Correzione Errore Materiale: Quando la Corte Sbaglia e si Corregge
Nel complesso mondo della giustizia, la precisione è fondamentale. Tuttavia, anche gli atti giudiziari più importanti possono contenere delle sviste. L’ordinanza che analizziamo oggi offre un esempio pratico di come l’ordinamento preveda uno strumento agile per rimediare a questi lapsus: la correzione errore materiale. Questo meccanismo consente di rettificare imprecisioni senza invalidare l’intero provvedimento, garantendo efficienza e certezza del diritto. Il caso specifico riguarda la Corte di Cassazione, che interviene per correggere un’errata indicazione del giudice competente per un nuovo processo.
I Fatti del Caso: un Rinvio al Giudice Sbagliato
La vicenda ha origine da una sentenza della Corte di Cassazione che, nel decidere su un ricorso, annullava una decisione precedente e rinviava il caso per un nuovo giudizio. Nel fare ciò, la Corte indicava come competente il Giudice di pace di Avellino.
Questa indicazione, però, si basava su un presupposto di fatto errato: la convinzione che l’ufficio del Giudice di pace di Lauro, che sarebbe stato naturalmente competente, fosse stato soppresso. Successivamente, è emerso che l’ufficio di Lauro era in realtà pienamente operativo. Si è quindi venuto a creare un classico caso di errore materiale: un’inesattezza che non toccava la sostanza della decisione (l’annullamento della sentenza), ma unicamente un elemento formale (l’individuazione del giudice per la fase successiva).
La Decisione della Corte: Rettifica d’Ufficio
Resasi conto della svista, la stessa Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha emesso una nuova ordinanza per rimediare. Agendo d’ufficio, cioè di propria iniziativa, e sulla base degli articoli 130 e 625-bis del codice di procedura penale, la Corte ha disposto la correzione errore materiale della sua precedente sentenza.
La correzione ha interessato più punti:
1. La parte motiva: È stata eliminata la frase che giustificava la scelta di Avellino a causa della presunta inesistenza dell’ufficio di Lauro.
2. La nuova indicazione: La frase eliminata è stata sostituita con la corretta disposizione: “Il rinvio va disposto al Giudice di pace di Lauro”.
3. Il dispositivo: Anche nella parte finale e decisoria della sentenza, il nome “Avellino” è stato sostituito con “Lauro”.
4. Il ruolo d’udienza: La correzione è stata estesa anche ai registri ufficiali dell’udienza per garantire la coerenza formale di tutti gli atti.
Infine, la Corte ha incaricato la cancelleria di procedere con le annotazioni necessarie per formalizzare la modifica.
Le Motivazioni dietro la Correzione Errore Materiale
La Corte ha chiarito che la diversa indicazione del giudice competente costituiva un “mero errore materiale”. Questo tipo di errore non determina la nullità dell’atto, poiché non comporta una modificazione essenziale della decisione né lede gli interessi delle parti. Il diritto di difesa e la sostanza del giudizio restano intatti; viene semplicemente corretto un dato oggettivamente sbagliato.
La procedura di correzione errore materiale è pensata proprio per queste situazioni: è uno strumento snello, che può essere attivato in ogni momento, senza particolari formalità e anche d’ufficio. Il suo scopo è preservare la validità degli atti giudiziari, emendandoli da sviste che, se non corrette, potrebbero generare confusione o ritardi procedurali, pur senza inficiare la correttezza giuridica del giudizio espresso.
Conclusioni: Efficienza e Garanzia del Giusto Processo
Questo caso dimostra come il sistema giuridico bilanci rigore formale ed efficienza. L’istituto della correzione errore materiale è una valvola di sicurezza che permette di sanare le imperfezioni senza dover ripercorrere da capo complessi iter processuali. Assicura che un semplice lapsus non ostacoli il cammino della giustizia, ripristinando la corretta informazione e garantendo che il processo possa proseguire davanti al giudice territorialmente competente, nel pieno rispetto delle regole e dei diritti di tutte le parti coinvolte.
Cos’è un errore materiale secondo questa ordinanza?
È un’errata indicazione in un provvedimento giudiziario, come la menzione di un’autorità giudiziaria sbagliata, che non altera la sostanza della decisione e non incide sugli interessi delle parti.
Come viene corretto un errore materiale?
Può essere corretto d’ufficio (su iniziativa dello stesso giudice), in ogni momento e senza formalità, attraverso una procedura semplificata che non modifica l’essenza dell’atto.
Qual era l’errore specifico in questo caso e come è stato risolto?
L’errore era l’indicazione del Giudice di Pace di Avellino anziché quello di Lauro per un giudizio di rinvio. La Corte di Cassazione ha corretto la sua precedente sentenza sostituendo il nome della città in tutte le parti rilevanti del documento.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 13522 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 1 Num. 13522 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 24/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: NOME COGNOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 22/06/2023 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME.
RITENUTO IN FATTO
In relazione al procedimento n. 7767/2023 R.G. nei confronti del ricorrente NOME COGNOME, definito all’udienza del 22 giugno 2023 c:on la sentenza n. 39490/2023, si è verificato un errore materiale consistente nella errata indicazione, nel dispositivo di tale provvedimento e nel secondo periodo del punto 3. della sua parte motiva, dell’autorità giudiziaria competente per il giudizio di rinvio, essendo stato indicato il giudice di pace di Avellino sull’erroneo presupposto,ravvenuta soppressione dell’Ufficio del giudice di pace di Lauro;
ritenuto che l’accertata permanente esistenza di tale Ufficio imponga la sua indicazione quale giudice competente per il giudizio di rinvio;
ritenuto che tale diversa indicazione costituisca un mero errore materiale, che non determina alcuna nullità e la cui correzione non comporta una modificazione essenziale dell’atto né incide su interessi delle parti;
ritenuto che tale errore sia rilevabile d’ufficio, in ogni momento e senza formalità, ai sensi degli artt. 625-bis cod.proc.pen. e 130 cod.proc.pen.;
P.Q.11.
Dispone correggersi la sentenza-documento n. 39490/2023, emessa dalla Prima Sezione penale in data 22 giugno 2023 su ricorso proposto da NOME COGNOME (R.G. n. 7767/2023), eliminando, al paragrafo 3. di pag. 5, le parole: “Deve precisarsi che l’Ufficio del Giudice di pace di Lauro risulta attualmente non più esistente; il rinvio deve perciò essere disposto verso il Giudice di pace di Avellino”. Tali parole vanno sostituite con le parole: “Il rinvio va disposto al Giudice di pace di Lauro”.
Dispone correggersi, in riferimento alla medesima sentenza-documento, il dispositivo, sostituendo la parola “Avellino” con la parola “Lauro”.
Dispone, infine, correggersi il dispositivo trascritto sul ruolo di udienza del 22 giugno 2023, relativo allo stesso ricorso n.7767/2023, sostituendo la parola “Avellino” con la parola “Lauro”.
Manda alla cancelleria per le annotazioni di legge.
Così deciso il 24 gennaio 2024
Il Consigliere estensore CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Il Presidente