Correzione errore materiale: la Cassazione interviene su dati anagrafici errati
La procedura di correzione errore materiale rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la precisione e l’affidabilità degli atti giudiziari. Sebbene un errore di questo tipo non incida sulla validità sostanziale di una decisione, la sua rettifica è essenziale per la certezza del diritto. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come e perché questo istituto venga applicato, intervenendo per correggere la data di nascita di un imputato riportata erroneamente in sentenze di primo e secondo grado.
I Fatti del Caso: Un Errore Anagrafico negli Atti Processuali
Il caso ha origine da un procedimento penale in cui, nel corso dei vari gradi di giudizio, la data di nascita dell’imputato era stata trascritta in modo errato. Nelle intestazioni delle sentenze del Tribunale e della Corte di Appello, e di conseguenza anche nel ruolo del giudizio di Cassazione, figurava una data di nascita non corrispondente a quella reale.
L’incongruenza è emersa a seguito di una comunicazione formale da parte del Procuratore della Repubblica, il quale, dopo aver effettuato le opportune verifiche, ha segnalato alla cancelleria della Corte di Cassazione la discrepanza tra il dato riportato negli atti e quello effettivo. L’errore, puramente formale, rischiava di creare confusione e incertezza nell’identificazione del soggetto giuridico.
La Procedura di Correzione Errore Materiale
Di fronte a un errore palesemente materiale, che non tocca il nucleo della decisione né il percorso logico-argomentativo seguito dai giudici, l’ordinamento prevede una procedura snella per la sua eliminazione. L’obiettivo è ripristinare la corrispondenza tra la volontà del giudice e la sua manifestazione esteriore nell’atto scritto. In questo contesto, la Corte di Cassazione, investita della questione, ha attivato il procedimento di correzione errore materiale per sanare l’imprecisione.
Le Motivazioni della Decisione
La Corte Suprema ha accolto la richiesta di correzione, basando la sua decisione su semplici ma fondamentali principi. In primo luogo, ha accertato la natura puramente materiale dell’errore: la data di nascita errata era un mero lapsus calami, un errore di trascrizione derivato dalle fasi precedenti del giudizio e che non aveva avuto alcuna influenza sulla valutazione dei fatti o sull’applicazione delle norme.
In secondo luogo, la Corte ha preso atto della comunicazione ufficiale del Procuratore della Repubblica, che confermava, sulla base di accertamenti d’ufficio, la data di nascita corretta. Questo ha fornito una base documentale certa per procedere con la rettifica. L’intervento si è reso quindi necessario per assicurare la corretta identificazione della persona coinvolta e per garantire la coerenza formale e l’esattezza di tutti gli atti processuali.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia
L’ordinanza in esame ribadisce l’importanza della precisione negli atti giudiziari. La procedura di correzione errore materiale si conferma come un efficace rimedio per emendare sviste formali senza la necessità di impugnare la decisione nel merito. La decisione della Cassazione stabilisce che, nei documenti specificati (la sentenza di primo grado, quella di appello e il ruolo di udienza), la data di nascita erronea deve intendersi sostituita da quella corretta. La cancelleria è stata incaricata di apporre le relative annotazioni sugli originali, completando così il processo di rettifica e assicurando la definitiva certezza dei dati anagrafici dell’imputato nel contesto giudiziario.
Qual è stato l’errore oggetto della correzione?
L’errore materiale riguardava la data di nascita di un imputato, indicata erroneamente come 7 maggio 2000 anziché la data corretta del 9 novembre 1998.
Chi ha segnalato l’errore alla Corte di Cassazione?
L’errore è stato comunicato alla cancelleria della Corte dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale, a seguito di un accertamento effettuato dal suo ufficio.
Quali documenti sono stati oggetto della correzione?
La Corte ha disposto la correzione della data di nascita nel ruolo di udienza, nella sentenza della Corte di Appello e nella sentenza del Tribunale.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 22973 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 1 Num. 22973 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 15/05/2024
ORDINANZA
di correzione dell’errore materiale
nel procedimento n. 47125-23 r.g. nei confronti di NOME COGNOME nato a Foggia il DATA_NASCITA
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
lette le conclusioni del PG NOME COGNOME, che ha chiesto disporsi la correzione;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto
Rilevato che:
il 21 marzo 2024 la Corte di Cassazione, prima sezione penale, ha deciso il giudizio n. 47125-23 r.g. originato da due ricorsi, di cui uno presentato da NOME COGNOME;
con nota del 22 marzo 2024 il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza ha comunicato alla cancelleria della Corte che la data di nascita del ricorrente NOME, indicata in atti, non è corretta, perché, come emerge dall’accertamento effettuato dal suo ufficio, lo stesso è nato il DATA_NASCITA, anziché il DATA_NASCITA;
deve essere, pertanto, corretta, nei termini indicati in dispositivo, la data di nascita di NOME riportata nella intestazione delle sentenze di primo e di secondo grado, e conseguentemente anche nel ruolo del giudizio di cassazione, che ha derivato da esse il medesimo errore;
P.Q.M.
Dispone la correzione dell’errore materiale contenuto nel ruolo di udienza e sulla sentenza-documento n. 313 /2023 del 29 giugno 2023 della Corte di appello di Potenza nonché sulla sentenza-documento n. 116/2022 del 11 maggio 2022 del Tribunale di potenza, nel senso che, ove è indicata la data di nascita di COGNOME NOME in Foggia DATA_NASCITA deve intendersi in Foggia il DATA_NASCITA. Manda la cancelleria per le annotazioni sugli originali.
Così deciso il 15 maggio 2024
Il consigliere estensore