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Correzione errore materiale: la Cassazione corregge

La Corte di Cassazione ha disposto d’ufficio la correzione di un errore materiale in una propria precedente sentenza. L’errore consisteva nell’errata indicazione dei nomi dei giudici componenti il collegio decidente. Con questa ordinanza, la Corte ha sostituito i nomi errati con quelli corretti dei consiglieri che avevano effettivamente deliberato, applicando la procedura semplificata ‘de plano’ prevista dal codice di procedura penale per garantire l’accuratezza formale degli atti giudiziari.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Correzione Errore Materiale: Come la Cassazione Corregge i Propri Atti

Nel percorso della giustizia, la precisione è fondamentale. Ogni atto, ogni parola, ogni nome ha un peso. Ma cosa succede quando, anche ai massimi livelli, si verifica un errore puramente formale? Il sistema legale ha uno strumento specifico per questi casi: la correzione errore materiale. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come funziona questo meccanismo, essenziale per garantire l’integrità e l’accuratezza dei provvedimenti giudiziari.

I Fatti del Caso: Un Errore nella Composizione del Collegio

Il caso in esame nasce da una precedente sentenza della Corte di Cassazione. Dopo la sua pubblicazione, è emerso un vizio puramente formale: nella prima pagina del documento, i nomi dei giudici che componevano il collegio decidente erano stati indicati in modo errato. Invece dei tre consiglieri che avevano effettivamente partecipato alla deliberazione, ne erano stati menzionati altri.

Questo tipo di svista, sebbene non influenzi il contenuto della decisione o il suo fondamento logico-giuridico, rappresenta un’imprecisione che deve essere sanata per assicurare la perfetta corrispondenza tra l’atto documentale e la realtà processuale.

La Procedura di Correzione Errore Materiale

Di fronte a questa situazione, la stessa Corte di Cassazione ha attivato d’ufficio il procedimento di correzione errore materiale. Questa procedura, disciplinata dagli articoli 625-bis e 130 del codice di procedura penale, è pensata per rimediare a sviste, omissioni o errori di calcolo senza dover rimettere in discussione l’intera sentenza.

La caratteristica principale di questo strumento è la sua agilità. La correzione avviene ‘de plano’, ovvero con una procedura semplificata e rapida, senza la necessità di convocare le parti per un’udienza. Ciò è possibile proprio perché l’intervento non modifica la sostanza della decisione, ma si limita a emendarne l’aspetto formale.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte, nella sua ordinanza, ha rilevato come la presenza di nomi errati costituisse un ‘mero errore materiale’. La decisione non era in discussione, ma la correttezza del documento sì. La motivazione alla base dell’ordinanza è quindi la necessità di ristabilire la verità formale, assicurando che l’atto giudiziario rispecchi fedelmente chi ha effettivamente esercitato la funzione giurisdizionale.

La Corte ha quindi disposto che, dove erano scritti i nomi dei consiglieri errati, si dovessero intendere e leggere i nomi dei giudici che realmente componevano il collegio. Ha poi ordinato alla cancelleria di eseguire materialmente l’annotazione della correzione sulla sentenza originale, completando così l’iter.

Conclusioni: L’Importanza della Precisione Formale

Questo caso, pur nella sua semplicità, è emblematico. Dimostra che il sistema giudiziario possiede meccanismi di autocontrollo efficaci per preservare non solo la giustizia sostanziale, ma anche la precisione formale dei suoi atti. La procedura di correzione errore materiale è una garanzia per tutti i cittadini, perché assicura che i documenti ufficiali siano privi di ambiguità e riflettano accuratamente lo svolgimento del processo. L’intervento d’ufficio della Cassazione sottolinea come la trasparenza e l’accuratezza siano valori perseguiti attivamente dalla magistratura stessa, a tutela della certezza del diritto.

Cos’è un errore materiale in un atto giudiziario?
È un errore puramente formale o di trascrizione, come un nome sbagliato, una data errata o un errore di calcolo, che non altera la volontà del giudice né la sostanza della decisione.

Come viene corretto un errore materiale secondo questa ordinanza?
La correzione avviene attraverso una procedura semplificata e rapida, definita ‘de plano’, prevista dal codice di procedura penale. La stessa Corte che ha emesso l’atto errato dispone la correzione con un’apposita ordinanza, senza la necessità di una nuova udienza.

La correzione di un errore materiale cambia la decisione presa nella sentenza?
No, la correzione riguarda solo l’aspetto formale del documento e non ha alcun effetto sulla sostanza della decisione, che rimane invariata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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