Correzione Errore Materiale: Come la Cassazione Rettifica una Sentenza
Nel complesso iter della giustizia, anche un piccolo dettaglio può avere un peso significativo. Fortunatamente, il nostro ordinamento prevede strumenti agili per rimediare a sviste che non intaccano la sostanza di una decisione. L’ordinanza in esame è un chiaro esempio di applicazione della procedura di correzione errore materiale, un meccanismo essenziale per garantire la precisione e l’affidabilità degli atti giudiziari. In questo articolo, analizzeremo come la Corte di Cassazione ha affrontato e risolto un’imprecisione relativa a una data di nascita in una propria sentenza.
Il Caso: Una Data di Nascita Errata in Sentenza
La vicenda ha origine da una segnalazione della Cancelleria del Tribunale di Palermo. Quest’ultima ha evidenziato alla Corte di Cassazione la presenza di un’errata indicazione nel frontespizio di una sentenza emessa il 15 febbraio 2024. Nello specifico, la data di nascita di una delle parti era stata trascritta come 09/11/1972.
Tuttavia, dalle visure allegate alla segnalazione, emergeva in modo inequivocabile che la data di nascita corretta fosse un’altra: 09/11/1973. Si trattava, quindi, di una discrepanza di un anno, un errore palesemente materiale ma che, se non corretto, avrebbe potuto generare complicazioni e incertezze.
La Procedura di Correzione Errore Materiale nel Processo Penale
La Corte di Cassazione ha prontamente attivato la procedura prevista dall’articolo 625-bis, comma 3, del codice di procedura penale. Questa norma è stata introdotta proprio per consentire la rettifica di errori od omissioni di carattere materiale contenuti nei provvedimenti della Corte stessa. La sua ratio è quella di fornire uno strumento rapido ed efficiente, che evita di appesantire il sistema con procedure più complesse per risolvere semplici sviste.
La legge stabilisce che la Corte può provvedere alla correzione errore materiale in ogni momento, anche d’ufficio (cioè di propria iniziativa, come in questo caso a seguito di una segnalazione) e senza particolari formalità. Ciò significa che non è necessario instaurare un nuovo procedimento o sentire le parti, quando l’errore è evidente e la sua correzione non modifica la volontà espressa dal giudice nella decisione.
Le Motivazioni
La Corte ha ritenuto che la fattispecie rientrasse pienamente nell’ambito di applicazione della norma citata. L’errore sulla data di nascita era, senza alcun dubbio, un “errore materiale”. Non vi era alcuna incertezza sulla reale data anagrafica della persona coinvolta, come provato dalla documentazione ufficiale. La discrepanza era frutto di una mera svista nella redazione della sentenza.
Di conseguenza, i giudici hanno considerato che l’errore potesse e dovesse essere corretto d’ufficio. La decisione si fonda sulla necessità di assicurare la coerenza e la correttezza formale degli atti giudiziari. Un atto che riporta dati anagrafici errati è un atto impreciso, e questa imprecisione doveva essere sanata per garantire la certezza del diritto e prevenire future contestazioni o problemi burocratici.
Le Conclusioni
Con la sua ordinanza, la Corte di Cassazione ha disposto la correzione della sentenza, stabilendo che la data di nascita dovesse intendersi come 09/11/1973 anziché 09/11/1972. Ha inoltre ordinato alla cancelleria di procedere con l’annotazione della correzione sull’originale della sentenza. Questo provvedimento, seppur relativo a un dettaglio apparentemente minore, riafferma un principio fondamentale: la giustizia non è solo sostanza, ma anche forma. La precisione degli atti è un valore irrinunciabile che il sistema è in grado di tutelare con strumenti efficaci e tempestivi come la correzione dell’errore materiale.
Che cos’è un errore materiale in una sentenza?
È una svista puramente formale, come un errore di battitura o un’indicazione errata di una data, che non incide sul contenuto logico e decisionale del provvedimento. Nel caso specifico, si trattava di un’errata data di nascita.
Come si procede alla correzione di un errore materiale nel processo penale?
Secondo l’art. 625-bis, comma 3, del codice di procedura penale, la correzione può essere disposta d’ufficio dallo stesso giudice che ha emesso il provvedimento, senza particolari formalità e in qualsiasi momento.
Qual è stato l’esito della procedura di correzione in questo caso?
La Corte di Cassazione ha disposto la correzione della sentenza, ordinando che la data di nascita errata (09/11/1972) fosse sostituita con quella corretta (09/11/1973) e ha mandato alla cancelleria di annotare la modifica sull’originale del provvedimento.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 6 Num. 18247 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 6 Num. 18247 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 30/04/2025
ORDINANZA
Letta la segnalazione con cui la Cancelleria del Tribunale di Palermo evidenzia l’errone indicazione, nel frontespizio della sentenza della Corte di cassazione n. 14048 del 15.2.2024 della data di nascita di NOME ritenuto che dalle visure allegate risulta che la data di nascita corretta è quella del 09/11/ mentre nella sentenza risulta riportata erroneamente la data del 09/11/1972; considerato che si tratta di un errore materiale che può essere corretto d’ufficio, senza formal e in ogni momento, ai sensi dell’art. 625-bis, comma 3, cod. proc. pen.
P.Q.M.
Dispone la correzione della sentenza n. 14048 emessa dalla Corte di cassazione in data 15 febbraio 2024 nel senso che nell’intestazione la data di nascita di NOME deve intendersi 09/11/1973 anziché 09/11/1972.
Manda alla cancelleria per le annotazioni sull’originale della sentenza.
Così deciso il 30 aprile 2025.