Correzione Errore Materiale: Guida Pratica all’Ordinanza della Cassazione
La correzione errore materiale è una procedura fondamentale per garantire l’accuratezza e la certezza degli atti giudiziari. Anche il sistema giudiziario, essendo gestito da esseri umani, non è immune da sviste o imprecisioni puramente formali. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come e perché tali errori vengono rettificati, senza intaccare la sostanza delle decisioni. Analizziamo insieme questo caso per comprendere meglio il funzionamento di questo importante istituto processuale.
I Fatti del Caso: Un Semplice Sbaglio Anagrafico
La vicenda trae origine da un errore di trascrizione occorso nel ruolo di un’udienza in camera di consiglio. In questo documento ufficiale, i dati anagrafici di due ricorrenti erano stati riportati in modo inesatto:
1. Per il primo ricorrente, l’anno di nascita era stato indicato come 1995, mentre quello corretto era 1955.
2. Per la seconda ricorrente, il nome era stato trascritto come ‘Maria Luisa’, anziché il corretto ‘Maria Laura’.
Si tratta di errori evidenti, non legati alla valutazione giuridica dei fatti o all’interpretazione delle norme, ma a una semplice svista nella compilazione degli atti.
La Decisione della Corte e la correzione errore materiale
La Corte di Cassazione, una volta rilevato l’errore, ha immediatamente disposto la sua correzione. Invece di richiedere complessi passaggi procedurali, i giudici hanno emesso un’apposita ordinanza per rettificare i dati errati. La Corte ha stabilito che l’anno di nascita corretto del primo ricorrente è il 1955 (e non il 1995) e il nome corretto della seconda ricorrente è Maria Laura (e non Maria Luisa). Infine, ha dato mandato alla Cancelleria di annotare la correzione sugli atti originali, ripristinando così la loro piena correttezza formale.
Il Fondamento Normativo
La base legale per questa decisione si trova nell’articolo 625-bis del Codice di Procedura Penale. Questa norma prevede una procedura snella e rapida proprio per la correzione degli errori materiali contenuti nei provvedimenti della Corte di Cassazione. Lo scopo è quello di evitare che imprecisioni formali possano generare incertezze o problemi futuri, assicurando al contempo che non venga alterato il contenuto decisorio del provvedimento.
Le Motivazioni: Preservare l’Accuratezza degli Atti Giudiziari
Le motivazioni alla base dell’ordinanza sono chiare e lineari. La Corte ha agito perché ha riconosciuto la natura puramente ‘materiale’ dell’errore. Non si trattava di rimettere in discussione il merito della causa o di modificare il ragionamento giuridico, ma unicamente di emendare una svista di trascrizione. L’intervento è necessario per garantire il principio di certezza del diritto e l’affidabilità degli atti giudiziari. Un dato anagrafico errato, sebbene possa sembrare un dettaglio minore, potrebbe creare confusione nell’identificazione delle parti e avere ripercussioni in altre sedi. La procedura di correzione errore materiale serve proprio a questo: a sanare in modo rapido ed efficace queste imperfezioni, assicurando che i documenti ufficiali riflettano fedelmente la realtà.
Conclusioni: L’Importanza della Precisione nel Processo Penale
Questo caso, pur nella sua semplicità, evidenzia un aspetto cruciale del sistema giudiziario: l’importanza della precisione e dell’accuratezza formale. L’ordinanza della Cassazione dimostra l’esistenza di strumenti efficaci per rimediare a sviste umane, garantendo che gli atti processuali siano corretti e affidabili. Per i cittadini e gli operatori del diritto, ciò rappresenta una garanzia fondamentale. La possibilità di rettificare un errore materiale assicura che i diritti delle persone coinvolte in un procedimento siano tutelati anche sotto il profilo della corretta identificazione anagrafica, evitando ambiguità e potenziali complicazioni future. La correzione errore materiale si conferma, quindi, come un meccanismo indispensabile per la funzionalità e la credibilità della giustizia.
Cosa si intende per ‘errore materiale’ in un atto giudiziario?
Un errore materiale è una svista puramente formale, come un errore di battitura, di calcolo o di trascrizione di un nome o una data, che non influisce sulla volontà del giudice o sul contenuto sostanziale della decisione.
Qual è la base giuridica per la correzione di un errore materiale in ambito penale?
La procedura di correzione è disciplinata, come indicato nel provvedimento, dall’articolo 625-bis del Codice di Procedura Penale, che prevede un meccanismo specifico per gli atti della Corte di Cassazione.
Cosa comporta concretamente la correzione di un errore materiale?
La correzione comporta l’emissione di un’ordinanza che rettifica l’errore. Successivamente, la Cancelleria del tribunale provvede ad annotare la correzione sull’atto originale, ripristinandone la correttezza formale senza modificare la decisione nel merito.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 3 Num. 24332 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 3 Num. 24332 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 27/05/2025
ORDINANZA
nel proc. n. 30469/2024 N.R.G, ricorrenti COGNOME NOMECOGNOME nato a Palermo il 19/07/1955 e COGNOME NOME, nata a Palermo il 13/06/1959 udita la relazione svolta dal consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
Rilevato che, per mero errore materiale, nel ruolo di udienza di camera di consiglio del 14/01/2025 con riferimento al proc. n. 30469/2024 N.R.G si indicava erroneamente l’anno di nascita del ricorrente COGNOME NOME come 1995 in luogo di quello corretto 1955 ed il nome della ricorrente COGNOME come NOME in luogo di quello corretto NOME;
Ritenuto che occorre procedere alla correzione dell’errore materiale nel senso di cui sopra;
visto l’art. 625-bis cod.proc.pen.
P.Q.M.
Dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nel ruolo di udienza di camera di consiglio del 14/01/2025 sul ricorso n. 30469/2024 di COGNOME NOME e NOME COGNOME nel senso che l’anno di nascita del ricorrente COGNOME NOME è quello del 1955 e non quello del 1995 ed il nome della ricorrente COGNOME è NOME e non NOME
Manda la Cancelleria per l’annotazione sugli originali
Così deciso il 27/05/2025