18-08-1963, definito con sentenza resa da questa Corte in data 13-07-2021; udita la relazione svolta dal consigliere NOME COGNOME
RITENUTO IN FATTO
premesso che, con sentenza n. 38088/2021 emessa in data 13-07-2021 nel procedimento n. 14603-2021 R.G.N., questa Sezione della Corte di cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti avverso l’ordinanza del Tribunale di Verona del 9 aprile 2021 nell’interesse di RAGIONE_SOCIALE e del Trust RAGIONE_SOCIALE, che sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila ciascuno in favore della Cassa delle ammende; lette la nota trasmessa 1’8 ottobre 2024 dall’Ufficio Recupero Crediti del Tribunale di Verona e la certificazione dell’Agenzia delle Entrate;
rilevato che nel dispositivo del ruolo di camera di consiglio e nell’intestazione della sentenza n. 38088-2021, il mese di nascita del ricorrente COGNOME per mero errore materiale, è stato indicato in marzo e non in quello corretto, ossia agosto; ritenuto che a tale errore può porsi rimedio con il procedimento di correzione previsto dall’art. 130 cod. proc. pen.
P.Q.M.
Dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nel dispositivo trascritto sul ruolo di udienza e sulla sentenza-documento n. 38088/2021, relativamente al ricorso R.G.N. 14603/2021 di COGNOME NOME, nel senso che ove la data di nascita del ricorrente è stata indicata nel 18-03-1963, deve leggersi ed intendersi: 18-08-1963. Manda alla Cancelleria per le annotazioni sugli originali.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del 3 dicembre 2024.