Correzione Errore Materiale: Legittima Anche Senza Avviso alle Parti
La procedura di correzione errore materiale di un provvedimento giudiziario rappresenta uno strumento essenziale per garantire la coerenza e la precisione formale degli atti. Tuttavia, quali sono i limiti di questa procedura? È sempre necessario un contraddittorio tra le parti? Una recente sentenza della Corte di Cassazione Penale ha fornito chiarimenti cruciali, stabilendo che, in determinate circostanze, la correzione può avvenire de plano, ovvero senza alcun preavviso.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da un’ordinanza del Tribunale di Siracusa. Il Tribunale, agendo ex officio (di propria iniziativa), aveva disposto la correzione del dispositivo di una sua precedente sentenza. Nello specifico, la sentenza originale assolveva un imputato dal reato indicato al capo b) della rubrica, mentre l’intenzione del collegio era di assolverlo dal reato di cui al capo c).
L’ordinanza di correzione veniva adottata con una procedura de plano, cioè senza convocare le parti e senza alcun avviso preventivo al condannato o al suo difensore. Proprio su questo punto si fondava il ricorso in Cassazione, con il quale si lamentava una presunta nullità insanabile del provvedimento per violazione del diritto di difesa.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo le doglianze del ricorrente prive di pregio. Secondo gli Ermellini, l’impugnazione era carente di un elemento fondamentale: l’interesse ad agire. La Corte ha chiarito che non è sufficiente lamentare una mera irregolarità procedurale per poter validamente impugnare un atto; è necessario dimostrare di avere un interesse concreto, immediato e attuale a ottenere una decisione diversa e più favorevole.
Le Motivazioni della Corte sulla Correzione Errore Materiale
Il cuore della motivazione risiede nella natura dell’errore corretto. La Cassazione ha qualificato l’inesatta indicazione del capo di imputazione come un “mero errore di rappresentazione grafica”, del tutto privo di incidenza sul contenuto sostanziale del dispositivo. L’assoluzione dell’imputato rimaneva tale; cambiava solo il riferimento formale al reato per cui era stata pronunciata.
Di conseguenza, la correzione non ha generato alcuno svantaggio processuale per l’imputato. L’interesse a impugnare, come noto, presuppone l’esistenza di un pregiudizio che si vuole rimuovere e la possibilità di conseguire un’utilità pratica dall’annullamento o dalla riforma del provvedimento contestato. In questo caso, anche annullando l’ordinanza di correzione, la situazione del ricorrente non sarebbe migliorata in alcun modo.
La Corte ha quindi affermato un principio importante: quando la correzione errore materiale riguarda un refuso puramente formale, che non altera la portata decisionale del provvedimento, la procedura semplificata de plano è legittima e l’eventuale impugnazione, basata sulla sola violazione del contraddittorio, deve essere dichiarata inammissibile per carenza di interesse.
Le Conclusioni
Questa sentenza ribadisce che il diritto di impugnazione non è uno strumento utilizzabile per censurare qualsiasi vizio formale, ma è finalizzato a tutelare interessi concreti. La procedura di correzione errore materiale prevista dall’art. 130 c.p.p. può essere snella e priva di contraddittorio se l’intervento del giudice si limita a emendare sviste grafiche o refusi che non modificano la sostanza della decisione. Per poter contestare efficacemente un’ordinanza di correzione, è indispensabile dimostrare che l’errore (o la sua correzione) abbia prodotto un effettivo e attuale pregiudizio giuridico.
Un tribunale può correggere un errore materiale in una sentenza senza avvisare le parti?
Sì, secondo la sentenza in esame, un tribunale può correggere un errore materiale con una procedura semplificata (
de plano) e senza preavviso alle parti, a condizione che l’errore sia puramente formale (come un refuso grafico) e la sua correzione non incida sul contenuto sostanziale della decisione.
Quando un’impugnazione contro un’ordinanza di correzione è considerata inammissibile?
Un’impugnazione è considerata inammissibile quando il ricorrente non dimostra di avere un interesse immediato, concreto e attuale a contestare il provvedimento. Ciò si verifica se l’annullamento dell’ordinanza di correzione non comporterebbe alcun vantaggio pratico o la rimozione di uno svantaggio processuale per il ricorrente.
Che differenza c’è tra un errore materiale e un errore che incide sulla decisione?
Un errore materiale è una svista puramente formale o grafica, come un errore di battitura o l’errata indicazione di un numero, che non altera la volontà del giudice né la sostanza della decisione. Un errore che incide sulla decisione, invece, riguarda il merito del giudizio e modifica la portata e gli effetti del provvedimento, incidendo sui diritti e gli obblighi delle parti.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 27846 Anno 2025
In nome del Popolo Italiano
Penale Sent. Sez. 1 Num. 27846 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 22/05/2025
PRIMA SEZIONE PENALE
NOME COGNOME
Sent. n. sez. 1806/2025 CC – 22/05/2025
R.G.N. 415/2025
– Relatore –
ha pronunciato la seguente
sul ricorso proposto da:
avverso l’ordinanza del 25/11/2024 del Tribunale di Siracusa
udita la relazione del Consigliere NOME COGNOME
Con l’ordinanza in preambolo, il Tribunale di Siracusa ha disposto, ex officio, ai sensi dell’art. 130 cod. proc. pen., la correzione del dispositivo della sentenza pronunciata dallo stesso Tribunale in data 11 novembre 2024, nei riguardi di NOME COGNOME nel senso che il reato per il quale Ł intervenuta l’assoluzione dell’imputato doveva intendersi e leggersi quale capo c) della rubrica, in luogo di quello errato, indicato quale capo b).
L’ordinanza di correzione Ł stata adottata con procedura de plano , senza alcun preventivo avviso a nessuna delle parti, ivi comprese il condannato e il suo difensore; ciò che pacificamente integrerebbe un’ipotesi di nullità insanabile del provvedimento.
CONSIDERATO IN DIRITTO
I due motivi, che possono essere trattati congiuntamente attesa la stretta connessione tra gli stessi, sono privi di pregio.
Nel caso di specie – come si Ł anticipato – il provvedimento di correzione riguarda un mero errore di rappresentazione grafica, del tutto privo d’incidenza sul contenuto del dispositivo, sicchØ il motivo dedotto non Ł sostenuto da alcun interesse a impugnare che, com’Ł noto, Ł subordinato alla presenza di un interesse immediato, concreto e attuale a rimuovere una situazione di svantaggio processuale derivante da una decisione giudiziale di cui si contesta la correttezza e a conseguire un’utilità, ossia una decisione dalla quale derivi per il ricorrente un risultato piø vantaggioso.