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Correzione errore materiale: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione, con ordinanza, dispone la correzione di un errore materiale in una precedente sentenza. L’errore riguardava la data di nascita di una persona, erroneamente indicata. La Corte, basandosi sull’art. 625-bis c.p.p., ha rettificato d’ufficio la data, sottolineando come questo tipo di svista possa essere sanato senza formalità.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Correzione Errore Materiale: Come la Cassazione Rettifica una Sentenza

Nel complesso iter della giustizia, anche un piccolo dettaglio può avere un peso significativo. Fortunatamente, il nostro ordinamento prevede strumenti agili per rimediare a sviste che non intaccano la sostanza di una decisione. L’ordinanza in esame è un chiaro esempio di applicazione della procedura di correzione errore materiale, un meccanismo essenziale per garantire la precisione e l’affidabilità degli atti giudiziari. In questo articolo, analizzeremo come la Corte di Cassazione ha affrontato e risolto un’imprecisione relativa a una data di nascita in una propria sentenza.

Il Caso: Una Data di Nascita Errata in Sentenza

La vicenda ha origine da una segnalazione della Cancelleria del Tribunale di Palermo. Quest’ultima ha evidenziato alla Corte di Cassazione la presenza di un’errata indicazione nel frontespizio di una sentenza emessa il 15 febbraio 2024. Nello specifico, la data di nascita di una delle parti era stata trascritta come 09/11/1972.

Tuttavia, dalle visure allegate alla segnalazione, emergeva in modo inequivocabile che la data di nascita corretta fosse un’altra: 09/11/1973. Si trattava, quindi, di una discrepanza di un anno, un errore palesemente materiale ma che, se non corretto, avrebbe potuto generare complicazioni e incertezze.

La Procedura di Correzione Errore Materiale nel Processo Penale

La Corte di Cassazione ha prontamente attivato la procedura prevista dall’articolo 625-bis, comma 3, del codice di procedura penale. Questa norma è stata introdotta proprio per consentire la rettifica di errori od omissioni di carattere materiale contenuti nei provvedimenti della Corte stessa. La sua ratio è quella di fornire uno strumento rapido ed efficiente, che evita di appesantire il sistema con procedure più complesse per risolvere semplici sviste.

La legge stabilisce che la Corte può provvedere alla correzione errore materiale in ogni momento, anche d’ufficio (cioè di propria iniziativa, come in questo caso a seguito di una segnalazione) e senza particolari formalità. Ciò significa che non è necessario instaurare un nuovo procedimento o sentire le parti, quando l’errore è evidente e la sua correzione non modifica la volontà espressa dal giudice nella decisione.

Le Motivazioni

La Corte ha ritenuto che la fattispecie rientrasse pienamente nell’ambito di applicazione della norma citata. L’errore sulla data di nascita era, senza alcun dubbio, un “errore materiale”. Non vi era alcuna incertezza sulla reale data anagrafica della persona coinvolta, come provato dalla documentazione ufficiale. La discrepanza era frutto di una mera svista nella redazione della sentenza.

Di conseguenza, i giudici hanno considerato che l’errore potesse e dovesse essere corretto d’ufficio. La decisione si fonda sulla necessità di assicurare la coerenza e la correttezza formale degli atti giudiziari. Un atto che riporta dati anagrafici errati è un atto impreciso, e questa imprecisione doveva essere sanata per garantire la certezza del diritto e prevenire future contestazioni o problemi burocratici.

Le Conclusioni

Con la sua ordinanza, la Corte di Cassazione ha disposto la correzione della sentenza, stabilendo che la data di nascita dovesse intendersi come 09/11/1973 anziché 09/11/1972. Ha inoltre ordinato alla cancelleria di procedere con l’annotazione della correzione sull’originale della sentenza. Questo provvedimento, seppur relativo a un dettaglio apparentemente minore, riafferma un principio fondamentale: la giustizia non è solo sostanza, ma anche forma. La precisione degli atti è un valore irrinunciabile che il sistema è in grado di tutelare con strumenti efficaci e tempestivi come la correzione dell’errore materiale.

Che cos’è un errore materiale in una sentenza?
È una svista puramente formale, come un errore di battitura o un’indicazione errata di una data, che non incide sul contenuto logico e decisionale del provvedimento. Nel caso specifico, si trattava di un’errata data di nascita.

Come si procede alla correzione di un errore materiale nel processo penale?
Secondo l’art. 625-bis, comma 3, del codice di procedura penale, la correzione può essere disposta d’ufficio dallo stesso giudice che ha emesso il provvedimento, senza particolari formalità e in qualsiasi momento.

Qual è stato l’esito della procedura di correzione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha disposto la correzione della sentenza, ordinando che la data di nascita errata (09/11/1972) fosse sostituita con quella corretta (09/11/1973) e ha mandato alla cancelleria di annotare la modifica sull’originale del provvedimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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