Correzione Errore Materiale: La Cassazione e la Precisione Giudiziaria
Nel percorso della giustizia, la precisione è fondamentale. Ogni parola in un atto giudiziario ha un peso e un’implicazione diretta. Tuttavia, può accadere che anche ai massimi livelli si verifichino delle sviste. In questi casi, interviene la procedura di correzione errore materiale, uno strumento essenziale per rimediare a imprecisioni formali senza alterare la sostanza della decisione. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un esempio lampante di come funziona questo meccanismo.
Il Fatto: Un Errore nel Dispositivo della Sentenza
Tutto ha origine da una precedente sentenza della stessa Corte di Cassazione, emessa il 6 dicembre 2023. In quella decisione, la Corte aveva annullato una sentenza e disposto un nuovo processo. Nel formulare il “dispositivo”, ovvero la parte finale contenente l’ordine, la Corte ha commesso un’imprecisione nell’identificare il giudice che avrebbe dovuto celebrare il nuovo giudizio, il cosiddetto “giudice del rinvio”.
L’indicazione errata era: “con rinvio per nuovo giudizio alla Corte di appello di Cagliari, sezione di Sassari”. Questo dettaglio, apparentemente minore, avrebbe potuto creare confusione e problemi procedurali nell’esecuzione della sentenza.
La Procedura di Correzione Errore Materiale in Azione
La Corte, rilevato l’errore, ha attivato d’ufficio il procedimento di correzione. Questo strumento serve proprio a sanare questi tipi di vizi, che non riguardano il merito della decisione (cioè la valutazione dei fatti e l’applicazione del diritto), ma solo la sua formulazione testuale. La correzione errore materiale è una procedura agile che permette di emendare l’atto in modo rapido, garantendo la certezza del diritto e la corretta prosecuzione del giudizio.
La Decisione della Corte di Cassazione
Con l’ordinanza del 13 febbraio 2024, la Corte ha formalmente disposto la correzione del dispositivo della precedente sentenza. La frase errata è stata sostituita con la seguente: “con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione alla Corte d’appello di Cagliari”.
Questa modifica, pur sembrando sottile, è di fondamentale importanza: elimina il riferimento specifico e errato alla “sezione di Sassari” e lo sostituisce con una dicitura corretta che individua in modo inequivocabile l’ufficio giudiziario competente, lasciando poi all’organizzazione interna di quest’ultimo l’assegnazione a una specifica sezione.
Le Motivazioni
La motivazione alla base dell’ordinanza è concisa e diretta. La Corte ha semplicemente rilevato che nella sentenza precedente “risulta un errore materiale nell’indicazione dell’articolazione della Corte di appello di Cagliari individuata come giudice del rinvio”. La ragione dell’intervento risiede nella necessità di assicurare che il comando giudiziario sia chiaro, preciso e immediatamente eseguibile, prevenendo qualsiasi ambiguità che potrebbe ostacolare o ritardare il corso della giustizia. L’obiettivo primario è la funzionalità e la correttezza del sistema processuale.
Le Conclusioni
Questo caso illustra perfettamente la funzione e l’importanza della procedura di correzione dell’errore materiale. Dimostra come l’ordinamento preveda meccanismi di autocontrollo per garantire l’integrità e l’accuratezza dei propri atti, anche a livello della Suprema Corte. La vicenda sottolinea che la giustizia non è solo una questione di principi astratti, ma anche di rigore formale e precisione procedurale. La capacità di riconoscere e correggere celermente una svista è, a tutti gli effetti, una manifestazione di efficienza e di tutela per le parti coinvolte.
Cos’è un errore materiale secondo questa ordinanza?
È un’inesattezza formale nel testo di un provvedimento giudiziario, come l’errata indicazione di una sezione di un tribunale, che non incide sulla sostanza della decisione ma ne pregiudica la chiarezza e la corretta esecuzione.
Come ha agito la Corte di Cassazione per rimediare all’errore?
La Corte ha emesso una specifica ordinanza di correzione che ha modificato il testo del dispositivo della sentenza precedente, sostituendo la dicitura errata con quella corretta, senza dover riaprire la discussione sul merito del caso.
Qual era l’errore specifico che è stato corretto?
L’errore consisteva nell’aver indicato come giudice del rinvio la “Corte di appello di Cagliari, sezione di Sassari”. L’ordinanza ha corretto questa indicazione in “altra sezione alla Corte d’appello di Cagliari”.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 4 Num. 21053 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 4 Num. 21053 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 13/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a SAN GAVINO MONREALE il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 06/12/2023 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
e
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
La Corte, rilevato che nel dispositivo della sentenza n.50278/2023, emessa i 06/12/2023, risulta un errore materiale nell’indicazione dell’articolazione d Corte di appello di Cagliari individuata come giudice del rinvio
P.Q.M.
Dispone correggersi l’errore materiale contenuto nel dispositivo di cui al ruolo 6 dicembre 2023 e nella relativa sentenza n.50278 del 2023 emessa da questa Corte in data 6 dicembre 2023, nei confronti di COGNOME NOME, nel senso che là ove è scritto “con rinvio per nuovo giudizio alla Corte di appello di Cagliari, sezion Sassari” debba invece intendersi “con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezion alla Corte d’appello di Cagliari”. Manda la Cancelleria per le annotazioni di rito
Così deciso il 13 febbraio 2024
Il Consigliere relatore
Il Presi ente