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Correzione errore materiale: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione interviene per la correzione errore materiale in una propria ordinanza. A seguito della segnalazione di un’errata data di nascita, comprovata da un certificato anagrafico, la Corte ha disposto la rettifica d’ufficio ai sensi dell’art. 625-bis cod. proc. pen., ordinando l’annotazione della data corretta sull’atto originale per garantire la precisione dei documenti giudiziari.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Correzione Errore Materiale: Come Funziona il Procedimento in Cassazione

La precisione negli atti giudiziari è un pilastro fondamentale per la certezza del diritto. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha offerto un chiaro esempio di come l’ordinamento gestisca la correzione errore materiale, ovvero quelle sviste formali che possono insinuarsi nei documenti ufficiali. Con un’ordinanza, i giudici hanno rettificato una data di nascita errata, applicando una procedura snella e rapida prevista dal codice di rito.

I Fatti del Caso: Un Errore sulla Data di Nascita

La vicenda ha origine da una segnalazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina. L’ufficio del pubblico ministero aveva notato un’inesattezza nel frontespizio di una precedente ordinanza della stessa Corte di Cassazione, emessa il 25 febbraio 2021. L’errore riguardava la data di nascita di una persona coinvolta nel procedimento, indicata come 21/09/1979.

A sostegno della segnalazione, era stato allegato un certificato anagrafico che attestava in modo inequivocabile la data di nascita corretta: 21/09/1978. Si trattava, dunque, di una differenza di un anno, un errore palesemente formale ma che avrebbe potuto generare complicazioni burocratiche e giuridiche.

La Procedura di Correzione Errore Materiale in Cassazione

Di fronte a questa discrepanza, la Corte di Cassazione ha attivato la procedura specifica per la correzione errore materiale. La base normativa per questo intervento si trova nell’articolo 625-bis, comma 3, del Codice di Procedura Penale. Questa norma stabilisce che gli errori di calcolo o gli errori materiali contenuti nei provvedimenti della Corte di Cassazione possono essere corretti dalla stessa Corte, su richiesta del Procuratore Generale o della parte interessata. Crucialmente, la legge permette che tale correzione avvenga ‘d’ufficio’, ovvero su iniziativa della stessa Corte, ‘senza formalità e in ogni momento’.

La Natura dell’Errore

L’errore sulla data di nascita è stato qualificato come un tipico ‘errore materiale’. Questo significa che la svista non ha influenzato il percorso logico-giuridico che ha portato alla decisione, ma ha riguardato unicamente un dato fattuale riportato in modo impreciso. Proprio questa natura ‘non sostanziale’ dell’errore permette l’applicazione della procedura semplificata, evitando di dover rimettere in discussione il contenuto della decisione.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha motivato la sua decisione in modo conciso e diretto. I giudici hanno ritenuto che la discrepanza tra la data riportata nell’ordinanza (21/09/1979) e quella risultante dal certificato anagrafico (21/09/1978) costituisse un palese errore materiale. In virtù del citato art. 625-bis c.p.p., che consente una rettifica rapida e senza particolari formalità, la Corte ha stabilito di procedere d’ufficio alla correzione. La decisione è stata quindi di disporre formalmente la modifica del dato errato.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha ordinato la correzione dell’ordinanza del 25 febbraio 2021. Ha specificato che, nell’intestazione del provvedimento, la data di nascita della persona interessata deve intendersi come 21/09/1978 anziché 21/09/1979. Per rendere effettiva la modifica, ha mandato alla cancelleria di procedere con le necessarie annotazioni sull’originale dell’ordinanza. Questo caso, seppur semplice, ribadisce l’importanza del principio di precisione e veridicità degli atti giudiziari e dimostra come l’ordinamento preveda strumenti efficaci per rimediare a sviste formali, garantendo la coerenza e l’affidabilità del sistema giudiziario.

Cos’è un errore materiale in un provvedimento giudiziario?
Un errore materiale è una svista di natura puramente formale, come un errore di battitura, di calcolo o una data trascritta in modo errato, che non incide sul contenuto logico-giuridico della decisione e sulla sua sostanza.

Come può essere corretto un errore materiale secondo la Cassazione in questo caso?
Secondo l’ordinanza, basata sull’art. 625-bis, comma 3, del codice di procedura penale, l’errore materiale può essere corretto d’ufficio dalla stessa Corte, senza formalità e in qualsiasi momento, una volta accertata la sua esistenza.

Qual è stata la conseguenza pratica della correzione disposta?
La Corte ha ordinato che la data di nascita errata (21/09/1979) venisse sostituita con quella corretta (21/09/1978) nel testo del precedente provvedimento e ha incaricato la cancelleria di annotare questa modifica sull’atto originale per renderla ufficiale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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