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Correzione errore materiale: la Cassazione corregge sé stessa

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza, ha disposto la correzione di un errore materiale contenuto in una sua precedente sentenza. L’errore riguardava l’indicazione dell’autorità giudiziaria competente per il giudizio di rinvio, erroneamente identificata come ‘Corte d’appello’ anziché ‘Corte d’assise d’appello’. L’intervento si è reso necessario su segnalazione della cancelleria del tribunale inferiore per garantire il corretto svolgimento del processo, applicando la procedura di correzione errore materiale prevista dal codice di procedura penale.

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Pubblicato il 27 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Correzione errore materiale: quando la Corte di Cassazione interviene per rettificare una propria sentenza

Nel complesso iter della giustizia, anche un piccolo errore di trascrizione può avere conseguenze significative. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione illumina l’importanza della procedura di correzione errore materiale, uno strumento essenziale per garantire l’accuratezza e l’efficienza del processo penale. In questo caso, la Suprema Corte è intervenuta per correggere un’imprecisione contenuta in una sua stessa sentenza, relativa alla designazione del giudice competente per un nuovo processo.

I fatti del caso: un’indicazione errata

La vicenda trae origine da un ricorso presentato da tre imputati avverso una sentenza della Corte d’assise d’appello. La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, con una sentenza di settembre 2023, aveva deciso su tale ricorso, annullando la precedente decisione e disponendo un nuovo giudizio.

Tuttavia, nel testo del dispositivo letto in udienza e poi trascritto nella sentenza, l’autorità giudiziaria designata per il nuovo processo era stata indicata come la ‘Corte d’appello’, invece della corretta ‘Corte d’assise d’appello’. Questo errore, apparentemente minore, avrebbe potuto causare un incaglio procedurale, inviando il fascicolo a un organo giudiziario non competente per quel tipo di reato. È stata la stessa cancelleria della Corte d’appello a segnalare l’incongruenza alla Cassazione, innescando il procedimento di rettifica.

La procedura di correzione errore materiale in azione

La Cassazione ha riconosciuto che l’errore era dovuto a un ‘mero difetto di esatta trascrizione’, ovvero una svista puramente formale commessa dall’ufficio giudiziario. Non si trattava di un errore di valutazione o di diritto, ma di una semplice imprecisione nella redazione materiale dell’atto. Questo tipo di sbaglio rientra perfettamente nell’ambito di applicazione della correzione errore materiale, disciplinata dagli articoli 130 e 625 bis del codice di procedura penale.

Queste norme consentono al giudice che ha emesso il provvedimento di correggerlo d’ufficio o su istanza di parte, senza dover avviare un complesso procedimento di impugnazione, quando l’errore non influisce sulla sostanza della decisione ma solo sulla sua formulazione esteriore.

Le motivazioni

La Corte ha motivato il proprio intervento sulla base della necessità di assicurare la corretta prosecuzione del giudizio. Lasciare l’indicazione errata avrebbe significato trasmettere gli atti a un giudice diverso da quello previsto dalla legge per quella specifica tipologia di processo d’appello. La decisione della Cassazione è stata quindi quella di emanare un’ordinanza per correggere il testo della precedente sentenza. La Corte ha specificato che la dicitura ‘con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di appello’ doveva essere intesa e letta come ‘con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di assise di appello’.

Le conclusioni

Questo caso dimostra l’utilità e l’efficacia dello strumento della correzione errore materiale. Esso permette al sistema giudiziario di auto-emendarsi rapidamente da sviste formali che, se non corrette, potrebbero generare ritardi e complicazioni procedurali. La decisione della Cassazione ha ripristinato la corretta dicitura, garantendo che il processo di rinvio si svolga davanti all’organo giudiziario competente e che i diritti di tutte le parti siano tutelati. L’ordinanza rappresenta un esempio di pragmatismo giuridico, volto a preservare la sostanza della giustizia al di là delle imperfezioni formali.

Cos’è un errore materiale secondo la legge?
È un errore puramente formale, come una svista o un’inesatta trascrizione in un documento giudiziario, che non cambia il significato o la sostanza della decisione del giudice.

Perché è stato necessario correggere la sentenza della Cassazione?
La correzione era necessaria perché la sentenza originale indicava la ‘Corte d’appello’ come giudice per il nuovo processo, mentre l’organo corretto e competente era la ‘Corte d’assise d’appello’. L’errore avrebbe inviato il caso al tribunale sbagliato.

Chi può avviare la procedura di correzione di un errore materiale?
La procedura può essere avviata d’ufficio dallo stesso giudice che ha emesso il provvedimento, come in questo caso su segnalazione della cancelleria, oppure su richiesta di una delle parti coinvolte nel processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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